Generale:
La ferrata delle Balze del Malpasso è un itinerario facile che si sviluppa su una parete che costeggia il fiume Dolo nelle colline reggiane. La parete si trova in una zona paesaggisticamente interessante tra colline calcaree, ponti tibetani e cascate. La ferrata è a bassa quota e quindi sconsigliabile nel periodo estivo.
Punto di partenza:
Per intraprendere l'escursione è necessario arrivare alla borgata di Castagnola nel comune di Toano in provincia di Reggio Emilia. L'abitato è poco distante dalla frazione di Quara. Si consiglia di parcheggiare nel piccolo parcheggio affianco alla cappella o a fianco della strada che conduce alla frazione.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
L'obiettivo è arrivare a Castel Pizzigolo. Dalla cappella si scende per la sterrata seguendo il sentiero CAI 613. Al bivio si segue il 613 Bis per Castel Pizzigolo raggiungendo in pochi minuti le fonti del Quara. Dopo poco si raggiunge un'area pic-nic e girando a destra si discende fino a vedere il primo ponte tibetano della ferrata. Attenzione al terreno scivoloso che precede il ponte (30' dall'auto).
Ferrata:
Il ponte è lungo circa 50 metri con assi di legno. Terminato il ponte si sale su un parete obliqua attrezzata con gradini e si giunge a una parete in cui discendere circa 8 metri. Dopo la discesa si trova un bivio con due alternative.
A destra si sale in direzione delle zip line. Entrambe le zip line presenti richiedono assolutamente l'utilizzo di una carrucola ad elevato rendimento (es: PETZL Tandem Speed) rispetto a carrucole comuni (es: PETZL Tandem Cable) con cui è praticamente sicuro di rimanere bloccati a metà del cavo. Con la carrucola si passa il canyon prima in una direzione e poi si fa ritorno pochi metri sotto la piattaforma di partenza.
A sinistra del bivio prosegue l'itinerario principale e si scende per ripido sentiero verso il secondo ponte tibetano. Attraversato il ponte tibetano - più corto del precedente - si prosegue verso destra su una comoda cengia fino a raggiungere un breve tratto verticale leggermente strapiombante in cui le maniglie e attrezzature di fatto annullano le difficoltà. Terminato questo tratto si prosegue verso sinistra su un'altra cengia e si giunge a un bivio: il percorso facile prosegue sulla cengia, il percorso per esperti riparte verso destra proseguendo su pioli.
Il percorso facile prosegue sulla cengia per poi salire una facile parete inclinata ottimamente attrezzata con staffe e giungere al termine in poco più di 5 minuti dal bivio.
Il percorso per esperti parte seguendo una serie di pioli per i piedi e affronta una parete verticale di 15 metri in cui c'è il passaggio chiave della via: nonostante l'abbondanza di pioli e staffe la parete è particolarmente lisca e in un passaggio richiede forza di braccia e tenuta atletica. Superato questo passaggio in pochi metri si giunge al termine della ferrata (30' dall'attacco).
Discesa:
Dal termine della ferrata si giunge in breve all'area pic-nic incontrata all'andata e dopo a ritroso per il sentiero effettuato all'andata fino a raggiungere la macchina (30' dal termine della ferrata).
Note:
La roccia risulta particolarmente sdrucciolevole - specie nelle cenge - quindi è particolarmente importante l'utilizzo del caschetto per evitare problemi in caso di caduta sassi. Dopo il primo ponte tibetano è possibile discendere un sentiero fino a giungere al fiume Dolo. Non è raro nell'estate incontrare escursionisti che fanno il bagno nelle fresche acque del fiume.
Per discendere la tyrolenne si deve utilizzare un tipo di carrucola tipo Petzl Tandem Speed o la CT Duetto.
Opportunità:
Non ci sono ferrate collegabili nello stesso itinerario senza ritornare all'automobile. Tuttavia ci sono ferrate raggiungibili con l'auto percorribili nello stesso giorno:
Le altre ferrate nella provincia di Reggio Emilia (Sentiero Attrezzato del Gendarme e Ferrata del Monte Alto) sono incluse all'interno di itinerari lunghi che si prestano a escursioni di una giornata intera.
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ksw097
30/09/2020 alle 18:33Molto facile
Lorenzo Zoffoli
19/07/2020 alle 20:06Ferrata in se facile e corta, adatta a tutti. Interessanti i ponti tibetani per testare vertigini e paura in propensione di altri più impegnativi. Il primo ponte è lungo e al centro oscilla abbastanza. Se si sceglie il percorso difficile, la ferrata risulta tutt’altro che facile, soprattutto un passaggio in pendenza negativa: comunque affrontabile. L’altro percoso è facile. Da fare se abbinata ad un’altra attività in zona.
cellucceli
26/05/2020 alle 16:42Breve itinerario per principianti e bimbi, data la presenza dei ponti tibetani, che può risultare adatto a testare la capacità di fronteggiare eventuali altri percorsi di impegno maggiore, qualora si risalga la variante finale sulla destra, non più elementare come il primo tratto
cammo75
03/06/2019 alle 11:46Percorsa in ottobre 2018 trovo questa ferrata veramente facile, carina l’idea del ponte tibetano per passare il torrente, e ben staffato l’unico passaggio un minimo impegnativo del breve percorso.
Dal punto di vista dell’escursione, invece, non la trovo particolarmente interessante in quanto non si raggiungono punti panoramici e purtroppo non vi sono neanche sentieri nei dintorni se non quello che porta al letto del torrente.
tommy.pt76
23/04/2019 alle 19:07Carino il ponte sospeso…c’è una paretina verticale ma ben staffata…in Appennino è un bel giro dove volendo ci si può bagnare nel rio
sassimirko
07/04/2019 alle 10:42Bella, semplice. Ottima palestra. Corta.
Raffaele Preti
11/03/2019 alle 16:24Tutto l’itinerario risulta mediamente piuttosto facile e gradevole. L’attraversamento dei ponti tibetani è adrenalinico ma non presenta difficoltà tecniche. Il fondo può risultare sdrucciolevole in caso di pioggia recente e il tipo di roccia friabile. Ciononostante non sono riuscito a completare la variante per esperti in quanto il passaggio finale è effettivamente troppo difficile rispetto al resto della ferrata e vuoi per il fortissimo vento che alzava parecchia polvere, vuoi per i pioli che non mi hanno dato sicurezza e anzi li ho trovati pericolosi in caso di evenienza, ho desistito e sono tornato giù per percorrere la variante facile (che presenta zero difficoltà). Segnalo inoltre una frana sul sentiero che porta giù alle fonti di quara dal termine della ferrata (o viceversa) che rende il passaggio pericoloso in caso di terreno umido.
Filippo Rosi
13/02/2019 alle 14:57Bella, facile. Non ho provato la Zip Line
Alessandro Iotti
19/08/2018 alle 15:44La ferrata delle Balze è una ferrata facile. La sola variante difficile presenta una passaggio atletico che richiede un minimo di dimestichezza e forza. La restante parte della ferrata, così come la variante normale, è adatta a principianti e bimbi. I due ponti son stabili (il primo è tuttavia bello lungo). Non abbiamo provato la zip line. Attenzione alla roccia che si sgretola e potrebbe cadere su chi è sotto.