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Con le giornate che si allungano e la temperatura che diventa sempre più mite, Aprile è uno dei mesi migliori per percorrere le vie ferrate sotto quota 2000 m dove, salvo rare eccezioni (ad esempio in canaloni sui versanti nord), non si incontra più neve. Le temperature difficilmente saranno un problema mentre saranno i temporali primaverili l'incognita da tenere maggiormente sotto controllo. Ecco una nostra raccolta di itinerari ideali da percorrere nel mese di Aprile
La Ferrata di Ballino o della Cascata del Rio Ruzza è una ferrata facile, breve e ideale come prima ferrata anche con ragazzi. Sebbene si dovrà percorrere la stessa via in discesa, la salita è priva di difficoltà sostanziali e molto ricca di appigli artificiali che riducono al minimo le difficoltà. L'ambiente molto bello, la rendono una buona opzione per una mezza giornata nella natura senza pretese di difficoltà.
Nell'alto Appennino della provincia di Reggio Emilia è stata aperta una via ferrata molto bella che, partendo dal letto del torrente Dolo, risale una lama di roccia di circa 200 metri. La via è varia e impegnativa con almeno un paio di passaggi difficili. La roccia è arenaria, compatta con buona aderenza. Un passaggio in spaccata su un diedro è il passaggio chiave che richiede buona tecnica per essere risalito. Ideale da abbinare alla vicina Ferrata del Monte Penna.
A Valchiavenna in provincia di Sondrio è stata costruita la Ferrata Biasini. Questa ferrata è di media difficoltà tecnica e, grazie all'abbondante uso di staffe, riduce le difficoltà che le placche lisce su cui si sviluppa offrirebbero. La via è aerea ed esposta. Attenzione al ripido e scivoloso sentiero di rientro (utili bastoncini telescopici). Sempre a Valchiavenna si potrebbe percorrere la Ferrata Succetti.
La storica Ferrata Campalani sale il versante est del Carega nelle Piccole Dolomiti al confine tra le province di Vicenza, Verona e Trento. La ferrata è stata ristrutturata nel 2018. Il percorso è molto logico e ha nell'attacco il passaggio chiave. La via prosegue poi salendo in diagonale una parete per poi addentrarsi in un canalino e poi tornare a salire lungo un'esposta parete fino a raggiungere la cresta che conduce in vetta al Carega. Molto bello il panorama dalla vetta. Possibile abbinarla ad altri itinerari nella zona. L'uscita della ferrata può generalmente presentare qualche maggiore insidia se con terreno ghiacciato in base alla neve caduta in inverno. Può essere una buona idea avere con sé ramponcini e bacchette per avere maggiore stabilità.
Con partenza da Pietramurata in provincia di Trento, si può salire al Monte Casale rimontando un'impressionante parete di roccia. Questa parete è stata attrezzata con la Ferrata Che Guevara. Questa ferrata è molto bella, arrampicabile e non presenta difficoltà tecniche rilevanti. Tuttavia è lunga e il dislivello complessivo dell'escursione è notevole. Attenzione nei mesi primaverili a possibili scariche di sassi dovute allo scioglimento della neve. Il rientro può avvenire anche lungo la facile ma scivolosa Ferrata del Rampin. Nota per il 2019: verificare col CAI di Pietramurata la percorribilità dell'itinerario a causa di una chiusura temporanea della via.
Vicino a Zone in provincia di Brescia è stata installata una nuova via ferrata che risale uno sperone di roccia, la Corna delle Capre. Questa via offre ottima roccia calcarea, esposizione e una bella linea di salita. Alcuni tratti sono difficili e nel complesso la salita, seppur breve, mette alla prova. Con sentiero di circa un'ora è possibile abbinare questa salita alla vicina Ferrata Corno del Bene che a inizio 2019 è chiusa per una frana che ha interessato la parte vicino l'attacco.
Non lontano da Finale Ligure in provincia di Savona, è percorribile la bella e panoramica Ferrata degli Artisti. La via presenta difficoltà tecniche medie con il ponte sospeso e un successivo traverso come i punti di maggior impegno della via. Lungo e ripido il rientro.
A pochi minuti di auto dal centro di Lecco si può raggiungere il parcheggio della funivia che sale ai Piani d'Erna. Da questo punto si può salire la lunga Ferrata della Gamma 1. La via è caratterizzata da molte scale, esposizione elevata e un paio di passaggio tecnici verso metà percorso. Ideale a inizio primavera per evitare la calura dei mesi estivi. Stupendo il panorama sul vicino Lago di Como. Possibile allungare l'itinerario salendo con la Ferrata del Centenario o il Buco della Carlotta al Pian Serrada.
Raggiungibile dalla Val Imagna in provincia di Bergamo, la difficile Ferrata del Monte Ocone risale una lunga serie di impegnativi torrioni rocciosi dove non mancheranno strapiombi e tratti atletici. La via è molto bella e arrampicabile. Per completare gli 11 torrioni si dovrà contare tra le 2 ore e 30 minuti e le 3 ore. Dalla vetta si vedrà il vicino Resegone e il Lago di Como.
Le Alpi Apuane sono montagne speciali, aspre con carattere alpino rispetto ai vicini appennini. Il Monte Sumbra ha nella sua parete nord uno dei più interessanti siti di alpinismo delle Apuane. Sul versante sudovest invece si sale la facile Ferrata Malfatti. Giro molto bello e piuttosto impegnativo per i tratti ripidi di sentiero sia durante l'avvicinamento che durante il rientro.
La Ferrata del Vencinquennale al Corno di Canzo Occidentale è una ferrata molto bella, tecnica e impegnativa che sale al più alto dei corni situati nel Triangolo Lariano creato dai due bracci del Lago di Como. La via è molto logica e si sviluppa su ottima roccia calcarea. Con pazienza e tecnica si potrà salire la via in appagante arrampicata. Vicino a questo itinerario sono presenti altre ferrate sempre percorribili in questo periodo: Corno Rat, Canalone Belasa, Sass Tavarac e Sentiero Attrezzato del Moregallo.
In Val Varaita in provincia di Cuneo incontriamo la Ferrata di Camoglieres. L'itinerario è di media difficoltà ad eccezione del passaggio chiave che consiste in una strapiombante parete attrezzata. La via offre anche ponti sospesi e passaggi esposti ma non difficili. Non lontano da questa ferrata si trova anche la Ferrata di Chiaronto, anch'essa percorribili in questa stagione.
Tra le Ferrata a Cuneo, la Ferrata della Rocca dei Corvi è una delle più belle e interessanti dal punto di vista paesaggistico e tecnico. La ferrata risale dal letto di un torrente e richiede buona forza e preparazione atletica. Si dovrà poi disarrampicare un tratto di via prima di far rientro su un adrenalinico ponte sospeso.
La Ferrata Angster è tra le Ferrate della Valle d'Aosta una di quelle percorribili già in primavera. La via è di modesta difficoltà sebbene verticale ed esposta. Tra le altre ferrate in zona percorribili a inizio stagione segnaliamo la facile Ferrata di Covarey.
La Ferrata di Pont Cavanese con la sua variante difficile è probabilmente la più impegnativa Ferrata in provincia di Torino. La via è molto attrezzata e fa abbondante uso di staffe e cambre, tuttavia i passaggi atletici sono parecchi e ci si dovrà impegnare e far lavorare le braccia per terminarla senza problemi. Può risultare utile una longe con cui simulare una sosta. Un altro itinerario generalmente percorribile a inizio stagione in provincia di Torino è la Ferrata di Rocca Candelera.
La Basilicata è la regione meridionale con il maggior numero di vie ferrate che sono generalmente percorribili tutto l'anno. A inizio primavera il clima è ottimo per percorrere le belle vie Belvedere e Arenazzo con due ponti sospesi, di cui uno decisamente ballerino e adrenalinico. E' una buona idea verificare con l'ufficio turistico della zona, l'apertura effettiva delle ferrate che, in taluni periodi, sono chiuse a causa della fauna che si riproduce nelle zone interessate dalla via.
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