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Introduction:
La Ferrata Guido Rossa a Caprie (precedentemente conosciuta come Ferrata della Rocca Bianca) è una ferrata intensa, fisica e piacevole che si sviluppa su un risalto roccioso - la Rocca di Caprie - che richiede buona forma fisica e concentrazione sebbene non sia da classificarsi difficile. E' una via varia: ci sono tratti esposti, traversi, pareti verticali e strapiombi da affrontare con il piglio giusto. Si passa anche un ponte delle scimmie di 25 metri adrenalinico e ballerino.
Relazione non aggiornata dopo la riapertura di Ottobre 2021.
Starting location:
Il punto di partenza dell'itinerario è il paese di Caprie in provincia di Torino. Si parcheggia la macchina in via Colomba da cui è già visibile la parete su cui si sviluppa la Ferrata Guido Rossa. Indicazioni per Google Maps disponibili here.
Approach:
In via Colomba there is a notice board with information on the via ferrata. Take a path on the right that will lead us to the start. At the first junction keep to the right (signposted) and continue shortly until the sign for the beginning of the ferrata (15 'from the parking lot)
Via Ferrata:
Immediately attach a stone inside the wood and then some easy rocks. Once out of the woods, a steep stretch begins with two / three fairly challenging pitches given the not perfectly clinging rock. Go up an unmarked edge from the left side. Slowly it widens and becomes a crosspiece with some brackets for the feet, then vertical again on a wall with a slight overhang. You climb over a boulder in strong exposure and finish the first section (20 'from the start) with the possibility of a signposted escape route.
Continue through the woods to the beginning of the second stretch following the red lines and the Placca delle Malizie sign. It starts again vertically on a fairly smooth slab where the brackets help the progression up to climb over a ledge. It continues to rise alternating vertical sections with diagonal lines and ledges. In this section the increasing exposure is evident. You reach a horizontal point where it is suggested to take a breath and enjoy the view. We now face the suspension bridge (about 25 meters) that can be circumvented. We start again on a steep section with a challenging piece in which the cable passes through it during a difficult piece. This overhanging section (key passage) requires two hooks in an awkward position and a quickdraw can be very useful. Continue the climb on a vertical wall, exposed up to a challenging traverse to be made in adherence before continuing diagonally by going around the wall until you reach the top. Now on inclined slabs up to an easily climbing rock. Continue along some rocky jumps up to a last aided wall in which the slight overhang and the accumulated fatigue must not lower the concentration. Then we reach the summit at the end of this beautiful, demanding and varied ferrata (2h from the start - 2h 15 'total).
Descent:
Go down the path on the right indicated "Campambiardo" and then follow Caprie along the wood and then to the car park (30 'from the end of the ferrata - 2h 45' total).
Notes:
La ferrata pur non essendo catalogabile come difficile risulta varie e in più tratti fisica. Ci sono molti punti in cui si sale verticalmente e alcuni in cui il leggero strapiombo e l'esposizione aumentano il grado di difficoltà. D'altro canto è un itinerario molto piacevole, vario, che appaga a pieno chi lo percorre. La zona di Caprie offre moltissime vie di arrampicata (monotiri, multitiri, sportivi e misti) per tutti gi appassionati di arrampicata.
A seguito di un incendio nel 2017, la Ferrata è stata chiusa per alcuni anni e riaperta ufficialmente il 17 Ottobre 2021. La via ferrata è stata intitolata alla memoria di Guido Rossa. Rossa fu un operaio, sindacalista e alpinista italiano ucciso dalle Brigate Rosse nel 1979 a Genova. Guido Rossa è conosciuto a livello nazionale per aver sfidato, nonostante la sua iscrizione al Partito Comunista, le Brigate Rosse denunciando le loro attività nello stabilimento dell'Italsider di Genova dove lavorava. Questo gesto gli costò la vita e il suo omicidio segnò profondamente l'opinione pubblica essendo Rossa il primo sindacalista iscritto a un partito di sinistra ad essere ucciso dai terroristi rossi. Guido Rossa è altresì conosciuto in ambito alpinistico per la sua attività in montagna nel "Gruppo Alta Montagna" del CAI di Torino.
Opportunities:
Near the Ferrata di Rocca Bianca (also known as Ferrata di Caprie), there are the Via Ferrata Ruceia and the Ferrata Carlo Giorda. Among the others via ferrata in the Val di Susa many ferrata meet, including the Ferrata Gorge of the Dora, the Ferrata dell'Orrido of Chianocco, the Ferrata of Foresto's Gorge.
Going up towards the alpine ridge along the Val di Susa we meet in Bardonecchia Via Ferrata of Rouas, while to Claviere the Ferrata Rocca Clarì, the Ferrata del Bunker or Military, the Ferrata of the Batteria Bassa and the long one Ferrata to the Chaberton.
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Amus Posfida
23/10/2021 at 19:35Fatta in data 23/10/21 Si tratta di una ferrata dalla doppia valenza, ovvero che può essere percorsa e affrontata in due differenti maniere: aiutandosi con il cavo per l’ascesa, semplificandosi di molto la vita e rendendo l’intera scalata adatta anche a novizi, purchè con un minimo di allenamento; oppure si può approcciare la ferrata senza l’aiuto del cavo (ovviamente con i moschettoni sempre ben fissati!) e quindi, a questo punto, complicandosi di non poco l’arrampicata. In questo caso la situazione si fa davvero complessa in quanto gli appigli sulla roccia sono minimi e miseri per quasi tutto il percorso; in questo caso il divertimento è assicurato e non mancheranno i punti in cui l’adrenalina si farà sentire (ovviamente reggendosi al cavo con una mano questi passaggi risulteranno banali!). I pioli metallici non sono abbondanti, ce n’è il giusto numero, nelle parti più complicate, piazzati in modo da non rendere la ferrata una semplice passeggiata su una scaletta ma una vera avventura che può, come detto, essere affrontata in diversi modi, un po’ per tutti i gusti e per tutte le capacità.
svalent1986
23/10/2021 at 16:58Un po’ un ritorno alle origini per me rifare questa ferrata dopo anni dalla sua chiusura.
Sempre piacevole e se percorsa senza l’utilizzo del cavo non banalissima.
Di livello moderatamente difficile se tenuto conto come media della prima parte e della seconda assieme.
La seconda sicuramente più atletica e con una leggera esposizione in più.
E’ stata la mia prima Ferrata e nonostante averne praticate di ogni livello, lunghezza ed impegno fisico, resta piacevole vuoi per la sua vicinanza, vuoi per il fatto che sia esposta a sud e quindi percorribile tutto l’anno.
Percorribile come prima ferrata se non si soffre di vertigini e se si è un minimo allenati.
Personalmente ho portato qui nel tempo svariate persone alla prima esperienza, perché rende già l’idea di che cos’è una ferrata in tutti i suoi aspetti, senza essere troppo impegnativa a livello di ore e di fatica fisica. Ottimo anche il fatto che vi è una via di fuga dopo la prima parte più facile.
Fortunatamente dopo il rifacimento non è cambiata molto, solo un paio di passaggi poco prima del ponte oggi vedono più pioli metallici ed una migliore disposizione del cavo, semplificando gli stessi.
Un ringraziamento sentito al Comune ed agli enti che hanno mantenuto la parola ed hanno messo in atto il suo rifacimento
sefranzo
26/07/2020 at 17:05Fatta oggi 26 7 2020. La ferrata è ufficialmente chiusa, come sapete, per ordinanza comunale a seguito dell’incendio del 2017. Ho deciso di farla lo stesso, fidandomi del parere di alcuni locali che sostenevano, direi a ragione, che la ferrata è fattibile. Infatti il cavo, anche se in alcuni tratti è un po’ “brunito” dal fuoco, è in buone condizioni e “tiene”. Per la verità in alcuni tratti è tesissimo, in altri lasco. Le cambre e i chiodi sono perfetti, tranne un morsetto che non ha più uno dei due dadi. Tuttavia pensare di salire senza l’uso del cavo è impossibile, in alcuni tratti bisogna fidarsi e attaccarsi. Una difficoltà che ho riscontrato è stato trovare il percorso tra il primo ed il secondo tratto di ferrata, perché il bosco ha nascosto il sentiero. Ho ritrovato il percorso grazie alla traccia scaricata. La ferrata è impegnativa, sia fisicamente, sia tecnicamente, ma garantisce soddisfazione. È auspicabile che il comune si decida a rimetterla in funzione.
villain76
31/10/2019 at 12:41Abbiamo fatto la ferrata a fine ottobre. Confermo che il cavo è ancora danneggiato e non è stato sistemato. Il percorso è fattibile facendo, ovviamente, molta attenzione e facendo poco affidamento sul cavo. I ferri sembravano tutti a posto tranne uno che ballava un po’. Il ponte tibetano era in ottime condizioni, c’è solo un albero che, a seguito dell’incendio, è appoggiato sul cavo superiore nella parte finale. Di sicuro risulta più impegnativa non potendo utilizzare molto il cavo in alcuni passaggi.
andrioliste
02/08/2019 at 11:50Now it is again viable
Filippo Rosi
16/04/2019 at 10:42I did it before the famous fire that then caused the closure. The route is nice, never difficult and sometimes exposed but pleasant. I'll do it again as soon as they open it.