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matteo
08/05/2022 at 10:39Anche secondo me la ferrata è meno impegnativa di come viene presentata. Il mio livello di preparazione fisica è medio/buono. Personalmente ho trovato più impegnativa la nera delle Anguane.
Riccardo Elyon
31/07/2021 at 12:23Ferrata non coerente con la descrizione, la ferrata è impegnativa ma niente di ché, il massimo sforzo lo si percepisce soprattutto nella prima parte.
Basta sapere fare 10 piegamenti e sapersi tirare un po’ su per affrontarla!
L’avvicinamento è sfiancante sono circa 50min in salita con una pendenza piuttosto elevata, su un terreno ghiaioso, la ferrata dura circa due ore, durante tutta la via ci sono numerose soste all’ombra, ma consiglio ugualmente di portarsi dietro 2l d’acqua.
Per chi abita in zona il panorama potrebbe risultare un po’ scontato, invece potrebbe essere gradevole per chi non ha mai visto una montagna o un laghetto.
M. G.
18/07/2021 at 22:13Percorsa il 18.07.2021. Ferrata che richiede impegno ed esperienza. Ma che regala soddisfazioni. La mancanza di staffe per i piedi la rende più appagante (salire sulle staffe come sulla nuova Mori non mi interessa), come già detto gli appoggi sulla roccia ci sono (tranne forse in alcuni passaggi). Esperienza di arrampicata e abitudine all’esposizione sono consigliate. Gli scarponi pesanti sono effettivamente di intralcio, manca sensibilità sugli appoggi esigui. Gran bella ferrata comunque. Qualche segnalazione mancante per il rientro. Non consiglio la partenza da Ranzo, quella da Sarche mi pare la più logica. Tempi: attacco 25 minuti, durata ferrata 1h:45, totale giro 3h:45
ANDREA BORTOLONI
26/05/2021 at 11:40Percorsa il 22/05/2021 con un tempo decisamente incerto ma per fortuna non piovoso. A parte un primo tratto impegnativo ma assolutamente non impossibile (fino alla via di fuga sulla destra), il resto della ferrata è molto bello e tecnico. Certamente una ferrata non adatta ai principianti ma decisamente piacevole e appagante (onestamente la pensavo molto più difficile).
Concordo con il commento precedente in merito alla possibilità di evitare l’avvicinamento da Sarche (ripido e faticoso) lasciando l’auto nel paese di Ranzo e seguendo la via del ritorno. In questo modo si arriva alla ferrata meno affaticati e il rientro è velocissimo.
Ultimo ma non meno importante mi permetto di segnalare il Rocol Bar (15 minuti ca. dalla panchina di vetta alla fine del bosco in prossimità dell’abitato di Ranzo). E’ d’obbligo una sosta per brindare alla conclusione della ferrata (effettuata in precedenza) e godere dell’ospitalità della gentilissima titolare (nonché dell’ottimo cibo a prezzi decisamente abbordabili).
matti.marchetti92
16/05/2021 at 14:10Percorsa il 16/05/2021, bel tempo. Percorsa in due, prima ferrata estramamente difficile per entrambi, con diverse ferrate all’attivo ma senza particolari nozioni di arrampicata. Sicuramente molto impegnativa. Il primo tratto, oltre a dare un’idea di quello che sarà poi lo sviluppo della ferrata, è stato siuramente il più faticoso, quello dove non abbiamo mai lasciato il cavo. Da dopo la via di fuga la ferrata presenta dei bei tratti verticali, molto esposti, prima dei quali conviene ragionare guardando bene gli appoggi presenti in parete per non affaticare troppo le braccia. Bello l’ultimo tratto in cresta prima dell’appagante panchina in vetta. Ritorno non ben segnalato, soprattutto dopo il paese di Ranzo.
Secondo me per evitare il primo tratto di avvicinamento bello ripido in salita (30′ circa) da Sarche, si potrebbe lasciare la macchina nel paese di Ranzo, seguire la via di ritorno e tagliare nel bosco per raggiungere l’attacco della ferrata
kia92 Ri
10/09/2021 at 06:52Ciao, hai usato scarponi o scarpette d arrampicata?