La Ferrata Strobel sale alla Punta Fiames nel Gruppo del Pomagagnon sopra Cortina d'Ampezzo. La ferrata è di media difficoltà con alcuni tratti impegnativi ma generalmente ben arrampicabili o ottimamente attrezzati. Rientro impegnativo lungo il canalone che scende da Forcella Pomagagnon.
Il punto di partenza è l'albergo Fiames nell'omonimo paese a nord di Cortina d'Ampezzo. Il paese è sulla Statale 51 che collega Cortina d'Ampezzo con Dobbiaco. Giunti a Fiames, individuiamo l'ampio parcheggio a fianco dell'hotel. Attraversiamo la strada sul versante nord verso il Pomagagnon e Punta Fiames e individuiamo i cartelli con segni biancorossi che entrano nel bosco di conifere. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Ci incamminiamo nel sentiero che sale deciso nel bosco di conifere. Seguiamo le indicazioni che dopo un paio di tratti su forestali e ciclabili salgono nel bosco. Il tratto nel bosco è in moderata pendenza ma dopo una ventina di minuti usciamo dal bosco e iniziamo una faticosa salita su un pendio detritico piuttosto ripido che ci conduce sotto la parete su cui si sviluppa la ferrata. Saliamo alcune facili roccette e raggiungiamo la targa di inizio ferrata (1650 m - 1h dal parcheggio) dove conviene mettersi l'imbraco e il caschetto sebbene non si inizi ancora a salire la via ferrata vera e propria. Proseguiamo su una cengia per circa 15 minuti in direzione sud e seguiamo i segni rossi fino a incontrare l'attacco dell'attrezzatura dopo una decina di metri di roccette non difficili verso sinistra (1740 m - 1h 15' dal parcheggio).
Il primo tratto della ferrata è una bella parete verticale ben appigliata dove, dopo i primi metri verticali, il cavo piega verso sinistra e continua a guadagnare rapidamente quota. Il cavo perde verticalità e procediamo con un facile traverso verso sinistra di 3-4 metri. Proseguiamo in salita verticale ma priva di difficoltà eccessive raggiungendo un tratto diagonale che ci conduce all'interno di un primo camino. Questo inizialmente si presenta come una fessura che si allarga e nella quale dovremo inserirci per risalire il suo versante sinistro sfruttando anche alcuni pioli presenti. Il camino non è particolarmente difficile essendo il lato sinistro ben appigliato. Usciamo dal camino e proseguiamo su alcune roccette fino a incontrare un secondo camino più verticale ed esposto del primo. Partiamo inizialmente dentro il camino per poi uscirne sullo spigolo in un movimento un po' atletico cercando di scavalcare la fune metallica. Usciamo da questo camino e ci troviamo nuovamente a salire alcune roccette non difficili ma esposte. Saliamo affrontando alcuni balzi e raggiungiamo un terrazzino panoramico in cui prendere fiato prima di procedere.
Procediamo al tratto successivo della ferrata dopo un tratto di collegamento tra rocce e mughi (1960 m - 1h dall'attacco) Il cavo procede nuovamente molto verticale su roccia piuttosto levigata su cui sarà non agevole arrampicare trovando infatti alcune staffe a darci sostegno nella progressione Pieghiamo verso sinistra in elevata esposizione su un traverso con cui poi raggiungiamo una cengia e un nuovo balzo roccioso prima di un tratto di collegamento più lungo del precedente in cui seguendo gli ometti raggiungiamo il versante sud. Raggiungiamo un nuovo salto attrezzato e quindi, dopo una cengia a destra, una lunga scala metallica (2000 m) da cui ne usciamo verso sinistra in forte esposizione su una parete attrezzata con alcune staffe metalliche e pioli. Questo passaggio piuttosto aereo e impegnativo ci introduce agli ultimi passaggi della via. Saliamo su un balconcino panoramico prima dell'ultima sezione della via.
Partiamo verso sinistra un traverso con buoni appoggi per i piedi fino a raggiungere un tetto roccioso oltre il quale il cavo sale verticale. In prossimità di una sporgenza incontriamo un piolo che ci aiuta in questo passaggio e proseguiamo in salita verticale ed esposta ma ben appigliata. Raggiungiamo un tratto di roccette che ci pone in un nuovo balcone prima di partire in diagonale verso sinistra su un tratto molto ben appigliato e facilmente arrampicabile. Siamo agli ultimi passaggi della via caratterizzati in larga parte da roccette e alcuni balzi più marcati e un paio di traversi non particolarmente impegnativi. In prossimità di uno spigolo saliamo gli ultimi metri non difficili e siamo sul pianoro sommitale dove terminano le attrezzature. Percorriamo un sentiero verso destra seguendo gli ometti e raggiungiamo la vetta di Punta Fiames (2240 m - 1h 45' dall'attacco - 3h totali) con magnifico panorama sul Cristallo e le Tofane.
Torniamo a ritroso per gli ultimi metri di sentiero percorso fino a incontrare sulla destra una traccia che sul versante nord scende in direzione della Forcella del Pomagagnon (2178 m - 20' dalla vetta). Scendiamo ora sulla destra nel lungo canalone detritico seguendo il segnavia 202. E' ripido e serve fare molta attenzione mantenendo il lato destro, se possibile. Scendiamo raggiungendo il Gravon del Pomagagnon dove a destra si possono seguire le tracce per intraprendere la Ferrata alla Terza Cengia del Pomagagnon con cui salire a Punta Erbing. Noi teniamo la sinistra per tracce intercettando il Sentiero 218 che verso destra scende in direzione di Fiames dove tramite la comoda ciclabile raggiungiamo il parcheggio (2h 15' dalla vetta - 5h 15' totali).
La Ferrata Strobel è una ferrata di media difficoltà, piacevole, arrampicabile ed esposta il giusto. Stato delle attrezzature è buono. Incontriamo un paio di passaggi tecnicamente più impegnativi (i camini) ed esposti (passaggio dopo la scala) ma nel complesso mai proibitiva. La lunga ed esposta scala non è attrezzata con fune ai suoi lati quindi dovremo assicurarci ad essa. Il paesaggio dalla cima è stupendo come accade spesso nelle ferrate attorno a Cortina d'Ampezzo. Attenzione al rientro nel canalone detritico che richiede concentrazione e piede fermo. I bastoncini telescopici possono essere decisamente d'aiuto.
Come indicato in relazione nel rientro si incrocia l'avvicinamento per la Ferrata alla Terza Cengia del Pomagagnon ed è una naturale opzione di proseguimento dell'itinerario. Se si fa rientro a Fiames, nelle immediate vicinanze incontriamo il punto di partenza dell'itinerario per l'impegnativa Ferrata Bovero al Col Rosa. Salendo in direzione di Dobbiaco incontriamo prima il Sentiero Attrezzato alle Cascate di Fanes poi la Ferrata Renè de Pol. Scendendo verso Cortina, possiamo proseguire verso il Passo delle Tre Croci dove si possono intraprendere la Ferrata Bianchi e il Sentiero Attrezzato Dibona, entrambe al Cristallo.
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Leonardo Bona
17/09/2020 alle 10:50Percorso in ambiente vario e con viste interessanti. Ferrata nel complesso non molto difficile ad esclusione di un paio di punti che sono comunque superabili con calma anche da persone non particolarmente esperte.
Divertente anche la discesa lungo il ghiaione.
Stefano Pagnin
01/07/2020 alle 13:40Ferrata effettivamente non difficile ma molto piacevole, impegno fisico buono dovuto all’avvicinamento che sale in quota con molta rapidità, servono delle gambe allenate/molta calma.
Fatta il 26/06/2020, la discesa è molto al sole, serve molta acqua.
tommy.76
24/04/2019 alle 15:22Ferrata non difficile….facendo il giro del Pomagagnon diventa lunga ma molto bella