La breve Ferrata al Col Rodella si sviluppa vicino al Passo Sella che collega la Val di Fassa con la Val Gardena. La ferrata presenta un breve avvicinamento e un breve rientro rendendola una valida opzione nei giorni di meteo incerto. Ferrata di medio-bassa difficoltà.
Il punto di partenza dell'itinerario è il Passo Sella che collega Canazei (Trento) con Selva di Val Gardena (Bolzano). Raggiunto il passo, si noterà una stradina che sale ripida sul versante della Val di Fassa in direzione del Rifugio Valentini e Salei. La si può imboccare in salita per un centinaio di metri e parcheggiare a bordo strada prima del divieto di transito. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal Rifugio Valentini (2213 m) si procede sulla carrareccia che coincide col sentiero CAI 557 in direzione sud ovest verso il Rifugio Salei (2222 m) prima e la stazione a monte della funivia che sale da Campitello di Fassa poi. E' possibile partire da Campitello di Fassa e salire con la funivia. Dalla stazione a monte della funivia proseguiamo sul CAI 557 fino a un bivio segnalato dove terremo la sinistra seguendo le indicazioni per la Ferrata del Col Rodella. Saliamo in direzione del Rifugio Des Alpes e proseguendo attorno all'evidente Col Rodella raggiungiamo in salita il non evidente attacco della ferrata (30' dal parcheggio).
Dal terrazzino terroso in cui è possibile mettersi l'imbraco, si sale su una parete ben appigliata per proseguire su una serie di roccette facilmente arrampicabili. Guadagniamo quota per poi piegare a sinistra in direzione di un grosso masso che aggiriamo in un tratto esposto. Affrontiamo ora un camino non particolarmente impegnativo che si supera in spaccata prima di arrivare a una parete su roccia levigata che ci costringerà a una certa trazione sul cavo. Superato questo tratto siamo sotto una parete attrezzata con una serie di solide staffe metalliche. Risalite queste affrontiamo un secondo tratto impegnativo che consiste in una nuova parete levigata da risalire. Il passaggio è breve e con una certa trazione si risale senza problemi. Proseguiamo ora su una parete esposta ma ottimamente appigliata che si potrà arrampicare. Giungiamo ora a un traverso esposto con cui aggiriamo uno spigolo oltre il quale si risalgono alcuni facili balzi rocciosi e terminiamo la via al Rifugio Col Rodella (2484 m - 40' dall'attacco - 1h 30' totali) con notevole panorama sul Sella e sulla Val di Fassa.
Dal Rifugio si scende per comodo sentiero fino al bivio percorso all'andata da cui a ritroso per il sentiero di avvicinamento si può far rientro alla macchina (30' dal Col Rodella - 2h totali).
La Ferrata Col Rodella è una ferrata diversa dalle altre presenti in Val di Fassa. L'itinerario è breve il che lo rende ideale in quelle giornate di meteo incerto dove non è consigliato imbattersi in uno dei lunghi itinerari che caratterizzano le ferrate dolomitiche di questa zona. Le modeste difficoltà tecniche la rendono una valida opzione anche per chi è abituato alla montagna ma non si è ancora cimentato in vie attrezzate. Una nota sulla roccia: è abbastanza levigata ed è sconsigliabile percorrerla subito dopo scrosci di pioggia.
Dal Passo Sella dove inizia l'escursione per la Ferrata al Col Rodella è possibile intraprendere altre due stupende escursioni, sebbene esse si differenzino dalla Col Rodella sia per lunghezza che difficoltà. Parliamo della Ferrata Schuster al Sassolungo oppure la Ferrata Mesules al Gruppo Sella. Queste due ferrate sono impegnative e difficili.
Scendendo in direzione Canazei si può optare di risalire verso il Passo Pordoi e percorrere la difficile Ferrata Piazzetta al Piz Boè ,oppure verso il Padon percorrere la Ferrata delle Trincee o ancora verso il Colac la Ferrata dei Finanzieri.
In alternativa, scendendo in Val Gardena si potrebbe optare per la Ferrata Tridentina oppure la Ferrata Sass Rigais.
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Diego
04/09/2020 alle 12:04Ferrata non difficile nel suo complesso, ma con qualche punto un po adrienalinico. Alcuni punti di trazione e qualche passaggio un po esposto.
La roccia risulta essere un po liscia, quindi è da evitare con meteo “umido”, ovviamente non con pioggia anche se leggera. Io l’ho fatta dopo una notte di pioggia e partito all’attacco per le 9.30, essendo tutta al sole, la roccia era già asciutta al 90%.
Ho trovato difficoltà nel trovare l’attacco per la mancanza dei cartelli, come invece ho visto in recensioni precedenti, ma sappiate che c’è un sentiero sulla destra, uscendo dalla funivia, che porta a passare sotto le funi della funivia stessa fino ad arrivare vicino ad una piccola frana di sassi che va risalita per avvicinarsi alla parete, dove si trova l’attacco della ferrata.
Filippo Rosi
10/03/2019 alle 10:13Non difficile nel suo complesso ma un paio di passaggi non da sottovalutare. Come sempre, la zona della Val di Fassa è stupenda.