La Ferrata alla Cengia Gabriella è una ferrata molto panoramica che collega il Bivacco Brigata di Cadore con il Rifugio Carducci nelle Dolomiti di Sesto. L'itinerario è tecnicamente di media difficoltà tuttavia è lungo e l'elevato dislivello richiedono una certa esperienza oltre che buon allenamento. Itinerario generalmente abbinato ad altre ferrate e da includere in itinerari di più giorni per il lungo avvicinamento e rientro necessari.
La Ferrata Cengia Gabriella aggira la parete sud del Monte Giralba collegando il Rifugio Carducci (ovest) con il Bivacco Battaglione di Cadore (est). Come in molti altri itinerari dolomitici, il punto di partenza può variare e si può intraprendere l'escursione in diverse direzioni. Avremo principalmente 2 opzioni:
L'avvicinamento varia in base all'itinerario che vorremo percorrere:
La relazione della Ferrata alla Cengia Gabriella si riferisce all'itinerario 1 da est a ovest.
Dal ghiaione dove a sinistra si scende al Bivacco del Battaglione Cadore, noi proseguiamo a mezzacosta in salita verso la parete nord est del Monte Giralba. Seguiamo le tracce sul ghiaione fino a raggiungere le prima funi che risalgono un tratto piuttosto verticale ma ben gradonato. Sarà l'unico salto verticale della prima parte di ferrata. Inizia infatti ora una parte di sali e scendi che dopo alcuni metri ci conduce a fianco di una cengia molto esposta che risulta tuttavia ampia a sufficienza per non creare alcun problema nel percorrerla. Proseguiamo nel percorrere la lunga cengia in direzione sud sud-ovest alternando tratti attrezzati con tratti di sentiero non protetti. Nonostante i dirupi sul versante sinistro, la cengia risulta in questo tratto piuttosto agevole e i tratti non protetti sono su tratti di sentiero comodo.
Dopo un tratto privo di difficoltà raggiungiamo una rampa discendente attrezzata. Stiamo aggirando la parete sud e ora gradualmente inizieremo a percorrere la cengia in direzione est. Ci apprestiamo ora a passare sotto un tetto roccioso piuttosto esposto ma protetto per poi avviarci in direzione di un torrione roccioso in salita più marcata su sentiero roccioso. Ci avviciniamo alla bastionata rocciosa e iniziamo a percorrere un tratto di cengia esposta ma ottimamente protetta. Questo tratto è adrenalinico e aereo. Raggiungiamo un tratto in cui la cengia si interrompe e la fune sale in verticale verso destra su alcune roccette prima e una rampa rocciosa poi.
Proseguiamo verso sinistra in un traverso per poi salire in diagonale verso una stretta cengia che aggirerà lo spigolo sud del Monte Giralba in prossimità di una sella (2h dall'attacco - ca 6h dal parcheggio) dove la vista si apre sulla Val Giralba Alta, la Croda dei Toni e in basso il Rifugio Carducci. Dalla sella vediamo un tratto di cengia discendente in falsopiano. Questo tratto è piuttosto rilassante e ci conduce a un successivo tratto verticale protetto. Dovremo scendere alcuni balzi rocciosi verticali alternati a brevi tratti orizzontali. Seguiamo i segni rossi e le funi perdendo rapidamente quota. Questo tratto è aereo ma piuttosto gradonato rendendo l'esposizione non problematica. Scendiamo fino a incontrare un intaglio nella roccia che ci conduce all'interno di un ripido canalino. Questo canalino è probabilmente il tratto più impegnativo dell'intera Ferrata alla Cengia Gabriella. I primi metri sono molto ripidi e non protetti mentre nella parte inferiore troveremo alcune corde alpinistiche sul versante sinistro. Queste corse ci aiuteranno a procedere nella discesa in sicurezza (45' dalla sella - 2h 45' dall'attacco).
Il sentiero ora scende su ghiaioni in direzione della propaggine meridionale del Monte Giralba. Seguiamo la traccia in discesa fino a incrociare il sentiero 103 che sale dalla Val Giralba. Dal bivio, si procede a destra in salita verso il Rifugio Carducci (45' dal termine della ferrata - 3h 30' dall'attacco).
Percorsa la Ferrata della Cengia Gabriella sia dal Bivacco Cadore al Rifugio Carducci che in senso inverso l'escursione ha raggiunto circa 6 ore. La parte problematica della Cengia Gabriella è che, difficilmente permette un rientro rapido all'auto. Ipotizziamo qui alcune opzioni di rientro:
La Ferrata alla Cengia Gabriella, come evidente dalle opzioni di rientro sopra, è percorribile solo includendola in un itinerario di più giorni nelle Dolomiti di Sesto, soprattutto ora che il sentiero che sale la Val Giralba è inagibile.
La Ferrata della Cengia Gabriella è un itinerario lungo e impegnativo. La parte ferrata può essere divisa in 3 sezioni: la sezione intermedia composta da lunghi tratti di cenge, a tratti esposte, ma mai difficili. Il tratto iniziale e quello terminale sicuramente più verticali ma ben appigliati. La ferrata in sé non presenta particolari difficoltà tecniche ma la lunghezza e il dislivello complessivo dell'itinerario richiedono buona preparazione ed esperienza. Inoltre va tenuto conto che dal Rifugio Berti al Rifugio Carducci siamo in un ambiente piuttosto isolato e selvaggio quindi serve pianificare correttamente l'escursione, in particolare riguardo al meteo.
La Ferrata alla Cengia Gabriella è un itinerario che spesso viene abbinato alla Ferrata Roghel e alla Ferrata Strada degli Alpini come indicato in relazione. Se si volesse proseguire nelle Dolomiti di Sesto per itinerari di più giorni, alcune possibili opportunità di itinerari attrezzati sono la Ferrata Severino Casara che, partendo dal Rifugio Carducci, aggira la parete sud della Croda dei Toni. Un'altra interessante opportunità è di salire alla Croda Rossa di Sesto dopo aver percorso la Strada degli Alpini. La salita può avvenire per la Ferrata Zandonella o per la Ferrata dei Costoni. Se si optasse per l'itinerario 2, dal Rifugio Berti è possibile procedere verso sud sul CAI 152 fino a raggiungere Forcella Anna (attenzione alla neve in stagione inoltrata) scendendo al Bivacco Gera da cui parte la Ferrata Mazzetta con cui potremo scendere verso Padola.
Sul versante del Comelico con partenza dal Rifugio Lunelli, si può percorrere la recente Ferrata Bepi Martini al Colle di Colesei.
Devi accedere per lasciare una recensione
Filippo Rosi
10/03/2019 alle 08:38Fatta abbinandola alla Roghel. Lungo giro di gran soddisfazione. Ferrata non difficile, mentre più impegnativo il ghiaione prima del rifugio. Come sempre le Dolomiti di Sesto regalano grandi soddisfazioni