Sta per concludersi il 2018 e un pensiero corre indubbiamente alle molte zone del bellunese, del feltrino, degli altopiani vicentini profondamente colpiti dagli eventi di maltempo che hanno distrutto enormi zone. Difficile, forse inutile, fare riflessioni qui su quali siano le cause che inevitabilmente sono da imputare a un più ampio problema di convivenza tra l'essere umano e il pianeta in cui vive. L'augurio è che queste zone, tremendamente belle e altrettanto tremendamente colpite dagli eventi, si rialzino con la tempra tipica dei montanari e tornino a splendere e sognare.
Guardando al 2018, sono state inaugurate 6 nuove vie ferrate. Le vie attrezzate sono molto diverse tra loro e le accomuna solo di essere tutte nell'arco alpino. Per chi non le avesse ancora percorse, le raccogliamo in questo articolo.
Tra il Passo Falzarego e il Passo di Valparola al confine tra le province di Belluno e Bolzano incontriamo moltissime vie attrezzate. La nuova Ferrata Tenente Fusetti sale sul versante meridionale del Sass de Stria ed è un itinerario dalla logica ineccebile. La ferrata è di stampo classico con pochi infissi metallici e seguendo una linea di salita con difficoltà moderate. L'ambiente in cui si sviluppa è ricco di storia e vale la pena visitarlo per ricordarci degli avvenimenti e dei patimenti che avvenero in questa zona durante la Prima Guerra Mondiale. Itinerario ad anello di media difficoltà di moderata difficoltà.
Questa nuova ferrata è stata costruita in una valle piuttosto isolata tra il Lagorai e le Pale di San Martino. La ferrata è molto attrezzata, ricca di infissi che ne riducono notevolmente l'arrampicabilità. E' da considerarsi sotto molti aspetti una ferrata didattica e la maggiore difficoltà è l'esposizione man mano crescente. Attrezzatura perfetta, luccicante e abbondante con un ponte sospeso. Itinerario breve che può essere percorso comodamente in mezza giornata.
La Ferrata dei Laghi al Bombasel è la combinazione di due itinerari attrezzati che salgono al Bombasel, vicino all'Alpe del Cermis nel Gruppo del Lagorai. La ferrata è composta da due percorsi che salgono alla vetta da due versante: la Ferrata Vertigo è di media difficoltà, la Ferrata Highway è facile ed è in larga parte assimilabile a un sentiero attrezzato. La zona è molto bella e le ferrate meritano sicuramente una visita nonostante i ferratisti un po' esigenti le troveranno troppo attrezzate.
La Ferrata Speikeboden si sviluppa sull'omonimo monte sul versante occidentale della Valle Aurina all'altezza di Campo Tures. La ferrata è di media difficoltà, anch'essa molto attrezzata, ma và detto che segue una linea di salita piuttosto logica che lascerà anche spazio ad arrampicare lungo la via. Presente un ponte sospeso adrenalinico. Itinerario ad anello molto bello con panorama d'eccezione sui monti del crinale alpino.
In Val d'Astico a relativa bassa quota è stata installata la Ferrata Anelli delle Anguane. La ferrata è composta da alcune varianti con livelli di difficoltà dal facile al difficile senza, tuttavia, mai diventare eccessivamente impegnativa. Roccia buona e un uso intelligente degli infissi lasciano ampi spazi di manovra a chi piace arrampicare in ferrata. Attenzione ai mesi estivi per la temperatura elevata. Ideale, a nostro avviso nelle mezze stagioni.
Diversa rispetto alle altre nuove ferrate elencate sopra, la Ferrata allo Caberton è un itinerario veramente imponente, come la zona in cui si sviluppa. Nei pressi del Monginevro al confine con la Francia, si può intraprendere la salita che da Claviere ci conduce oltre i 3000 metri al Monte Chaberton che, con le sue storiche batterie, è un repertorio storico delle postazioni militari di confine. Salire allo Chaberton può ora essere la combinazione di 3 vie attrezzate: la Ferrata della Batteria Bassa, la Ferrata della Batteria Alta e l'ultimo troncone di cresta che percorre la storica Via Alpinista Perona. L'itinerario nel complesso è lungo, impegnativo e da non sottovalutare. Si potrebbe dire che le Alpi Occidentali hanno ora la loro "Super Ferrata" come la Costantini per le Dolomiti. Da percorrere in buono stato di allenamento e con tempo stabile vista la quota, il dislivello e la durata dell'itinerario.
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Luca Mancuso
21/02/2019 alle 12:39Qst estate sarò dalle parti di Cortina, sicuramente farò la nuova ferrata al Sass de Stria. Non vedo l’ora di girarci un video 🙂
Filippo Rosi
01/02/2019 alle 17:08Non vedo l’ora di andare a provare la nuova al Sass de Stria!