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Nell’immaginario collettivo italiano la Catalunia è Barcellona, mare, Ramblas, Costa Brava e altre località marittime dove godersi mare e ritmo di vita spagnolo. Ma per gli appassionati di montagna la Catalonia offre molto molto di più e in particolare per gli amanti dell’arrampicata si può dire che sia una vera e propria mecca con innumerevoli falesie, aree di trad climbing e multipitch assortiti per tutti i gusti e difficoltà. E per gli amanti delle Vie Ferrate? Beh non è da meno e con l’aiuto di un nostro amico spagnolo appassionato ne abbiamo contate poco più di 50 con una varietà di gradi e tipologia da far venire voglia di passarci una settimana, almeno.
In questo articolo raccontiamo alcune tra le più belle e consigliate vie ferrate di questa bellissima regione. Le vie in generale le si consiglia nei periodi delle mezze stagioni visto il clima mite della zona e l’altitudine generalmente bassa a cui si sviluppano.
La via ferrata di Cala del Molì si trova nella parte settentrionale della Catalunya direttamente sul mare della Costa Brava, a sud di Girona. L’itinerario si sviluppa a picco sul mare nel paese di Saint Feliu de Guixols e la via ferrata attacca in prossimità del porticciolo turistico. Lascito alle spalle il porticciolo avremo un avvicinamento di circa 20’ per poi percorrere la via in circa 1 ora e 30 minuti per un totale, incluso il rientro, di poco più 2 ore 20 minuti.
La via si sviluppa su una scogliera di magnifica roccia calcarea rossastra ricchissima di appoggi e appigli naturali che daranno gran soddisfazione a chi la percorre. Come accade per molte vie ferrate della Catalunya, l’obbiettivo è non procedere col cavo attaccato alla mano. Sono molti gli infissi presenti nei punti in cui il grado di difficoltà si alza. La via ferrata nel complesso è Moderatamente Difficile ma presenta qualche passaggio un po’ atletico dove dovremo avere un po’ di forza e agilità. La via presenta anche un ponte sospeso e molti passaggi sono su traversi diagonali ricchi di appoggi. Assolutamente da percorrere in una bella giornata per godersi il mare e il panorama mediterraneo in cui si sviluppa.
Questa via ferrata si sviluppa nell’entroterra non lontano dalla città di Tarragona a sud di Barcellona. La via è lunga (circa 2 ore) e richiede una buona preparazione sebbene sia come livello di difficoltà non oltre il Difficile. L’avvicinamento è molto breve (15’) e si intraprende da vicino il paese di Vilaplana.
L’itinerario inizia subito molto verticale con buona roccia e un buon numero di cambre (distanti). Raggiungiamo la base di un tetto e lo aggiriamo da sinistra. Poi si percorrerà un ponte sospeso piuttosto ballerino e, dopo un tratto di collegamento, ripartiamo verticali. Nuovo tetto, nuovo aggiramento fino a raggiungere il passaggio più bello e tecnico della via: un camino da risalire in spaccata con buona tecnica e agilità. Pochi altri passaggi e la via termina. La via è bella, non la più panoramica ma tecnica e di livello di difficoltà D che molti apprezzeranno assieme a un paio di passaggi molto intriganti.
Questa impegnativa via ferrata è situata nell’entroterra catalano a nord di Belenguer nella zona in cui è stata costruita anche la impegnativa Ferrata Feliz Navidad in direzione del paese di Corçà.
La via si sviluppa in un anfiteatro roccioso e dura circa 2 ore dove si alternano tratti moderatamente difficili con tratti molti difficili. Una curiosità su questa via: nei tratti in cui chi l’ha attrezzata prevedeva la trazione del cavo è stata installata una solida catena metallica. L’avvicinamento è breve (ca 30’) mentre risulta più lungo il rientro (1h 30’). La via richiede una buona dose di forza visti i diversi tratti in strapiombo e alcune sezioni della salita sono decisamente esposte e adrenaliniche La prima sezione della via è di livello moderatamente difficile con pochi passaggi di maggiore impegno. La seconda sezione è invece molto più difficile, con la catena e la scelta se arrampicare o tirare l’attrezzatura. A prescindere una ferrata da non sottovalutare, in un ambiente bellissimo. Possibile da abbinare alla vicina Feliz Navidad.
La via ferrata di Cagate Lorito è una delle più impegnative vie ferrate spagnole ed europee nel suo complesso. La via risale una bella bastionata rocciosa di un’ottantina di metri. La via è breve ma questo non deve trarre in inganno, la salita è esposta, verticale e servirà utilizzare tutte le prese e le staffe presenti perché sono posizionate giuste per la progressione ma non per riposarcisi sopra. Inoltre, come già detto, il cavo è lasco e quindi non vale l’opzione di trazionare su di esso: le gambe dovranno spingerci in alto lungo la progressione.
La via richiede una buona dose di braccia anche per vincere un paio di tetti non banali. Lungo la salita incontreremo una scaletta penzolante nel vuoto, un ponte sospeso oltre il quale ci aspettano 20 metri di vertiginosa discesa attrezzata in piena esposizione. Al termina della discesa dovremo collegare il nostro imbrago a una catena al termine del quale c’è un anello e con un pendolo lanciarci nel vuoto per riprendere sul versante opposto la via. A questo punto è possibile terminare la via con l’uscita originale. In alternativa possiamo proseguire la discesa che include una zip line altri passaggi particolari non propriamente tipici delle vie ferrate italiane. Per raggiungere questa via dovremo raggiungere la località di Mas del Cinto nell’entroterra non lontano da Balaguer.
La via ferrata della Feliz Navidad è la sorella più impegnativa della precedente Cagate Lorito. Come l’altra si sviluppa nell’entroterra di questa regione non lontano da Belaguer in località Serrat de Cantaperdius. Come nell’altro caso, la via è breve (circa 30’) ma estrema e, per gli appassionati, può valer la pena di percorrere un avvicinamento e un rientro di 1 ora e 30 minuti l’uno.
La via risale un muraglione in cui dal basso sono già molto evidenti i tetti che renderanno la via di salita notevolmente impegnativa. La via richiede molta capacità di arrampicare, forza di braccia e spalle con agilità e assenza di timore nel gestire passaggi al limite. Molte prese sono al limite con semplici chiodi che escono dalla roccia e spesso dovremo usare la roccia presente per appoggiarci coi piedi e controbilanciare gli strapiombi che tenderanno a spingerci in fuori. Il passaggio più caratteristico e sicuramente da cuori forti è un esposto traverso orizzontale in cui l’autoassicurazione avviene su catene penzolanti con anelli al loro termine. Dovremo mettere il moschettoni in questi anelli e mantenerci in equilibrio sui piccoli appoggi di questo impegnativo traverso. Usciti da questa sezione proseguiamo in un susseguirsi di tetti e placchette. Contrariamente ad altre vie, questo itinerario richiede di usare bene la roccia e ci sentiamo di consigliarlo solo a chi arrampica da primo un 6A perché è inevitabile, come sempre in ferrata, che una caduta è molto pericolosa e qui si deve gestire lo stress psicologico di una salita in arrampicata molto simile a un impegnativa via di arrampicata in cui sono poche le opzioni per riposare e rifiatare.
Tante sono le vie presenti. Noi ne abbiamo presentate 5 che sono consigliate ma ce ne sono una cinquantina molto molto interessanti. La Catalunya inoltre offre molto altro per una settimana piena e varia. Dal punto di vista economico, è ben collegata con l’Italia e i voli aerei a prezzo abbordabile partono da moltissimi aeroporti con una frequenza quasi giornaliera. Se servisse risparmiare anche sul parcheggio in aeroporto, noi consigliamo di valutare il servizio di Parkos che aiuta a confrontare le varie tariffe. Giunti in Spagna, si noleggia un auto per poter girare la zona in autonomia e raggiungere gli itinerari.
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