“E’ da qualche tempo che lascio imbraco, set da ferrata, casco e uno zainetto con acqua e roba da montagna in macchina. Un giorno ho finito presto da un cliente, ero a Biella e sono andato a fare la Ferrata dell’Infernone prima di tornare a casa”.
Da questa frase che mi ha detto un mio amico che lavora come rappresentante mi è balenata l’idea di raccogliere una serie di itinerari attrezzati che si sposino bene per una toccata e fuga in un ritaglio di tempo, magari perché si passa da quella zona per lavoro.
Ecco quindi 13 vie ferrate che sono a meno di 15 minuti di auto da un casello autostradale e che non richiedono lunghi avvicinamenti. Per qualsiasi informazione aggiuntiva sulla situazione autostradale e' anche possibile contattare il servizio clienti attraverso uno dei canali di contatto oppure chiamando il numero 840 04 21 21 al costo del solo scatto alla risposta.
La Ferrata Carlo Giorda è piuttosto lunga (ca 5h incluso il rientro) ma presenta un avvicinamento molto breve ed è vicina all’Autostrada che porta al Frejus percorrendo la Val di Susa. La ferrata sale al Monte Pirchiarano e raggiunge la caratteristica Sacra di San Michele. La ferrata è bella e varia mantenendo difficoltà piuttosto contenute. Ideale per una mezza giornata.
Lungo la Val di Susa, in provincia di Torino, è stata costruita la facile Ferrata della Ruceia. L’itinerario completo dura meno di due ore ed è perfetto per un ritaglio di tempo trovandosi vicino l’Autostrada del Frejus lungo la Val di Susa. La ferrata è molto attrezzata con staffe ed è adatta a principianti.
Sul versante nord della Val di Susa nei rispettivi paesi salgono le Ferrata dell’Orrido di Chianocco e dell’Orrido di Foresto. La prima a Chianocco è più semplice e breve con un itinerario che senza fretta in 1 ora e 30 minuti ci riporta alla macchina dopo aver risalito la forra con un paio di passaggi atletici ma nel complesso non difficili. La seconda a Foresto è sicuramente un itinerario più impegnativo e vario. La ferrata è molto bella e l’avvicinamento è breve. L’itinerario completo è inferiore alle 3 ore. Attenzione alla portata del torrente che in primavera e inverno può creare qualche problema nel passaggio strapiombante e nei guadi.
Dall’uscita di Rovereto Sud sull'A22 del Brennero si vede chiara la paretona su cui sale la Ferrata Ottorino Marangoni a Mori. Usciti dall’autostrada entriamo in paese a Mori e parcheggiata l’auto si risale il sentiero che conduce all’attacco della ferrata. In circa 3 ore si completa l’intero itinerario che risulta di media difficoltà anche se a tratti atletica. La recente ristrutturazione l’ha resa più abbordabile dal punto di vista tecnico pur mantenendo invariata la notevole esposizione di alcuni passaggi.
Facilmente raggiungibile dall’uscita San Michele all’Adige – Mezzocorona lungo l’Autostrada del Brennero, la Ferrata Rio Secco è ideale come ferrata per una mezza giornata scarsa. Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio nei pressi del ristorante a Cadino (Val d’Adige) ci incamminiamo per il breve ma ripido avvicinamento. Saliamo la bella ferrata lungo la forra che generalmente non presenta problemi di portata per completare in circa 2 ore e 30 minuti il rientro ad anello dal sentiero (a tratti attrezzato) che scende verso la Val d’Adige.
Sempre vicino all’uscita di San Michele all’Adige – Mezzocorona lungo l’autostrada A22 del Brennero, raggiungiamo l’attacco della Ferrata di Favogna. L’attacco è sul versante occidentale della valle ed è vicino al parcheggio. La ferrata è bella, non difficile con un paio di passaggi da studiare. L’unico inconveniente dell’itinerario per una toccata e fuga è il lungo rientro che tuttavia non è difficile.
Dal termine dell’A27 a nord di Belluno ci inseriamo nella strada statale che conduce al Cadore. Dopo poco dal termine dell’autostrada incontriamo sul versante orientale della valle alcuni itinerari attrezzati. La Parete dei Falchi è una famosa falesia a bordo del Piave. E’ stata attrezzata anche una breve ma impegnativa via ferrata che ne risale i risalti rocciosi. Itinerario breve che in circa 1 ora e 30 si conclude. Attenzione al rientro per sentiero esposto e potenzialmente pericoloso se bagnato in seguito a piogge.
A nord di Soverzene in provincia di Belluno a pochi Km dal termine dell’Autostrada A27 possiamo raggiungere un famoso sito di arrampicata sportiva: la Palestra di Roccia della Val Gallina. Sulle sue pareti son stati attrezzati due itinerari attrezzati: uno piuttosto facile e uno decisamente più impegnativo. Combinare entrambi gli itinerari richiederà circa 2 ore 30 minuti mentre in poco più di un’ora è possibile percorrere il più facile e far rapidamente rientro all’auto.
Nel 2015 è stata inaugurata la Ferrata della Memoria che sale a fianco della tristemente famosa Diga del Vajont. Dal termine dell’A27 a nord di Belluno in circa 10 minuti di auto raggiungiamo la deviazione per Erto, quindi raggiungiamo il parcheggio. Dopo un breve avvicinamento con una galleria (torcia consigliata) si percorre l’esposta e atletica Ferrata della Memoria.
Nei pressi di Sasso Marconi sul versante orientale della valle del Reno a pochi Km dall’uscita autostradale sull’A1 si raggiunge il Contrafforte del Pliocenico. Sulle pareti di questa risalto roccioso di arenaria è presente la principale palestra di roccia di Bologna e una via ferrata. Questa via attrezzata è breve (circa 40 minuti) e di media difficoltà con un paio di passaggi più impegnativi ma nel complesso non difficili. Itinerario ideale per una mezza giornata con avvicinamento e rientro brevi.
Questa recente ferrata è stata costruita dagli Alpini vicino Pontebba in provincia di Udine. La ferrata si sviluppa vicina una frequentata palestra di roccia vicino il Rio degli Uccelli. La ferrata è facilmente raggiungibile dall’uscita di Pontebba sull’A23 che conduce al confine con la Slovenia. La ferrata è molto atletica e, seppur breve, da non sottovalutare. Itinerario completo di circa 2 ore e 30 minuti con facile avvicinamento e breve rientro.
La Ferrata Biondi è l’unica via ferrata in provincia di Trieste e si sviluppa vicino alla palestra di roccia Rose d’Inverno. La ferrata copre un dislivello modesto, tuttavia è piuttosto impegnativa con traversi e tratti in discesa da non sottovalutare. La via è comodamente raggiungibile dall’autostrada nei pressi del capoluogo giuliano.
A seguito dei feedback della nostra magnifica community sulla pagina Facebook (vedi qui), abbiamo aggiunto due itinerari che effettivamente avevamo dimenticato.
La Ferrata Deanna Orlandini è una ferrata molto varia, bella nel suo complesso e percorribile durante gran parte dell'anno. La via è composta di alcuni settori ben distinti con vie di fuga. Si percorrono un camino-fessura, placca, una parete strapiombante, un ponte tibetano e un traverso in un contesto che sorprenderà per la peculiarità della roccia e non solo. La ferrata si trova nella località di Crocefieschi in provincia di Genova, a circa 15 minuti di auto dall'uscita autostradale di Busalla sull'Autostrada che collega Genova a Milano.
La Ferrata del Rouas è una bella via ferrata che sale una bastionata rocciosa vicino il comune di Bardonecchia in provincia di Torino. La via è vicina all'uscita autostradale. Le difficoltà sono generalmente di medio livello con alcuni tratti impegnativi e una variante maggiormente atletica. Ottima l'attrezzatura.
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Filippo Rosi
01/02/2019 alle 17:09Articolo molto utile!