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La Ferrata dell'Amicizia a Cima Sat è un lungo e faticoso itinerario che risale dal lago fino all'evidente vetta di Cima Sat. La ferrata è caratterizzata da una serie di lunghe scale che risalgono i tratti più impegnativi e strapiombanti della via. Attenzione al caldo che si può incontrare in estate, consigliata nelle mezze stagioni.
Il punto di partenza dell'itinerario è Riva del Garda, Trento. Bisogna portarsi in direzione della strada gardesana occidentale che da Riva porta a Limone. Nei pressi del Parcheggio a pagamento Monte Oro noteremo un cartello CAI che sale. Dovremo trovare parcheggio in quella zona e dirigerci a piedi verso la palina del CAI.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
La palina ci indicherà il sentiero CAI 404 in salita che dopo alcuni tornanti ci porta a incrociare un altro sentiero. Teniamo la sinistra e proseguiamo verso una piccola fortezza veneziana. Poco prima della fortezza sulla destra parte il sentiero CAI 404 che ci conduce in breve a una forestale che imbocchiamo verso sinistra. Proseguiamo sulla forestale fino a un nuovo bivio che verso destra sale a Capanna Santa Barbara (560 m). Proseguiamo da Capanna Santa Barbara verso sud seguendo il sentiero fino a incontrare sulla sinistra una deviazione per il CAI 404B che in breve ci conduce all'attacco della ferrata (1h 15' dal parcheggio).
Poco sotto la targa di inizio ferrata inizia l'attrezzatura metallica che ci conduce in diagonale verso sinistra e poi su facile parete gradonata in salita per un paio di metri fino a giungere a un sentierino sassoso dove è visibile Cima Sat dove terminerà la ferrata. Saliamo un paio di balzi rocciosi e poi verso sinistra saliamo una parete appoggiata. Terminano nuovamente le attrezzature e percorriamo un sentiero. Incontriamo un nuovo tratto simile al precedente con roccette ben gradonate. Giungiamo a un terrazzino oltre il quale continua la salita alternando roccette con alcuni tratti più verticale assistiti da staffe. La salita tende a procedere a zig zag con brevi cenge e salite talvolta a destra altre a sinistra. Proseguiamo su un nuovo tratto di sentiero giungendo a uno dei tratti più caratteristici della via: una lunga scala metallica di oltre 40 metri che ci aiuterà a salire una parete lunga e leggermente strapiombante. Risalita la lunga scala si fanno due metri in orizzontale su una barra metallica e si risale una seconda scala metallica. Terminata l'aerea salita delle scale siamo su un pianoro sassoso con uno stupendo panorama dietro di noi. Davanti a noi sono visibili i sucessivi tratti della via ferrata con due lunghe scale metalliche.
Le attrezzature terminano per un breve tratto di facili gradoni rocciosi e giungiamo a una placchetta verticale. Questa sale verso sinistra con l'ausilio di alcune staffe e sul versante sinistro inizia la terza scala che sale un diedro. Terminata la scala traversiamo verso destra e riprendiamo la salita verticale su roccia ben appigliata. Percorriamo un facile traverso verso destra oltre il quale risaliamo un breve balzo di 3 metri con l'ausilio di alcune staffe. Siamo ora in un breve tratto di sentiero attrezzato fino a giungere alla quarta lunga scala (70 m) che risale una liscia parete. Pur non difficile questo tratto è decisamente esposto. Concludiamo questo tratto e siamo su un terrazzino panoramico dove prendiamo verso sinistra una stretta cengia. In breve giungiamo a un facile camino da risalire in agile arrampicata nella prima parte mentre la parte alta risulta più difficile procedendo in diagonale verso sinistra. Risaliamo questa parete con l'ausilio di alcune staffe. Usciamo da questa parete e aggiriamo un sasso su una cengia che ci porta a un breve tratto di esposta ma non difficile discesa. Siamo ora su una cengia attrezzata e dopo un altro paio di scale metalliche e un ultimo balzo roccioso raggiungiamo la caratteristica bandiera di vetta (1260 m - 1h 45' dall'attacco - 3h totali) di Cima Sat.
Terminata la ferrata dovremo scendere in direzione ovest fino a incontrare un breve tratto attrezzato fino a una piazzola di atterraggio elicotteri. Proseguiamo sul sentiero fino a un bivio dove potremo valutare due opzioni di discesa:
La Ferrata dell'Amicizia è una ferrata decisamente aerea con molti tratti esposti e chi percorre questo itinerario deve tenere questo aspetto bene in mente. Con questo in mente la ferrata non presenta tratti difficili tecnicamente con l'unico passaggio di media difficoltà nell'ultimo camino prima di giungere alla vetta. A inizio 2018 le scale sono in non perfetto stato di manutenzione essendo abbastanza mobili e sebbene non pericolose danno l'impressione di scarsa stabilità. Sicuramente un'escursione da fare con buona preparazione fisica visto l'alto dislivello e il lungo percorso di rientro. Attenzione d'estate al caldo che può risultare torrido.
La ferrata a cima sat è stata costruita su iniziativa del gruppo rocciatori di Riva del Garda (G.R.A.M.). Questa via attrezzata risale le ripide pareti della Rocchetta a picco su Riva e termina a cima Sat, una delle tante vette del gruppo montuoso gardesano. E' stata inaugurata nel 1972 a celebrare il centenario della costituzione della SAT (Società Alpinisti Tridentini). è una delle più frequentate dell’arco alpino e può essere percorsa in tutte le stagioni dell’anno, sebbene se ne sconsigli la frequentazione in piena estate per la calura.
Sebbene l'itinerario di salita a Cima Sat con la Ferrata dell'Amicizia colmi un elevato dislivello e probabilmente non si opterà per un altro itinerario attrezzato, molte sono le Vie Ferrate al Lago di Garda. Se si volesse la zona è ricca di altri itinerari tra i quali nella zona di Cima Capi si può optare per la Ferrata Susatti a Cima Capi a cui abbinare in discesa il Sentiero Attrezzato Foletti e successivamente il sentiero delle Laste. Vicino al sentiero delle Laste c'è la Ferrata a Cima Rocca. Spostandoci al Passo di Tremalzo possiamo percorre il Sentiero Attrezzato Mora Pellegrini al Monte Corno.
Poco distante da Riva del Garda salendo verso Trento potremmo optare per i facili sentieri attrezzati delle Cavre o Colodri oppure la Ferrata di Castel Drena nella forra del Rio Sallagoni. Per gli appassionati molto preparati si può salire in Val di Sarche a percorrere la difficile Ferrata Pisetta. Spostandoci verso nord potremo percorrere la Ferrata alla Cascata del Rio Ruzza oppure la Ferrata Artpinistica a Preore.
Se cerchi un alloggio comodo per percorrere questa via ferrata, consigliamo "Appartamento Via Ferrata" nel centro storico di Mori (10 Km dal Lago di Garda). Appartamento di 120 mq con 5 posti letto e culla. A questo link maggiori informazioni e i contatti di Federico.
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peronpaolo53
28/04/2022 alle 16:30Fatta 27 aprile 2022, voglio complimentarmi per l’ottimo lavoro eseguito per la sostituzione del cavo di assicurazione lungo tutta la salita con ancoraggi alla roccia molto ravvicinati che evitano lunghi voli in caso di caduta.
sefranzo
07/04/2022 alle 15:15Ciao, ad oggi 7 aprile 2022, come indicato, la ferrata è chiusa perché in manutenzione. Me l’ha confermato il Cai Sat, che ho chiamati oggi. Avevano detto che l’avrebbero riaperta in primavera, ma credo che i tempi si allungheranno.
Riccardo Elyon
24/04/2021 alle 21:46Questa non è una ferrata!!
Oggi sono partito assieme ai miei amici, e come da manuale abbiamo seguito tutte le indicazioni fornite su questo sito, purtroppo come altre volte siamo riscontrati in molti e sgradevoli problemi.
La descrizione dell’avvicinamento è sempre troppo blanda, c’è scritto 1h 15′ dal parcheggio, ma ci abbiamo messo ben 2 ore!!
La ferrata inizia con un cavo metallico, dove si risalgono alcuni gradoni e poi inizia un lungo e tortuoso sentiero, il sentiero non presenta una salita molto pendente,tuttavia è giusto dire, che per chi deciderà immedesimarsi in questa impresa, si alleni molto con le gambe!! Il sentiero fino alla famosa scalinata dura circa 40minuti, sono presenti infiniti e sfiancanti scaloni, il percorso non è nemmeno segnato se non con qualche traccia di colore rosso molto sbiadita! E si prosegue improvvisando un po’!
Arrivati alla scala si arriva completamente stanchi, e l’umore di inizio scalinata, ben presto cala alla vista di essa. Durante la risalita è impossibile non notare le condizioni della scala, è completamente arrugginita, molti pioli sono spezzati o piegati, la scalata è completamente storta va un po’ a destra e un po’ a sinistra, e cosa più importante non è assolutamente a norma!!
Il cavo di sicurezza non è fissato alla parete, bensì alla scala, qualora dovesse cedere vi ritroverete infondo assieme alla scala…
Superata la prima scala, c’è l’ennesimo cammino tortuoso, questo ancora peggio del primo con una durata di circa 30 minuti, successivamente ci sono un paio di scale con la famosa scala da 70m!! Abbastanza esposta ma nulla di che, una volta superata si ritorna a camminare per altri 30 minuti, giungendo infine a un paio di scalinate e poi alla vetta.
Dopo la vetta c’è un piccolo sentiero attrezzato da fare in giù, e poi inizia l’eterno sentiero da 3 ore!! Non 2h 30′!!
Sconsiglio a chiunque questa ferrata, perché difatti non lo è ( scale a parte ) , è un sentiero attrezzato seguito da lunghi sentieri di avvicinamento piuttosto impegnativo.
Consiglio questo sentiero attrezzato a chi ha voglia di dedicare circa 6 ore a camminare in salita all’infinito…
Voto da 1 a 10 = 2, un punto per le scale e uno per il panorama stupendo.
PS: Portatevi tanta acqua e siate amici come suggerisce il nome!
EhiThink
11/11/2020 alle 20:59Terribile! È l’aggettivo che mi viene in mente se penso a questa “ferrata”.
Se si è alle prime armi e si ha poca confidenza con la verticalità/esposizione può anche risultare carina, ma se si cerca una ferrata arrampicabile…state lontani da sta cosa, perché troverete solo scale e sentieri dove si cammina normalmente.
Francesca Anni
03/09/2020 alle 20:55Ferrata abbastanza bella, molte scale verticali e avvicinamento abbastanza lungo. Il giro nel complesso è molto bello e il panorama merita davvero tanto. Lago di Garda come sempre spettacolare.
paolo-3889
30/08/2020 alle 07:45Fatta a Agosto 2020.
Non è stata una gran esperienza se non per il panorama strepitoso.
Volendola definire in sintesi direi:
Arrampicata lunga e difficile (la categorizzazione la giustifico non tanto per la durezza della ferrata, quanto per l’impegno fisico della camminata, e la lunghezza delle scale).
Cominci la ferrata che sei già stanco per una salita su sentieri di sassi interminabili.
Pochi tratti con cavo quasi tutto arrampicate su sentieri di sassi.
Un rientro lungo e noioso nel bosco dietro (davanti non abbiamo provato).
Tante scale in condizioni discutibili, c’è scritto ‘portata 3 persone’, capite che se in una scala di 70 metri ci possono salire solo 3 persone, se la gente lo rispettasse ci sarebbe una coda infinita.
Se non vi portate dietro una montagna d’acqua finite disidratati.
Effettivamente le scale sollevate dalla parete danno un senso di vuoto, unica cosa davvero ‘adrenalinica’.
cammo75
20/07/2020 alle 12:42Percorsa Domenica 19/07/2020, decisamente la sconsiglio nei periodi caldi; completamente esposta al sole e riparata da vento, è decisamente “disidratante”.
Chiamarla ferrata lo trovo non corretto essendo, di fatto, un ripido sentiero che, a gradoni, risale il versante ovest di Riva del Garda facendo guadagnare metri di dislivello velocemente per poi trovarsi ai piedi della vetta dove il raggiungimento avviene grazie a delle scale.
A parte queste lunghe, obsolete e maltenute scale, non ci sono passaggi tecnici, difficili o impegnativi per definirla una ferrata moderatamente difficile; non vorrei che venisse classificata così calcolando il grado di stanchezza con il quale si arriva all’attacco, ma sarebbe un’altra valutazione che non c’entra con la difficoltà.
A mio avviso l’unica nota positiva è che per tutta la salita si può godere della vista di un bello e vastò scorcio che spazia dalla parte alta del Lago di Garda, ai nostri piedi Riva e Torbole con alle spalle la vasta piana.
Io rientro (io ho percorso il 418, 402 ed infine il 404) è lungo, poco panoramicò e monotono.
ATTENZIONE colgo l’occasione per segnalare che le scale si presentano in condizioni pessime, diversi porta cavo sono rotti e questo, in caso di caduta, comporterebbe tratti di scorrimento dei moschettoni piuttosto lunghi prima di far presa.
Carlo Moraldo
10/07/2019 alle 15:2615 Agosto 2018 … Non proprio il giorno ideale per una ferrata (visto il caldo). Impegno fisico notevole su queste scale in ferro a dir poco traballanti, obsolete ed arrugginite.
A mio avviso dopo 30 anni andrebbero smantellate (sezionate col flessibile), più che altro per una questione di sicurezza, per ricreare un nuovo percorso che segua di più la conformità della roccia e sfrutti le sue insenature.
steby11
03/07/2019 alle 19:43percorso lungo e faticoso, impiegate 6 ore. bello il panorama con vista parziale sul lago.ferrata semplice (tutte scale) a parte l’esposizione ma noiosa in quanto nulla di arrampicabile.
tommy.76
24/04/2019 alle 11:14Ferrata semplice e un po’ noiosa….nessuna difficoltà a parte l’esposizione sulle scale lunghissime e tutte storte