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Relazione della difficile Ferrata alla Torre di Clampil. Itinerario recente, molto atletico che sale in forte esposizione la parete nord della Torre di Clampil.
Il punto di partenza dell'itinerario è situato poche centinaia di metri prima del Passo di Pramollo che separa la provincia di Udine con l'Austria. Il parcheggio è situato a fianco di una bianca caserma adesso dismessa nei pressi del penultimo tornante prima di raggiungere il passo. Per raggiungere il parcheggio dal versante italiano, si esce dall'autostrada A23 a Pontebba e, seguendo le evidenti indicazioni nel paese, saliamo tra tornanti per circa 12 Km (20 minuti) fino al parcheggio. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
La Ferrata dell'Amicizia alla Torre Clampil condivide con la vicina Ferrata Contin gran parte dell'avvicinamento che si snoda lungo la valle generata dal Rio Winkel. La Ferrata Contin, assai meno difficile della via alla Torre Clampil si sposa bene eventualmente ad essere percorsa in discesa come opzione di rientro.
Parcheggiata l'auto (1568 m) seguiamo il segnavia 433 che lungo una sterrata prosegue nel bosco tra sali e scendi per circa un chilometro fino a vedere la colorata baita Winkel (1470 m) oltre un ponticello sul Rio Winkel. Noi proseguiamo sempre sul sentiero 433, ignorando il bivio per l'Alta Via Cai Pontebba a sinistra verso la Sella della Pridola. Questa via è un'opzione di rientro per questa escursione. Restiamo sul 433 che alterna tratti nel bosco a tratti nella macchia salendo gradualmente in direzione delle pareti al termine della valle. Oltrepassiamo il bivio dove a sinistra si stacca il Sentiero Alpinistico Schiavi e proseguiamo dritto risalendo il vallone fino a incontrare un secondo e importante bivio con segnalazione sia su un sasso che con cartello CAI:
Ben visibili al bivio Torre Winkel e Torre Clampil obiettivo della nostra salita attrezzata. Tenendo la destra al bivio iniziamo a tagliare in diagonale il pietrisco di un vallone seguendo alcuni evidenti segni arancioni presenti. In breve raggiungiamo la bastionata rocciosa di Torre Clampil dove è evidente l'attacco della via ferrata indicato anche da un'immagine raffigurante la via con i diversi settori e difficoltà di salita che incontreremo (1h 30' dal parcheggio).
Pochi metri a destra del cartello della ferrata, seguendo i segni arancioni, incontriamo il cavo metallico. La ferrata viene divisa in 3 settori con crescente difficoltà sia tecnica che di impegno fisico. La prima sezione è piuttosto appoggiata e consiste in una rampa diagonale a cui seguono alcuni passaggi che ci porteranno gradualmente verso destra sotto la linea verticale che scende dalla Torre Clampil. Affrontiamo una prima placca verticale che tuttavia offre discreti appigli naturali e alcuni infissi metallici. Considerando il proseguo della via, consigliamo qui di procedere cercando quanto più l'arrampicata risparmiando forza di braccia per il seguito. Questo tratto si presenta da subito verticale ma con livello di difficoltà media. I tratti verticali sono intervallato da terrazzini detritici dove potersi fermare comodamente.
Termina così la prima sezione che, nonostante le difficoltà contenute, ci ha mostrato la tipologia di roccia e di salita che ci aspettano nel più impegnativo proseguo. Pieghiamo verso destra in maniera più decisa salendo inizialmente una placchetta in forte esposizione con cui raggiungiamo un nuovo terrazzino. Risaliamo una parete piuttosto liscia con poi un traverso verso destra in diagonale che inizia a sollecitare le braccia in maniera significativa. Alzando lo sguardo è evidente l'ultima parte della via ai nostri occhi. Riprendiamo dopo questo traverso e ci troviamo sotto una placca liscia attrezzata con staffe che percorriamo prima di completare la seconda sezione della via, pronti a percorrere l'ultima, molto difficile parte.
Già dall'attacco la sezione mostra alcune caratteristiche: placca levigata in molti tratti strapiombante infarcita di staffe, maniglie e pioli lungo il percorso. Iniziamo salendo un tratto molto impegnativo: il cavo, inizialmente alla nostra sinistra, sale verticale su un passaggio strapiombante dove alcune cambre, maniglie e chiodi (posizionati tuttavia non in modo ottimale) aiutano a risalirlo. Il cavo si sposta a destra e saliamo uno spanciamento della roccia, non senza una certa fatica. Siamo ora sotto una lunga serie di cambre metalliche posizionate in fila che salgono in forte esposizione. Attenzione durante la salita a non sbandierare per la pendenza della roccia. Continuiamo l'atletica salita giusto un metro troppo distanti da una fessura alla nostra sinistra che offrirebbe indubbiamente alcuni utili appigli naturali. Utilizziamo invece le cambre e continuiamo a guadagnare quota piegando gradualmente verso sinistra. Affrontiamo un altro difficile passaggio strapiombante dove consigliamo di studiare con attenzione la disposizione degli infissi metallici prima di procedere. Ci troviamo alla fine all'interno di un canalino anch'esso abbondantemente attrezzato usciti del quale terminiamo l'impegnativa Ferrata alla Torre Clampil (1h dall'attacco - 2h 30' totali).
Terminata la ferrata, la croce di vetta di Torre Clampil è visibile dritta a noi. Seguiamo la traccia e la raggiungiamo in pochi minuti. Dalla vetta (2078 m - 1h 15' dall'attacco - 2h 45' totali) si può godere di un ottimo panorama sulle vicine vette, tra cui spiccano a ovest la Creta di Aip e a sud il Monte Cavallo.
Proseguiamo la nostra escursione seguendo i segni verso la sella che separa la Torre di Clampil con la Torre Winkel. Da questa sella (raggiungibile anche con la più facile Ferrata Contin) saliamo 3 brevi ma impegnativi tratti attrezzati che ci conducono alla vetta segnata con uno spartano sasso colorato e una targhetta metallica (2041 m - 15' dalla vetta di Torre del Clampil - 1h 30' dall'attacco - 3h totali).
Iniziamo ora il rientro. Sebbene sia possibile anche rientrare per la Ferrata Contin sul versante italiano, in questa relazione presentiamo la discesa scendendo la ferrata Winkelturn che scende sul versante austriaco al sottostante lago che ci ha accompagnato lungo alcuni tratti della salita. Dalla vetta della Torre Winkel seguiamo il cavo d'acciaio che scende verso nordovest. Questa ferrata è decisamente meno impegnativa della precedente e scendiamo alternando alcuni facili tratti su roccia a tratti su erba e terra. Perdiamo rapidamente e senza eccessivi problemi i circa 200 metri di dislivello che sono attrezzati. Raggiungiamo il lago (45' da Torre Winkel) e lo costeggiamo sulla destra raggiungendo il Passo di Madrizze (1919 m). Seguiamo i segni e il sentiero a destra che scende dolcemente tra bosco e pini mughi fino a raggiungere il sentiero 433 in prossimità di Baita Winkel (1h dal lago - 1h 45' da Torre Winkel). Seguiamo a ritroso il sentiero di avvicinamento raggiungendo il parcheggio (2h 15' da Torre Winkel - ca 6 h totali).
La Ferrata alla Torre Clampil è una ferrata molto impegnativa, atletica ed esposta. Pur non essendo particolarmente lunga, la via è un crescendo di passaggi atletici ed esposti. Ci sentiamo di sconsigliarla a escursionisti non ben allenati e con dimestichezza di vie ferrate, abituati all'esposizione e a passaggi atletici. Sicuramente la tracciatura di questa via non ha considerato la ricerca delle naturali debolezze della montagna, bensì ha cercato di accentuare l'esposizione e la difficoltà della salita cercando le placche maggiormente esposte. Decisamente consigliata una fettuccia con moschettoni per poter sostare in caso di stanchezza.
Una nota sull'attrezzatura lungo la via. Come già indicato ci sono abbondanti cambre e maniglie lungo la via. I fittoni lungo cui corre lo spesso cavo metallico sono tuttavia piuttosto distanziati tra loro e questo potrebbe peggiorare gli effetti di una caduta. Prestare quindi ulteriore attenzione.
In base alla stagione è facile trovare neve nel canalone che attraversiamo per raggiungere l'attacco. Tenere in considerazione se può aver senso avere con sé i ramponi.
Per i tratti molto difficili di questa via ferrata, può essere utile leggere l'articolo che abbiamo preparato su "Come sostare lungo una Via Ferrata".
La Ferrata a Torre Clampil è stata inaugurata nel 2007 dall'allora governatore del Friuli Venezia Giulia Illy e dal suo corrispettivo della vicina Carinzia col nome di Ferrata dell'Amicizia a testimoniare la vicinanza non solo geografica tra le regioni sui versanti del Passo di Pramollo.
Come indicato in relazione, un possibile abbinamento è con la vicina Ferrata Contin in discesa. Rimanendo nell'alta provincia di Udine vicino al confine con l'Austria, incontriamo le due ferrate alla Creta di Aip (Crete Rosse e Uiberlachersteig), il Sentiero Attrezzato Cuestalta, la Ferrata Senza Confini e la Steinbergerweg. Spostandoci più a sud in direzione delle Alpi Giulie incontriamo la Ferrata Amalia, la Ferrata della Vita e la Ferrata delle Balze del Mangart.
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pandrake
13/07/2020 alle 10:38Attacco sul versante austriaco, grosso modo in posizione 46°33’27.02″N, 13°14’41.08″E.
Ferrata assolutamente non banale, per esperti, allenati e vaccinati contro l’esposizione. Si tratta di un percorso che copre circa 200 m di dislivello in una lunghezza di poco maggiore: in pratica ci si arrampica dritti su per il paretone nord della Torre Clampil. Il fondo, dopo un inzio di rocccette, è principalmente placca, con roccia umida o polverosa, a volte poco sincera (mi è rimasto in mano un appiglio), spezzata da qualche cengia e un camino finale. Le attrezzatture, in ottimo stato, sono lo stretto indispensabile e calcolate su un’altezza minima di un metro e settanta. A chi fosse più corto non resterà che tirarsi su per il cavo con fastidiosa ed estenuante frequenza.
Attenzione che, diversamente dal solito, la difficolta aumenta con la salita. Servirà quindi tecnica per risparmiare le energie all’inizio e togliersi d’impaccio alla fine. Torna utile una certa esperienza di arrampicata libera.
A parte il primissimo tratto, la maggior parte del tracciato offre pochissimi punti dove riposare: essenziale portarsi un rinvio o un anello di fettuccia per ancorarsi in caso di necessità.
Filippo Rosi
19/05/2019 alle 20:16Ferrata difficile, fisica, esposta. Assolutamente non ideale come prima ferrata. Serve forza e tecnica. Il giro è impegnativo nel suo contesto. Si poò salire anche a Torre Winkel (difficile) e far eventualmente rientro dalla più facile Ferrata Contin