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La Ferrata Crench è una bella ferrata di difficoltà media che si svolge in un bel contesto ambientale con il Lago di Idro alle nostre spalle. La salita è logica e non presenta difficoltà particolari sebbene un paio di passaggi risultano atletici. Il breve avvicinamento e rientro, assieme alla bassa altitudine in cui si sviluppa, la rendono ideale per essere concatenata con altre ferrare in zona.
Il punto di partenza dell'itinerario è l'abitato di Crone sul versante orientale del Lago di Idro. Giunti a Crone si passa il paese e dopo pochi metri passata una casa bianca sul lato sinistro della strada noteremo sulla destra una strada che sale ripida (via Preonde). La prendiamo e la percorriamo in salita seguendo a un certo punto la sua curva a sinistra fino a giungere a un parcheggio dove si notano già le indicazioni per la vicina ferrata.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal parcheggio seguiamo i segni del CAI 452 che inizia verso sinistra tra i muri delle case. Proseguiamo nel bosco fino a un bivio: a destra sale il 452 in direzione di Cima Crench, a sinistra seguiamo per la palestra di roccia e la via ferrata. Poco dopo noteremo un nuovo bivio con a destra la palestra di roccia. Noi proseguiamo diritti per incontrare da lì a poco a incontrare il cartello bianco che indica l'attacco della Ferrata Crench (15' dal parcheggio).
La Ferrata Crench inizia con una breve cengia ascendente verso destra che ci porta sotto uno dei passaggi più impegnativi e piacevoli della salita. Abbiamo una bella parete verticale con ottimi appigli da risalire. Questo tratto offre la possibilità di salire in arrampicata prestando attenzione al tratto finale leggermente più difficile in cui il cavo potrebbe essere d'aiuto come equilibrio nella progressione. Pieghiamo a sinistra e saliamo su una serie di roccette. Giungiamo sotto un breve diedro in cui è agevole salire arrampicando utilizzando appigli su entrambi i lati. a questo punto seguiamo un tratto di facile sentiero fino a una cengia in discesa che ci porta a una via di fuga segnata con cartello di metallo. Se vogliamo proseguire a fianco del cartello, sale in verticale il cavo. Questo tratto è perfettamente appigliato e si può comodamente arrampicare. Proseguiamo su un facile traverso verso destra che ci conduce sotto un secondo tratto più difficile della media della via. Questo tratto ci presenta una sporgenza rocciosa con appigli per i piedi alti e questo ci costringerà a fare un paio di metri di trazione sul cavo per salire i primi balzi. Salito questo primo passaggio il resto del tratto verticale torna arrampicabile e si può evitare di tirare sul cavo. Percorriamo una cengia e ci troviamo sotto un altro breve tratto verticale. Una staffa metallica ci aiuta a partire nel primo tratto e poi proseguiamo aggirando verso sinistra un tetto roccioso. Percorriamo ora un non difficile traverso fino a un'altra placca simile alla precedente, sia per levigatura della roccia che per la presenza di staffe e di una sporgenza rocciosa nella parte alta. Rimontiamo la placchetta e ci troviamo ad affrontare alcune roccette fino a raggiungere il passaggio chiave della via.
Questo passaggio presenta un breve tratto strapiombante in cui dobbiamo risalire una sporgenza rocciosa per un paio di metri. Questo passaggio risulterebbe sicuramente più complesso se non fosse per la presenza di una catena (abbastanza lasca ma comunque utile) sul lato sinistro. Questa ci permetterà di sopperire alla pendenza e alla mancanza di appigli naturali e di risalire di braccia questo tratto. Salito questo tratto abbiamo concluso i tratti impegnativi della ferrata e ci apprestiamo a percorrere l'ultima sezione della via.
Proseguiamo su una breve cengia di trasferimento e ci troviamo sotto le ultime due pareti verticali da risalire. Queste non presentano particolari difficoltà e si possono agevolmente arrampicare utilizzando eventualmente la corda come equilibrio in alcuni singoli passaggi. Proseguiamo ora nell'ultimo tratto della via composto da un facile sentiero attrezzato e da una cresta che ci conduce alla croce di vetta di Cima Pelada (631 m - 1h 15' dall'attacco - 1h 30' dal parcheggio)
Terminata la ferrata proseguiamo verso est seguendo il sentiero che in breve ci porta vicino a una croce oltre la quale prosegue un sentierino. Giungiamo in breve a una sella dove a destra scende ripido un sentierino che ci porterà nei pressi dell'attacco della ferrata e da lì a ritroso per il sentiero di avvicinamento alla macchina (30' dal termine della ferrata - 2h totali). Durante la discesa incontreremo una galleria bellica che è possibile visitare entrando da un lato e uscendo dall'altro.
Volendo proseguire l'itinerario, giunti alla selletta proseguiamo sul sentiero di cresta per 30 minuti in direzione della vicina vetta di Cima Crench (o come indicato in alcune cartine Cocca d'Idro). Dalla cima proseguiamo scendendo sul versante opposto oltre il quale noteremo a destra un sentiero che scende valle. Lo prendiamo e giungeremo vicini al parcheggio (1h 15' dal termine della ferrata - 2h 45' totali).
La roccia in questa salita è abbastanza instabile e quindi è d'obbligo (come sempre del resto) l'utilizzo del caschetto di protezione. La Ferrata del Crench è una ferrata di difficoltà media. Il ferratista esperto troverà piacevole arrampicarla nella sua quasi totalità. Dall'altro canto è percorribile anche da escursionisti ben allenati ma alle prime esperienze di ferrata. Infatti sono molto basse le difficoltà ambientali e l'esposizione è contenuta. Un paio di passaggi più impegnativi daranno assaggio di cosa si può affrontare in ferrate più difficili pur rimanendo passaggi abbastanza isolati e quindi permettendo di recuperare le energie utilizzate.
La Ferrata Crench è stata inaugurata nel Maggio del 2007 che ha individuato lo sperone calcareo su cui si sviluppa la Ferrata e su cui è stata anche allestita una bella falesia.
La Ferrata Crench presenta un avvicinamento e un rientro corti quindi si presta benissimo per essere concatenata con altri itinerari in zona. Per un lungo itinerario ad anello si potrebbe concatenare con il Sentiero Attrezzato alle Cascate di Idro. Ovviamente potrebbe essere il naturale proseguo di giornata per chi ha affrontato la Ferrata Fregio e la Ferrata Ginestre oppure il Sentiero Attrezzato Sasse o la breve Ferrata al Forte di Cima Ora.
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Massimo Marella
10/07/2021 alle 16:47Paesaggisticamente stupenda e tecnicamente facile, perfetta per chi é agli inizi. Consigliatissima per il paesaggio con vista sul lago d’Idro.
matti.marchetti92
16/05/2021 alle 13:47Percorsa il 15/05/21. Spettacolare il panorama, da poter ammirare durante le diverse soste possibili lungo la via. Ferrata non troppo faticosa a parte i due o tre punti descritti bene nella relazione. Divertente se si prova a salire senza l’ausilio del cavo a parte i punti segnalati in precedenza. Non adatta come prima ferrata ma a parte l’esposizione non troppo difficile. Nota a margine, se avete tempo, assolutamente consigliata la visita della Rocca d’Anfo dall’altra parte del lago, raggiungibile facilmente in macchina in meno di 20 minuti.
Giancarlo Cipolla
09/05/2021 alle 08:44Molto panoramica con impegno fisico abbastanza elevato. La maggior difficoltà è data dalla quasi totale mancanza di staffe, cambre, scale ecc, pertanto appigli e appoggi vanno sempre ricercati nella.roccia o nella trazione del cavo. È necessario un minimo di tecnica di arrampicata
Isabel espinoza
04/02/2021 alle 21:08Bellissima ferrata sotto valutata in alcuni pezzi devi salire con le forze delle braccia.. con pareti verticale, no addata come prima ferrata.. bellissima sperienza fatta oggi 4 febbraio 2021..bellissima vista del lago di idro
Paolo Bonandrini
18/11/2020 alle 14:40La considero più una facile arrampicata con corda di sicurezza che una tradizionale ferrata!
Alessandro Gnutti
17/08/2020 alle 13:17Percorsa il 15/05/20 alle ore 7! Avvicinamento molto corto, ferrata tutta su roccia con pochissimi appigli artificiali (ma non ne si sente la mancanza). I due pezzi con la catena (sono quelli descritti come punti più difficili) per noi sono stati niente di che, soprattutto perché sono all’inizio della paretina, per cui in quel momento c’è zero esposizione e stanchezza. Invece, in un paio di punti, uno sulla primissima parete e uno sulla terza, non ho trovato appigli e mi sono tirato su col cavo (premetto che non ho mai fatto corsi di arrampicata). Questi punti sono in mezzo alle paretine, per cui sono quelli che considero più adrenalinici/difficili.
Andata e ritorno 2 ore, la sola ferrata 50 minuti.
Non consigliata come prima ferrata, ma come “seconda” ci sta! Bellissima veduta del lago d’Idro.
Guido Tavola
22/08/2019 alle 14:01Fatta un paio di settimane fa. Un consiglio per non sbagliare come ho fatto io, alla palestra di roccia non salite alla bacheca ma tenetela sulla destra (prendete il sentiero basso e siete arrivati). Bella ferratina senza difficoltà, ideale anche d’estate.
Filippo Rosi
13/02/2019 alle 15:03Non mi è dispiaciuta. Difficoltà moderate ma ambiente carino. Bassa quota percorribile anche d’inverno
david.bianchi64
04/01/2019 alle 16:02Non difficile ma particolare per la quasi assenza di appigli artificiali (ci sono 4 staffe in tutta la ferrata). Ottimi gli appigli naturali che rendono la ferrata molto sportiva. I panorami sul lago d’Idro fanno il resto. Avvicinamento corto.
Alessandro Iotti
19/08/2018 alle 16:37A parte un singolo passaggio dove è presente anche una catena a sostegno della fune, la ferrata non presenta passaggi difficili. L’unica difficoltà che abbiamo incontrato nell’arrampicare la via è stata la roccia umida (l’abbiamo fatta a Gennaio). Bello il panorama sul Lago di Idro dal termine della ferrata. Noi l’abbiamo abbinata alle vicine Fregio e Ginestre.