Fraintendimenti e diverse interpretazioni alle stesse parole sono alla base di conflitti che si possono vivere nel quotidiano. Con le parole siamo sicuri di esserci spiegati bene e il nostro interlocutore fa l’opposto di quello che ci aspettavamo. A complicare le cose ulteriormente, sembra che la storia ci abbia portato a spiegare in modo diverso le cose tra una nazione e l’altra, con inevitabili ulteriori difficoltà. Ecco, la montagna in generale e le vie ferrate nello specifico non fanno eccezione a questo scenario: esistono molti modi di classificare le vie ferrate e, ad oggi, non esiste una scala uniformemente utilizzata dai membri dell’UIAA. In questo articolo andremo a spiegare le differenze tra le scale di difficoltà per le vie ferrate utilizzate in Italia e negli altri paesi.
Partiamo da un chiarimento, ovvero la classificazione delle vie ferrate è da inserire all’interno dell’alpinismo o dell’escursionismo? La classificazione che viene data dal CAI le inserisce all’interno degli itinerari escursionistici. In particolare, le classifica come Sentieri per Escursionisti Esperti con Attrezzatura (EEA). La specifica differenza rispetto ai Sentieri per Escursionisti Esperti (EE) risiede nella necessità di avere con sé attrezzatura specifica per l’arrampicata e la propria protezione individuale. Questo aspetto differenzia in modo sostanziale una via ferrata da, ad esempio, un sentiero attrezzato (per maggiori info, un articolo di approfondimento a questo link). Questo potrebbe essere molto esposto e richiedere passo fermo ma gli infissi metallici presenti servono per fornire maggiore sicurezza all’escursionista che lo percorre senza necessariamente avere con sé tutta l'attrezzatura necessaria per percorrere una via ferrata (imbraco, casco e kit da ferrata con dissipatore). La tabella sotto mostra sinteticamente la classificazione delle escursioni. Le vie ferrate sono classificate come EEA.
Fino a questo punto, nessun problema. Ora iniziano, almeno a primo impatto, le diversità tra la classificazione italiana, quella francese, quella tedesca e quella austriaca. Due cenni sulle origini delle classificazioni:
In questa tabella ricalchiamo la tabella fornita dall'UIAA per confrontare le 4 classificazioni
Una nota è necessaria. Alcuni itinerari moderni si caratterizzano per essere molto atletici, con passaggi duri in forte strapiombo. Questi itinerari sono classificati con lettera F nella scala austriaca. Tra questi citiamo due vie ferrate estreme installate in Spagna: la Ferrata Feliz Navidad e la Ferrata Extraplomix. Questi itinerari si caratterizzano generalmente per difficoltà ambientali ridotte o nulle e difficoltà estreme della via ferrata. Da un punto di vista personale di chi scrive, queste vie ferrate estreme sono più assimilabili a vie di arrampicata sportiva con gradi elevati che ad escursioni attrezzate in ambiente montano.
Sebbene il nostro sito sia focalizzato sulle Vie Ferrate, può essere utile avere conoscenza delle classificazioni con cui sono suddivisi gli itinerari in montagna.
Per un ulteriore approfondimento sulle Vie Ferrate, suggeriamo questa guida prodotta da due autorevoli membri del CAI e pubblicata dall'UIAA in lingua inglese.
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Filippo Rosi
28/03/2019 alle 14:49Grazie dell’articolo. Utile sopratutto quando si va in Austria che hanno una classificazione diversa.