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Ecco pronti, abbiamo indossato l’imbrago, annodato il Set da Ferrata, testato i moschettoni, allacciato il casco e vediamo dritti a noi il caratteristico cartello rosso che indica l’inizio della via attrezzata. Il cavo è invitante e parte bello in verticale dopo un paio di metri appoggiati. La giornata è soleggiata e l’ambiente circostante è proprio quello che ci voleva per alcune ore all'aria aperta. Siamo in buona compagnia e tutto è ideale per divertirci. Ma ecco le farfalle nello stomaco che ci preannunciano che siamo “sotto esame”: dopo averne parlato, letto, visto foto, ora siamo lì che dobbiamo salire. E si sa: se si inizia una ferrata è importante portarla a termine perché scendere è spesso più difficile che proseguire.
Questo approfondimento ha come obiettivo di descrivere alcune condizioni che renderanno più facile, divertente e sicura la nostra prima uscita in via ferrata.
Se non abbiamo mai percorso una via ferrata, noi consigliamo di scegliere la compagnia di una persona esperta che ci guidi lungo la salita e ci spieghi le varie manovre di sicurezza e progressione da adottare prima e durante la salita. Un approccio simile consiste nel salire con una Guida Alpina che è la figura professionale che può accompagnare le persone a svolgere attività in montagna. Le Guide Alpine sono persone preparate che hanno svolto corsi professionalizzanti molto lunghi e approfonditi su tutte le attività che si svolgono in quota e sono abituate a lavorare con persone poco esperte. Sul nostro sito abbiamo selezionato un numero ristretto di Guide Alpine che operano su Vie Ferrate organizzando uscite e corsi tematici sulle vie ferrate. A questo link si trova l’elenco delle Guide Alpine suddivise per regione in cui operano.
L’ultima opzione è di frequentare un corso del CAI (Club Alpino Italiano). Il CAI è presente su tutto il territorio nazionale e divulga la conoscenza della montagna contando sull'apporto di volontari che generalmente sono ottimamente preparati. Alcune sezioni del CAI svolgono corsi specifici sulle Vie Ferrate mentre altre offrono corsi di arrampicata o di alpinismo. I corsi del CAI sono composti da un’ampia parte teorica in classe e alcune uscite in ambiente.
Sul nostro blog abbiamo descritto con articolo specifici i criteri con cui scegliere il materiale obbligatorio per percorrere le vie ferrate: l’imbrago, il Set da Ferrata e il casco. Questi tre dispositivi di protezione individuale sono fondamentali ogni volta che saliamo una via e serve attenzione nello sceglierli. Se non si ha esperienza di attività in montagna, conviene farsi aiutare al momento della scelta.
Tra il materiale facoltativo, ma consigliato, inseriamo i guanti da arrampicata, un sistema per simulare una sosta in via ferrata e uno zaino comodo e capiente a sufficienza per percorrere una via verticale.
Naturalmente si dovrà valutare con attenzione il vestiario e le calzature. Il vestiario dipende dalla stagione e dalla quota a cui si percorre la via. Consigliamo tuttavia sempre un approccio a cipolla con più strati che ci permetterà di rimuovere o aggiungere strati: una maglietta termica e traspirante, una felpa o pile e una giacca sono il minimo da avere con sé. Consigliamo anche un berretto, cuffia o simile perché talvolta il vento è l’elemento di disturbo maggiore più che la temperatura effettiva. Pantaloni comodi, come ad esempio quelli da arrampicata o trekking.
Chi ha esperienza di trekking sa che le calze sono molto importanti. Se si fa un’escursione breve il problema non esiste. Se si percorrono molti Km è una buona idea avere un paio di calze tecniche che non favoriscano l’uscita di vesciche. Per la nostra prima ferrata, probabilmente non intraprenderemo un giro lungo e impegnativo.
Infine, le calzature. Ci sono due scuole di pensiero: scarpa da avvicinamento o scarpone. Il vantaggio della prima è che la scarpa non fascia la caviglia dando maggiore libertà di movimento, la suola e la punta sono progettate specificatamente per aderire sulla roccia e offrono buone performance in arrampicata. Il loro contro principale è il pro degli scarponi: fasciare la caviglia da maggiore stabilità e riduce la possibilità di storte o distorsioni. Questo problema non è tanto presente lungo una salita in via ferrata quanto nei tratti di avvicinamento e rientro. E’ una scelta soggettiva ma, opinione di scrive, per i primi giri consigliamo gli scarponi per poi eventualmente passare ad avere entrambi e scegliere la calzatura in base all’itinerario (condizioni dell’avvicinamento e del rientro in primis).
Come per molte altre attività in montagna, serve procedere per gradi. Aggiungere complessità alla lista di emozioni e problematiche che affronteremo lungo la prima uscita è inutile e potenzialmente pericoloso. Noi suggeriamo di scegliere una via ferrata che sia facile, non troppo lunga, con buona roccia e un ambiente non troppo isolato. Insomma, serve buon senso per evitare di aggravare la situazione se si incontrassero problemi lungo la salita. Il nostro panorama di vie ferrate in Italia offre moltissime opzioni e il nostro sito aiuta a trovare queste vie:
Eccoci invece all’aspetto pratico della progressione. Scelta la compagnia, scelto l’itinerario ora dobbiamo procedere. Elenchiamo le regole per procedere in via ferrata in modo didascalico:
Abbiamo anche scritto una checklist di 20 cose da ricordare prima di salire.
Tra gli elementi che è giusto considerare prima di salire una via ferrata c’è anche il meteo e l’alimentazione. Evitare di percorrere la prima ferrata con meteo instabile: aggiungeremmo un ulteriore elemento di difficoltà e incertezza alla nostra nuova avventura. Infine, l’alimentazione ci aiuta a non sentirci appesantiti ma ad avere tutta l’energia necessaria a compiere uno sforzo fisico.
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