Relazione della Ferrata Brizio sul Corno Grande del Gran Sasso. Itinerario che mette in comunicazione i versanti nord e sud evitando la salita con la via normale o la direttissima. Itinerario di media difficoltà a mezzacosta a tratti decisamente esposto.
Il punto di partenza è la località Campo Imperatore in provincia de L'Aquila in Abruzzo.
Da Roma o Teramo: autostrada A24 fino al casello di Assergi, poi Statale 17bis per Fonte Cerreto, quindi sempre con la statale 17bis arrivo al parcheggio di Campo Imperatore. Nella località di Fonte Cerreto è possibile lasciare la macchina e raggiungere Campo Imperatore in circa 7 minuti con la funivia aperta tutti i giorni in estate e inverno. Informarsi comunque sempre sugli orari e le giornate di apertura e chiusura facendo attenzione ad organizzarsi bene con i tempi per non rischiare di perdere l’ultima corsa.
Da Pescara: autostrada A25 fino a Popoli, poi statale 17 per Bresciano e l’Aquila da cui ad Assergi. Poi come sopra.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Da Campo Imperatore il nostro obiettivo sarà di raggiungere la Sella di Monte Aquila (2423 m) tramite il turistico sentiero 101. Inizialmente ignoriamo le deviazioni a sinistra per il vicino Rifugio Duca degli Abruzzi e continuiamo verso la sella senza difficoltà. Alla sella sarà importante tenere il sentiero 103 a sinistra in direzione nord in direzione della Sella del Breccecaio, ignorando il sentiero 104 che verso destra conduce alla Sella del Corno Grande.
Lasciata la Sella di Monte Aquila raggiungeremo in breve un altro bivio dove proseguiamo dritti (a sinistra si può raggiungere il Rifugio Garibaldi). Proseguiamo su sentiero che taglia le pareti meridionali del Corno Grande. Restiamo sul sentiero 103 fino a raggiungere la Sella del Brecciaio (2506 m - ca 1h 15' da Campo Imperatore) da dove si attacca la Via Ferrata Brizo.
La Via Ferrata Brizio ha uno sviluppo particolare: si perderà quota nella prima parte fino a raggiungere un punto a valle per poi rimontarlo e giungere sul versante nord del Corno Grande.
Iniziamo seguendo il sentiero fino a raggiungere il cavo metallico. Il cavo, che scorre alla nostra sinistra, scende in diagonale su una rampa inclinata per poi scendere su un colatoio ricco di appoggi. Scendiamo per raggiungere una stretta cengia che ci conduce a uno spigolo che aggiriamo. Scendiamo ora su una cengia diagonale fino a raggiungere la prima scaletta metallica. La scendiamo e siamo su un'ampia cengia che ci conduce alla seconda più lunga scala metallica. La scendiamo in forte esposizione, percorriamo a sinistra un breve tratto di collegamento e scendiamo un'altra scala metallica. Le scale naturalmente sono prive di difficoltà tecniche ma indubbiamente sono esposte e adrenaliniche.
Terminate le scale si incontra generalmente un nevaio che richiede attenzione. A inizio stagione è facile incontrarlo con neve ghiacciata e i ramponi sono d'obbligo. Di fatto dovremo attraversare il nevaio oppure risalire un tratto tra nevaio e roccia con un paio di passaggi di arrampicata libera che ci condurranno sul versante opposto. C'è anche l'opzione di scendere su sfasciumi, attraversare il nevaio a valle e risalire sul versante opposto. La scelta se attraversare il nevaio o aggirarlo è soggettiva e da valutare in base anche alle condizioni del nevaio.
Il nevaio di fatto indica la fine della discesa e l'inizio della risalita. Saliamo ora in divertente arrampicata uno spigolo roccioso ottimamente appigliato. Proseguiamo su una cengia e quindi su un tratto di discesa. Iniziamo ora un tratto privo di difficoltà dove in diagonale risaliamo la parete rocciosa fino a raggiungere un traverso in salita. Proseguiamo sugli ultimi tratti della via fino al termine delle attrezzature metalliche (1h 15' da Sella del Brecciaio
Tralasciando l'opzione di percorrere la via ferrata ritroso il rientro più breve consiste nel proseguire in salita seguendo le indicazioni per la Sella dei Due Corni (2547 m). Raggiunta la sella, teniamo la destra seguendo i bolli biancorossi in salita ripida e dove serve attenzione in un paio di passaggi di arrampicata libera (I grado) verso il Passo del Cannone (2679 m). Dal Passo del Cannone si gode di un bellissimo panorama. Ripartiamo verso destra su traccia 103 in direzione sudovest per una decina di minuti fino alle indicazioni (segnavia 154) per raggiungere con la Via Normale la vetta del Corno Grande. La salita al Corno Grande (2912 m - 1h a/r) è facoltativa e non considerata nelle tempistiche di questa relazione.
Al bivio quindi abbiamo ignorato a sinistra la Via Normale per la vetta e restiamo sul 103 in discesa. Incontriamo un nuovo bivio, dove a sinistra si stacca con segnavia 154 A il sentiero della Cresta Ovest. Lo ignoriamo e proseguiamo in discesa fino alla Sella del Brecciaio (circa 2h 30' dal termine della ferrata).
A ritroso per il sentiero di avvicinamento si può far rientro a Campo Imperatore (40' - 5h 30' totali) eventualmente allungando per un pausa al vicino Rifugio Duca degli Abruzzi o al Garibaldi.
Nel 2018 l'attrezzatura è stata rinnovata, tuttavia una slavina invernale ha danneggiato una delle due scale presenti nell'itinerario. Ad oggi la ferrata non è ufficialmente aperta sebbene l'attrezzatura sia in buono stato e la scala in questione non risulta danneggiata in modo serio. Se si decidesse di percorrere la via a inizio stagione, essendo la via prevalentemente rivolta a nord si deve tenere in considerazione la possibilità di affrontare un nevaio su cui son necessari i ramponi. La via è particolarmente utile per itinerari lunghi, magari di rientro dalla salita di uno dei due Corni per rientro all'auto.
L'itinerario della Ferrata Brizio viene spesso abbinato ad altre escursioni nei due corni per riuscire a collegare i due versanti del Corno Grande. Se si volesse salire al Corno Piccolo si può percorrere il Sentiero Attrezzato Ventricini e la Ferrata Danesi. Sul Corno Grande incontriamo la Ferrata Ricci e la Ferrata al Bivacco Bafile. Sul versante Aquilano del massiccio, prima di giungere a Campo Imperatore possiamo intraprendere il lungo Sentiero del Centenario che include la Ferrata Famigliari.
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Andrea De Togni
24/08/2020 alle 10:57Percorsa il 21/8/20 in avvicinamento alla Danesi. La ferrata per buona parte potrebbe essere chiamata quasi un sentiero attrezzato, non è difficile. L’unica parte molto esposta è la paretona: la relazione menziona due scale, in realtà è stata modificata. C’è una scala di ferro seguita (a scendere) da una serie di staffe di ferro (che sostituiscono la seconda scala – confermo la recensione di raposellifilippo qui sotto). ATTENZIONE, il giorno 22 Agosto il Pargo del Gran Sasso e Monti della Laga ha postato su Facebook che la ferrata, non essendo stata collaudata, non è agibile. E non vi sono indicazioni sul sentiero o prima della ferrata. Al netto dello “scarico di responsabilità” la ferrata è in perfetto stato.
Gianpietro
06/09/2019 alle 11:51Partenza da Campo Imperatore fino alla sella del Brecciaio per poi dirigersi verso La Brizio , ritorno dalla sella dei due corni e passo del cannone per riprendere la normale del corno grande fino a campo imperatore.
La ferrata non è difficile solo un pò di attenzione poichè una scala a causa del peso della neve presente nel nevaio ha un perno staccato.
impegnativa la salita dalla fine della brizio alla sella dei 2 corni.
Bela escursione
rapposellifilippo
21/08/2019 alle 18:19In data 21/08/19 abbiamo intrapreso la via normale del Corno Grande con l’intenzione di passare per la ferrata Brizio (a detta di molti ancora chiusa per questioni di sicurezza;cosa che riportano anche la maggior parte dei siti internet). Ci tenevo a iformare tutti gli appassionati di montagna come me che la ferrata e completamente percorribile,in quanto la scala sulla quale era stato trovato un ancoraggio rotto e stata completamente sostituita da pioli nuovi di zecca.
Con la speranza che tutte le informazioni condivise dal sottoscritto possano arrivare a tutti gli appassionati di vie ferrate auguro una buona montagna a tutti!
Filippo Rosi
10/03/2019 alle 08:18Fatta assieme alle altre del Gran Sasso. Molto carina questa via che presentava anche a inizio stagione un bel passaggio innevato da non sottovalutare. Una scaletta non è stabilissima ma si fa senza problemi.