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Generale:
La Ferrata degli Angeli è uno spettacolare itinerario che permette di raggiungere la vetta dell'isola di Tavolara sulla costa tirrenica della Sardegna. La ferrata risale da Punta la Mandria e cavalca tutte le creste che spaziano sul versante occidentale dell'isola. La vista è mozzafiato e merita assolutamente una visita.
Aggiornamento Agosto 2018: la Ferrata degli Angeli risulta smantellata nell'attacco originale. Il percorso si svolge su un itinerario differente. Seguire le tracce in loco.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è nei pressi di Punta della Mandria sull'isola di Tavolara di fronte a Olbia e alla Gallura. Si prende il battello da Porto San Paolo che in breve ci porta all'isola (per gli orari clicca qui). Giunti sull'isola presso la spiaggia dello Spalmatore si segue l'evidente sentiero che ci porterà verso Punta la Mandria dove inizierà la Ferrata degli Angeli.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Giunti a Punta la Mandria si percorre un sentiero in direzione est che risale ripido le pareti. Seguendo il sentiero si giunge a un tratto ripido con l'ausilio di una corda che permette di risalire in aderenza e giungere alla targhetta che indica l'inizio della Ferrata degli Angeli (20' dall'arrivo in battello).
Ferrata:
Dalla targa si segue la freccia rossa che ci fa aggirare uno spigolo dove inizia l'attrezzatura metallica. Si attacca una rampa obliqua gradonata terminata la quale si inia una parete verticale in cui ci sono alcuni appigli. Terminata la parete si nota un primo tratto su tronco di legno - caratteristica di questa via - che ci permette di percorrere un primo esposto traverso orizzontale. La vista sul mare e la costa sarda inizia a essere entusiasmante ma questo non deve distrarre dalle difficoltà della via. Si entra in un anfratto roccioso e si risale uno spigolo esposto in cui un paio di attrezzature metalliche aiutano la progressione. Si risale lo spigolo e si giunge a un traverso dove nuovamente un tronco si da sostegno ai piedi e poi si prosegue la risalita in un tratto decisamente caratteristico: una scaletta di legno di ginepro ci fa risalire in completa esposizione una parete verticale. In questo tratto si è assicurati anche da una robusta catena. Terminata la scala si vira a sinistra su un traverso orizzontale in cui è necessario trazionare sul cavo visti i pochi appigli presenti. Si risale in diagonale in un tratto non difficile ma privo di appigli per i piedi. Si risale una breve parete verticale e si termina il primo tratto di ferrata. I cavi momentaneamente terminano.
Si segue il sentiero e si risalgono alcune roccette con segni rossi. Dopo alcuni minuti di progressione tra le roccette si giunge nuovamente all'attacco del cavo per la seconda sezione della ferrata che si svilupperà prevalentemente in cresta. Da subito si risale una prima parete in diagonale tramite un traverso non difficile. Questo tratto ci porta in cresta dove inizialmente ci terremo sul lato destro poco sotto il filo. La progressione è divertente e la vista è meravigliosa. Si prosegue tra sali e scendi lungo i risalti rocciosi della cresta. Si giunge quindi a un diedro di alcuni metri che si risale agilmente fino a giungere a un terrazzino. Da l terrazzino si gira a destra e si prosegue in diagonale su una rampa gradonata. Il cavo termina e si procede su roccette in salita fino alla croce sommitale (ca 2 dall'attacco). SI consiglia di non togliere l'imbraco visto che il sentiero di rientro prevede tratti attrezzati.
Discesa:
Terminata la Ferrata degli Angeli si prosegue in cresta in direzione di Punta Cannone che si raggiunge in circa 30 minuti. In prossimità di una selletta tra la Sella di Lucca e Punta Cannone si noterà un sentiero attrezzato in discesa con segnavia rosso. Si percorre questo sentiero attrezzato in discesa e si rientra alla spiaggia (1h 30' dal termine della ferrata - ca 4 h totali).
Note:
La ferrata è magnifica dal punto di vista paesaggistico e, sebbene non difficile, non deve essere presa sotto gamba. L'esposizione è presente tutta e il dislivello da percorrere richiede un buono stato di forma. Nei tratti difficili ci sono attrezzature metalliche che aiutano. In alcuni tratti ci sono dei singolari tronchi di ginepro che fungono da supporto. La corda è di diametro piccolo ma ben tesa. In un passaggio più esposto la corda è affiancata da una robusta catena.
Opportunità:
L'isola di Tavolara offre alcune opportunità di arrampicata su vie lunghe in un ambiente suggestivo. Tuttavia non ci sono altre vie ferrate. Se si desidera un'altra via ferrata si può puntare da Porto San Paolo verso la Ferrata di Badde Pentumas, la Ferrata del Castello di Medusa, la Ferrata di Giorrè, la Ferrata Regina oppure la Ferrara del Cabirol. Spostandoci invece verso sud incontriamo le Ferrata di Gutturu Xeu e del Pan di Zucchero in provincia di Carbonia Iglesias.
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piccozzaintesta
02/05/2022 alle 12:10La ferrata degli Angeli, come descritta, è stata rimossa. E’ però presente la ‘via del Cristo’. Una volta scesi dal battello seguire come per la ferrata degli Angeli sino a quando la strada sterrata non diventa una traccia di sentiero. NON seguire le frecce che portano alla via degli Angeli ma seguire una traccia con qualche omino che obliqua in discesa sino a raggiungere un cavetto metallico che scende quasi sino al mare. Poco dopo c’è l’attacco di questa via attrezzata in modo discontinuo ed artigianale che porta ad una piccola croce. Da qui non ci sono più tratti attrezzati in salita e si procede camminando sino alla cima del cannone. ATTENZIONE nel breve tratto di cresta attrezzato prima della croce se c’è forte veto. Una volta arrivati alla croce scendere per qualche metro sulla destra guardando con MOLTA attenzione agli omini presenti. Riprendere a salire seguendo i rari omini che poi spariscono del tutto stando poco sotto la cresta. Ad un certo punto si vedrà la croce della cima del Cannone e si procede a vista. Arrivati in cima si ridiscende seguendo l’itinerario descritto nella relazione via ferrata Tavolara. Consiglio tenere l’imbrago sino alla fine. Panorama molto bello. Tratti ferrati facili ma artigianali. Difficoltà ad orientarsi soprattutto nella seconda parte anche se intuitivamente si deve seguire la cresta stando alcuni metri a destra sotto di essa.
Massimiliano Mercuriali
02/09/2020 alle 12:19Attenzione! La ferrata nella parte iniziale è stata rimossa, come riferisce la relazione di Tony Bayon del 2019, in questi tratti, per procedere, occorre capacità e attrezzatura completa da arrampicata (corde, rinvii, friend, nuts, staffe etc).
Dopo aver superato il primo risalto di roccia occorre individuare la traccia di sentiero, in direzione est allontanandosi dalla cresta, che porta alla ferrata del cristo superando il vecchio secondo tratto smantellato.
La ferrata del cristo si sviluppa, più o meno sul filo, della cresta lato est.
Raggiunto il cristo in croce si procede camminando per tracce di sentiero, non sempre segnalato, sino a raggiunge prima la cima la punta di Lucca e poi cima Cannone.
Per la via discesa ci sono due possibilità:
1) dalla via normale sotto la cima Cannone, attrezzata con funi acciaio e corde nei tratti più delicati e sentiero.
2) con due calate in corda doppia (anelli in loco occorre corda da almeno 80m) sotto la punta di Lucca e sentiero
Ribadisco che i sentieri non sono ben segnalati, solo a tratti si trova qualche bollo rosso e qualche ometto di pietra, per procedere occorre essere dotati di senso dell’orientamento, capacità di muoversi in ambiente e del buon senso alpinistico cercando sempre la via più facile nel difficile.
Consiglio vivamente a chi non ha queste capacità di affidarsi ad accompagnatori, conoscitori della zona, esperti e qualificati.
Toni Bayon Platel
08/06/2019 alle 16:28Realment és un indret excepcional, roques, aigua i verticalitat.
Vàrem tenir una mica de problemes per trobar l’inici de la ferrada, ja que la primera part està sense cable, per sort encara estant els parabolts i vàrem poder progressar muntant una tiradeta, fins que vàrem intuir un tram de cable que vàrem seguir per poder tornar els punts de colors vermells per sobre de l’escala i cadena tant característic; a partir d’aquest punt tot va quadrar.
Vàrem accedir el Crist i llibre de registre per la ferrada nova.
Ara varem resseguir l’aresta sempre que ens era possible per poder apreciar espectacular panoràmica i contrasta l’entorn de l’illa fins a la Punta Cannone amb la Mare de Déu en el punt més alt, el qual vàrem aprofitar per menjar i beure durant una estona.
Vàrem desfer un tram del nostre itinerari per trobar la via normal i baixar per un tram ferrat amb cable, cordes fixes en els trams més complicat i retornar el nostre punt de sortida a Cal TONINO.
Ens va agradar força, molt interessant i es una activitat que quadra totalment amb la nostre forma de fer.
Estem segur que tornarem ara aquesta vegada a hivern.
Ivan Pegorari
29/03/2019 alle 15:30Via ferrata dalla bellezza e contesto incredibili, credo la più bella che abbia mai fatto in tanti anni di guida alpina e tantissimi da alpinista. Percorso bello come altri ma contesto da sogno. Peccato NON sia un percorso omologato ed attrezzato a regola d’arte. Speriamo che gli enti locali si preoccupino di metterla a norma.