La Ferrata Vandelli è una ferrata piacevole, di media difficoltà che sale sul versante orientale del Gruppo del Sorapiss lungo la parete del Col del Fuoco. La ferrata non giunge a una vetta ma collega il Rifugio Vandelli col Bivacco Comici. Sebbene venga spesso abbinata alla Ferrata Berti in un itinerario ad anello attorno al Sorapiss, presentiamo qui un itinerario con partenza e rientro a Federavecia.
La Ferrata Vandelli al Sorapiss viene spesso inserita all'interno di un itinerario ad anello attorno al Sorapiss. Se si volesse percorrere un itinerario ad anello, si possono valutare più punti di partenza dell'itinerario. Questa relazione tuttavia propone di percorrere la sola Ferrata Vandelli in un itinerario con partenza e rientro al medesimo posto, senza l'utilizzo di altre vetture. Per questa relazione immaginiamo il punto di partenza a Federavecia lungo la strada che collega Misurina con Auronzo di Cadore sul versante nord del gruppo del Sorapiss. Lasceremo la macchina nei pressi dell'hotel cristallo dove c'è un ampio spiazzo. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Lasciata l'auto nel parcheggio dell'albergo (1368 m) dovremo raggiungere il Rifugio Vandelli. Inizieremo seguendo le indicazioni e incamminandoci sul sentiero CAI 217 / AV4 verso ovest prima e sud ovest poi. Il sentiero sale inizialmente nel bosco con pendenza modesta fino a inerpicarsi tra tornanti e strappi più marcati fino a raggiungere dopo quasi 600 m di dislivello il Rifugio Vandelli al Sorapiss (1928 m - 1h 45' dal parcheggio). Val la pena prendersi un attimo di tempo al rifugio per raggiungere il vicino Lago del Sorapiss che è caratterizzato da acque di un colore turchese molto caratteristico. Dal rifugio seguiamo il segnavia 243, lasciamo alla nostra destra l'aguzza sagoma del Dito di Dio e saliamo in maniera piuttosto decisa verso sud seguendo le indicazioni per la ferrata. Raggiungiamo la parete rocciosa dove si sviluppa la ferrata segnalataci anche da una targhetta metallica (45' dal Rifugio Vandelli - 2h 15' dal parcheggio).
La Ferrata Vandelli risale in diagonale la parete orientale del cosiddetto Col del Fuoco. La via è tracciata molto bene evitando passaggi difficili. Iniziamo salendo una prima breve scaletta a cui segue una rampa diagonale verso sinistra con brevi e facili balzi rocciosi che ci conduce a un camino che risaliamo sul versante sinistro sfruttando una serie di scalette che ne escono sul lato sinistro. Usciamo dal camino e, sempre verso sinistra, seguiamo prima una serie di roccette poi una cengia. Questa prima cengia termina rapidamente e saliamo una fessura appoggiata dove si procede in spaccata arrampicando lungo gli abbondanti appoggi presenti. Termina questa prima sezione della ferrata.
La successiva sezione della ferrata è caratterizzata da una serie di strette ed esposte cenge protette da fune metallica. Proseguiamo verso sinistra fino a raggiungere un breve diedro molto appigliato dove scendiamo circa 4 metri prima di proseguire lungo una cengia prima e un traverso orizzontale poi. Questo tratto è caratterizzato da forte esposizione dietro di noi mentre traversiamo verso sinistra: sotto vediamo il Rifugio Vandelli, il Lago Sorapiss e in lontananza il parcheggio a Foderavecchia dove abbiamo lasciato l'auto. Proseguiamo sui traversi che mantengono difficoltà moderata offrendo ottimi appigli per i i piedi dove tuttavia è meglio non temporeggiare troppo a lungo per evitare di sforzare inutilmente le braccia.
Proseguiamo ora sempre tagliando la parete trasversalmente in un susseguirsi di strette cenge e brevi traversi sempre decisamente esposti ma privi di sostanziali difficoltà tecniche. Proseguiamo fino a raggiungere l'ingresso di un canalone. Ci addentriamo al suo interno prestando attenzione a eventuali residui di neve e sassi da non spostare. Ci spostiamo sul lato sinistro del canalone e iniziamo a risalire alcuni balzi verticali non difficili fino a raggiungere il punto più alto dell'escursione. In breve ci portiamo sul versante opposto dove incontriamo alcune indicazioni per chi percorre la ferrata in discesa.
Il nostro obiettivo è ora scendere al Bivacco Comici. Questa discesa avviene per tratti di sentiero, cenge e alcune roccette attrezzate che percorreremo in discesa. Questo tratto della via è privo di difficoltà significative ma bisogna prestare attenzione alla roccia non sempre stabile e la fune metallica - non tesa - tende a non aiutare particolarmente. Scendiamo sul sentiero fino a raggiungere il Bivacco Comici (2000 m) dove termina la Ferrata Vandelli (2h dall'attacco - 4h 15' totali).
Per far rientro al parcheggio percorreremo il Sentiero Attrezzato Osiride Brodevani. Siccome il sentiero presenta tratti attrezzati, anche verticali, consigliamo di non togliere l'imbraco. Dal bivacco scenderemo verso il centro di un vallone detritico chiamato Busa del Banco. Seguiamo la traccia che prosegue in direzione nord-est ignorando il sentiero che si stacca verso sud (Sentiero Attrezzato Minazio). Proseguiamo per circa 15 minuti su sentiero fino a incontrare un primo tratto attrezzato in discesa. Sceso questo tratto verticale, proseguiamo in discesa incontrando in subito nuovi tratti attrezzati che aiutano in tratti di ripida discesa così come in un paio di salti verticali più tipici di una via ferrata rispetto a un sentiero attrezzato. Proseguiamo in ripida discesa sul sentiero che ora è contornato da mughi affrontando nuovi salti verticali, un traverso e tratti con fondo instabile dove l'attrezzatura serve principalmente come corrimano. Proseguiamo la discesa, ora non più attrezzata fino a scendere l'ultimo canalone prestando attenzione a non scivolare sul fondo erboso. In breve raggiungiamo una bacheca che indica la fine del Sentiero Attrezzato Osiride Brovedani e ci innestiamo sul 226 che in falso piano ci porta verso est. Per far rientro alla macchina dovremo tenere la sinistra e salire 200 m di dislivello sul sentiero che costeggia il Fiume Ansiei sul versante opposto della strada asfaltata. Questi ultimi metri sono un po' affannosi per la lunghezza dell'itinerario ma privi di difficoltà fino a raggiungere il parcheggio (2h 30' dal Bivacco Comici - 6h 45' totali).
Attenzione: nel 2019 il Sentiero Brodevani è inagibile a causa di una frana e altamente sconsigliato. Il rientro avviene a ritroso per l'itinerario d'andata oppure la Ferrata Vandelli è consigliata in un giro più lungo ad anello attorno al Sorapiss che includa anche la Ferrata Berti.
La Ferrata Vandelli è una ferrata molto ben tracciata che risale in diagonale una verticale bastionata rocciosa sfruttando le naturali debolezze della parete. Il risultato è una ferrata che non presenta tratti in cui è necessario trazionare sul cavo ed è possibile procedere praticamente sempre arrampicando nei tratti verticali. Nel 2017 le scalette risultano non in ottime condizioni così come il cavo metallico non risulta teso in gran parte del percorso.
La ferrata Vandelli è intitolata, come l'omonimo rifugio incontrato lungo l'escursione, al defunto presidente del CAI di Venezia Alfonso Vandelli. Vandelli si dedicò attivamente e finanziariamente sia alla costruzione del rifugio che alla via ferrata. Vandelli era un celebre alpinista dell'epoca. La via ferrata completava l'anello del Sorapiss assieme alla vicina Ferrata Berti e al Sentiero Attrezzato Minanzio.
Come anticipato a inizio relazione, la Ferrata Vandelli viene spesso abbinata in un itinerario ad anello sul Sorapiss che comprende la Ferrata Berti posta sul versante orientale. Siccome per percorrere la Berti è necessario intraprendere l'anello completo, rimandiamo alla sua relazione per le indicazioni del giro ad anello.
Rimanendo nella zona del Cadore incontriamo molte altre bellissime ferrate, tra cui sicuramente spicca la vicina Ferrata al Ghiacciaio dell'Antelao. Proseguendo verso nord in Cadore incontriamo i due sentieri attrezzati Da Prà e Jau Tana. Proseguendo verso le Dolomiti di Sesto incontriamo anche la Ferrata alla Cengia Gabriella, la Zandonella e la Strada degli Alpini.
Proseguendo in direzione delle Alpi Carniche incontriamo anche il Sentiero Attrezzato Olivato, la Ferrata Cassiopea e la Ferrata al Varmost.
Inserita nell’Anello del Sorapiss con la Ferrata Berti. Abbiamo appunto pernottato al Rifugio Vandelli e poi fatto la Ferrata. Gli infissi non sono più nuovi ma non creano problemi. La via è molto logica nel susseguirsi di camini e colatoi.
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loris.begnini
22/06/2020 alle 10:47Fatta la ferrata partendo dal passo 3 Croci passando in andata dalla Forcella Marcuòira e ritorno dallo stesso lago di Sorapis.
Escursione molto bella. Unico neo è la manutenzione della ferrata stessa, dove abbiamo trovato pioli delle scale mancanti o mezzi staccati, e anche più di qualche aggancio del cavo nella roccia staccato. Rendendo così la ferrata pericolosa. 22-06-2020
Diego Zanocco
01/07/2020 alle 19:07Ciao, ma per tornare l’avete fatta a ritroso? Quanto tempo? Neve in questo periodo?