Marzo è un mese magnifico per andare a percorrere vie ferrate e sentieri attrezzati. Sebbene in alta quota sia ancora pieno inverno e la neve renderà impossibile percorrere le vie attrezzate, le ferrate a quota inferiore del 1000 m sono generalmente sgombere da neve e la temperatura è ideale per salirle. Abbiamo raccolto 13 itinerari che regalano grande soddisfazione nel mese di Marzo.
Nell'Appenino Reggiano si erge un monte singolare citato anche da Dante nella Divina Commedia: la Pietra di Bismantova. Per tre quarti è caratterizzata da bastionate rocciose verticali che attirano moltissimi appassionati dell'arrampicata. Sul versante orientale della "Pietra" è stata installata negli anni 70 la storica Ferrata degli Alpini alla Pietra di Bismantova. La via è nel complesso di media difficoltà con un paio di passaggi impegnativi in discesa nella prima sezione e un aereo spigolo nella parte terminale della via. La via si sviluppa al sole la mattina e la temperatura risulterà generalmente perfetta nelle mezze stagioni. Per gli appassionati è possibile anche percorrere la recente e più facile Ferrata Ovest nel versante occidentale della montagna.
La magnifica ferrata del Medale risale il monte che si staglia verticale sopra Lecco. La ferrata è attrezzata con cavo e catena e offre roccia ottima per arrampicata. La prima metà della via risulterà difficile mentre la seconda sezione è di difficoltà moderata. Magnifica la vista sul Lago di Como costantemente dietro la nostra schiena durante la salita. Molte le opzioni di rientro e di abbinamento di altri itinerari al termine della via: salire al Coltiglione col Sentiero Attrezzato GER, scendere a Rancio con il Sentiero Attrezzato del Medale oppure raggiungere il vicino Monte San Martino per poi scendere dal Sentiero Attrezzato Silvia oppure dalla Vergella. Per un nostra riflessione sulle ferrate con catena, ecco il nostro articolo. Aggiornamento: attualmente chiusa in stato di manutenzione, suggeriamo di valutare le vie di simili difficoltà vicino a Lecco, ad esempio la Ferrata al Corno Rat, al Corno di Canzo o la Ferrata del Monte Due Mani.
La storica ferrata che sale al Monte Boccaor è una bella via che si sviluppa nel massiccio del Monte Grappa nelle Prealpi Vicentine. La via risulta molto arrampicabile con difficoltà moderate e principalmente concentrate nella prima parte della via. Da segnalare l'avvicinamento ripido per arrivare alla via così come la possibilità per i più esperti di abbinare questa via con la vicina Ferrata Guzzella in discesa.
Lungo la strada che collega Pinerolo a Sestriere in provincia di Torino incontriamo la difficile ed esposta Ferrata Ciardelli. La via risale inizialmente alcuni tratti appoggiati per poi concludersi con un'impressionante paretona di oltre 100 metri da risalire in verticale con l'ausilio di staffe. E' installato anche un bel ponte sospeso.
Nel basso Appenino Ligure sopra il paese di Crocefieschi in provincia di Genova è stata installata una bellissima e varia via ferrata dedicata all'alpinista genovese Deanna Orlandini morta in un'ascensione invernale nelle Alpi Apuane. La via si sviluppa lungo le pareti del Reopasso. Questa montagna è composta da agglomerato e offre l'opportunità di essere piacevolmente arrampicata. Emozionante l'inizio in grotta e la parete finale con passaggio in deciso strapiombo. Un'altra chicca del giro è il bivacco a metà ferrata.
Questa recente via ferrata è l'unica delle Marche e, pur non essendo lunga, è bella e impegnativa con un paio di passaggi dove serve discreta forza. Situata in provincia di Macerata la ferrata è a bassa quota e ideale da percorrere nei mesi primaverili.
Sulle pareti che sovrastano Varallo in Val Sesia in provincia di Vercelli è stata installata la Ferrata della Falconera. La via è atletica e difficile con almeno 3 passaggi in netto strapiombo che richiedono buona forza e preparazione. La via è molto verticale ed esposta con difficoltà che gradualmente calano nella seconda parte della via. Dopo gli strapiombi si percorre anche un ponte sospeso. Al termine della via è possibile intraprendere la vicina Ferrata del Partusac prima del rientro a Varallo.
La breve ferrata della Balma è situata in provincia di Biella e risale le pareti verticali di una ex cava. La ferrata è piuttosto facile sebbene esposta. La via risale con l'abbondante aiuto di staffe ed è ideale in un ritaglio di tempo per sfruttare l'avvicinamento quasi nullo e il rapido rientro.
Situata in Val Varaita in provincia di Cuneo, la Ferrata di Chiaronto è una ferrata divertente che nel complesso è di media difficoltà. E' necessario tuttavia indicare che un tratto della via è impegnativo e strapiombante. Sono presenti alcuni ponti sospesi e una curiosa rete attrezzata da risalire.
Lungo la Val d'Adige, vicino Mezzocorona (Trento) è installata la Ferrata di Favogna. La via attrezzata è bella con un primo passaggio impegnativo a inizio via (camino) che darà grande soddisfazione anche al ferratista esperto. Rientro di un paio di ore.
Nell'entroterra sardo è stata costruita la bella e impegnativa Ferrata di Badde Pentumas. La via si sviluppa sulle bastionate rocciose di un impressionante canyon. Le principali difficoltà della via sono concentrate nella seconda parte della via con una parete verticale povera di appigli che richiederà decisione e forza per essere passata. Vista la bassa altitudine, ideale nelle mezze stagioni.
La Ferrata Rino Pisetta in Val di Sarche è una tra le ferrate più difficili in Italia. La via è atletica e, sopratutto nella prima metà della via, presenta limitate opportunità per essere arrampicata. Risale una bastionata rocciosa che offrirà esposizione e placche verticali in abbondanza. Da non sottovalutare in particolare i primi 20 metri e la fessura di metà via che richiedono forza e resistenza. Ideale nelle belle giornate delle mezze stagioni a causa della bassa quota.
Nelle prealpi bresciane vicino al Lago di Iseo si può percorrere un piacevole sentiero attrezzato che, senza cercare difficoltà tecniche, sale a Punta Almana. La via è piacevole e adatta a tutti prestando solo attenzione al fondo dopo recenti piogge.
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Filippo Rosi
13/02/2019 alle 14:54Ne aggiungo qualche altra che secondo me è possibile percorrere già a Marzo: Picasass al Lago Maggiore, Infernone a Sordevolo, Rio Secco e Burrone Giovanelli in Val d’Adige.