Generale:
La Ferrata CAI Mandello al Sasso dei Carbonari è un bellissimo itinerario che risale fino alla vetta Grigna Settentrionale. Il percorso è lungo, impegnativo ma mai di difficoltà elevata. Si sviluppa lungo un'aerea cresta tra tratti attrezzati e balzi rocciosi. Si può percorrere ad anello in un percorso che impegnerà circa 8 ore e richiede buona forma fisica.
Località di partenza:
Il punto di partenza di questo lungo itinerario è il largo spiazzo in località Cainallo nel comune di Esino Lario in provincia di Lecco. Da Varenna si risale verso Esino Lario e si seguono i cartelli per Cainallo. Si percorre tutta la strada, a tratti stretta, fino a giungere a un ampio spiazzo da cui partono diversi sentieri nella zona della Grigna.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Questo lungo itinerario inizia dal parcheggio e vede come prima meta il Rifugio Bietti (1719 m). Si risale tramite il sentiero 24 fino alla Bocchetta di Prada, si prende la sinistra, e seguendo un sentiero tra tornanti, sali e scendi si prosegue fino al rifugio (1h 30' dal parcheggio). Dal rifugio risaliremo verso est in direzione del Canalone di Releccio e poi del Canalone della Neve fino a un bivio in cui noi terremo la destra (cartello per la ferrata presente). Si giunge tramite un sentiero un po' franoso al Sasso dei Carbonari. Lo si aggira verso destra giungendo così al canalino alla cima del quale si è all'attacco della ferrata. Si segue il sentiero in salita prima e in breve discesa (catene) fino a raggiungere l'intaglio in cui c'è la via ferrata (1h dal rifugio - 2h 30' totali).
Ferrata:
L'inizio della ferrata è lungo una parete di circa 30 metri in cui subito noteremo la scala metallica a metà. Si risale con l'ausilio della catena e di alcun infissi metallici. Nel tratto finale della parete risaliamo un intaglio roccioso e terminiamo quello che è il tratto più difficile della via. Ora risaliamo tra gradoni terrosi e mughi guadagnando quota. Si risale un pendio erboso giungendo gradualmente verso la cresta. La cresta diviene gradualmente più stretta e rocciosa, tuttavia con traccia evidente. Si giunge quindi a una parete di una quindicina di metri da risalire arrampicando con l'ausilio della catena (un poco lasca tuttavia). Ora si è definitivamente in cresta con un alternarsi di salite e discese a volte attrezzate a volte no. Il panorama in questo tratto è stupendo e serve piede fermo e capacità di salire lungo tratti esposti. Si giunge quindi all'ultima parete con cui poi terminerà la via. Questa è circa una quarantina di metri con alcune staffe che si risale anche aiutandosi con la catena. Giunti in cima siamo al termine della ferrata lungo la cresta sud della Grigna Settentrionale (Grignone).
Proseguendo lungo la cresta raggiungeremo l'intersezione con la Via del Caminetto (che risale alla nostra sinistra) e noi proseguiremo dritti fino a raggiungere la Bocchetta del Releccio. Siamo ora lungo la via normale orientale che risale alla Grigna Settentrionale. Si passa il Rifugio Brioschi e in breve siamo alla vetta (2h 15' dall'attacco - 4h 45' totali).
Discesa:
Per completare un itinerario ad anello dalla vetta si scende in direzione del rifugio e si prosegue in direzione della cresta Nord-Ovest scendendo lungo alcune placche in alcuni tratti attrezzate. Si continua lungo la discesa (se percorsa a inizio stagione è possibile trovare neve) fino a raggiungere un bivio che a sinistra ci porterebbe alla Bocchetta dei Guzzi. Ignoriamo questa deviazione tenendo la destra fino a raggiungere un passaggio un poco più impegnativo in discesa con catena. Proseguendo sul sentiero troveremo un'indicazione per il Rifugio Bogani. Raggiunto il rifugio prendiamo il sentiero verso sud-ovest fino a un bivio segnalato per Cainallo. Si prende il sentiero, a tratti un po' ripido ed esposto, che ci riporta al sentiero percorso all'andata. Da qui a ritroso fino a Cainallo (2h 45' dalla cima - 7h 30' totali).
Note:
La Ferrata del CAI Mandello al Sasso dei Carbonari è qui presentata in un lungo itinerario ad anello che raggiunge la vetta della Grigna Settentrionale. Il sentiero è bello, panoramico, risale una cresta aerea e impervia ma mai con difficoltà elevate. E' un itinerario molto appagante che percorre un elevato dislivello e si sconsiglia vivamente in caso di maltempo o nebbia.
La ferrata è stata aperta nel 1971 e, come avviene in molte altre vie attrezzate nel lecchese - sfrutta una solida catena. Questa è in molti tratti lasca con chiodatura abbastanza lontana quindi assolutamente da evitare ogni caduta.
Opportunità:
Questo è un lungo itinerario che difficilmente lascia possibilità di abbinamento con altri itinerario nello stesso giorno. Ovviamente il tema è tutt'altro se si decidesse di pernottare in uno dei rifugi del massiccio delle Grigne. In questo caso si potrebbe optare per risalire il Sentiero Attrezzato Cecilia oppure la Direttissima alla Grigna Meridionale così come il Sentiero Attrezzato delle Foppe.
Un'opportunità interessante è di salire questa ferrata con itinerario che parte da Mandello risalendo il Sentiero Attrezzato della Val Cassina. In questo caso l'itinerario completo è ulteriormente allungato.
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Alessandro Iotti
04/07/2020 alle 22:18Inserita all’interno di una due giorni sulle Grigne. Molto bella. Non difficile tecnicamente se si utilizzano gli appoggi presenti. Alcuni tratti non protetti della cresta sono emozionanti sebbene non difficili. Consigliata.
Roberto Librio
04/07/2020 alle 22:11Tutto il giro è magnifico ma la ferrata non è da sottovalutare, a mio parere la difficoltà è un pochino sottostimata perché ci sono dei passaggini abbastanza impegnativi. Inoltre ci sono anche parecchi tratti non protetti, sicuramente più pericolosi din parecchi tratti dove era presente la catena, Nel mio caso lo erano ancora di più per la presenza di accumuli di grandine del temporale del giorno prima
Bea Camozzi
03/06/2020 alle 16:43Alternanza tratti di sentiero a tratti di ferrata. Tutta in cresta, per cui interamente sotto il sole. La ferrata non è mai tecnicamente impegnativa e risulta molto arrampicabile. Risulta comunque impegnativa dal punto di vista fisico, prevedendo un avvicinamento piuttosto lunghetto e la ferrata stessa è comunque lunga e assolata. Però bellissima.
billogila
23/06/2019 alle 22:48I did this ferrata on a 2 days trip.
On the second day I started in the morning from the beautifull and lonely refugio Mandello .
The first hour it was a walk,then we went thru a channel ,which was very rocky.
There is already the cable but it’s quite exausting the way.
The climbing is always fun,due to the type of rock and the view on the crest is worth all the challenge.
All the area for me was very enjoyable. Difficult just enough to spice a bit the way .
Filippo Rosi
10/03/2019 alle 08:31Adoro le Grigne con i suoi profili arditi e le guglie che le contraddistinguono. Son salito alla Grigna settentrionale dal Val Cassina e poi con la Ferrata al Sasso dei Carbonari. Molto carina la via. Alcuni bei passaggi in cresta.