La difficile Ferrata alla Croda di Cengles è una ferrata di alta quota che ci permette di raggiungere una delle cime nel gruppo dell'Ortles a quota 3375 m. La ferrata è atletica e sebbene non lunga risulta impegnativa per la roccia liscia e poco appigliata. Il panorama dall'alto è decisamente straordinario spaziando dall'Ortles, al Cevedale all'Angelo Grande.
Il punto di partenza dell'itinerario è la stazione a monte della funivia Kanzelift a Solda. Per giungere a Solda generalmente si esce dall'autostrada a Bolzano Sud e si prosegue fino a Merano. Proseguiamo quindi in direzione del Passo dello Stelvio fino alle indicazioni per Solda a sinistra. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Scesi dalla funivia siamo al Rifugio Serristori (2721 m) e vedremo già in direzione nord-est l'imponente massiccio della Croda di Cengles in cui è possibile scorgere anche la caratteristica croce di vetta. Dal rifugio seguiamo il sentiero CAI 5 che prosegue in direzione della vetta risalendo il vallone morenico e seguendo i bolli gialli. Attenzione al bivio col sentiero 2 che prosegue a destra verso l'Angelo Grande mentre noi terremo la sinistra. Proseguiamo lungo una serie di grossi massi lasciati da ritiro dei ghiacci e sempre seguendo i bolli gialli saliamo in direzione delle pareti rossastre della Croda di Cengles. Giungeremo nei pressi dei Laghetti (2887 m - 45' dal Rifugio Serristori) dove viriamo verso sinistra in direzione del canalone su cui sale la via normale ignorando il sentiero 5B che a destra procede in direzione del Passo Zay. Procediamo a semicerchio seguendo le tracce di sentiero fino a un bivio: a sinistra prosegue in salita la via normale (bolli rossi) che percorreremo al ritorno, a destra seguiamo i segni gialli. Poso dopo questa deviazione noteremo sulla destra una targhetta da cui inizia la Ferrata Croda di Cengles intitolata a Otto Erich (15' dai laghetti - 1h dal Rifugio Serristori).
I primi metri salgono su una liscia placca a cui segue un primo traverso verso destra e una seconda breve placca verticale. Proseguiamo in salita diagonale sulle pareti rossastre e nere della Croda di Cengles, aggiriamo uno spigolo in crescente esposizione e traversiamo verso destra. Proseguiamo ora in salita seguendo alcuni segni gialli presenti con un alternarsi di tratti arrampicabili e tratti di rocce compatte ma con pochi appigli che ci costringeranno a tirare sul cavo per guadagnare quota. Dietro di noi abbiamo uno stupendo panorama con l'Ortles, il Monte Zebrù e il Gran Zebrù da un lato e l'Angelo Grande e Cima Vertrana dall'altro con il Cevedale in secondo piano.
Giungiamo ora su un diedro appoggiato che con buoni appigli riusciamo a risalire senza particolari difficoltà sebbene la roccia sia particolarmente liscia. Usciamo dal diedro e incontriamo alcune roccette da risalire in diagonale per poi affrontare una placca con un'evidente fessura in cui è possibile arrampicare per risalirla. Affrontiamo una breve scaletta metallica e un paio di traversi non difficili e siamo in dirittura d'arrivo della Ferrata Croda di Cengles (3310 m - 1h 30' dall'attacco - 2h 30' dalla stazione a monte della funivia).
Dal termine della ferrata ci innestiamo nella via normale che risale gli ultimi metri utilizzando alcune funi metalliche e un tratto liscio di roccia a cui sono state aggiunge alcune utili maniglie metalliche. Continuiamo la salita seguendo i segni rossi e affrontando un paio di tratti attrezzati dove la roccia è più liscia ed esposta. Siamo oramai in vista della croce che rappresenta il punto più alto dell'escursione (3375 m - 15' dal termine della ferrata - 2h 45' totali).
La discesa dalla Croda di Cengles avviene per la via normale. I primi metri di discesa ripercorrono l'ultimo tratto di salita fino all'innesto della via ferrata ed è leggermente più difficile del resto della discesa e conviene non togliere l'imbraco. Si continua a scendere seguendo i molti segni rossi. Scendiamo sempre alternando brevi tratti di disarrampicata (max I grado) con tratti attrezzati fino a passare dal versante nord della Croda di Cengles a quello ovest meno impegnativo. Continuiamo a scendere fino a giungere a una forcella dove imboccheremo un ripido canalone detritico col quale torneremo al bivio preso nell'avvicinamento per l'inizio della ferrata (1h dal termine della ferrata - 3h 45' totali dalla stazione a monte della funivia). Giunti a quel bivio percorreremo a ritroso il sentiero di avvicinamento fino al Rifugio Serristori (4h 30' totali dalla stazione a monte della funivia) e tramite funivia scenderemo al parcheggio.
Dalla cima della Croda di Cengles si può godere di un panorama tra i più suggestivi di questo angolo di Alpi: l'Ortles, lo Zebrù, il Gran Zebrù, il Grande Angelo e molte altre impervie vette ci circondano e questa è una motivazione più che sufficiente per percorrere questa impegnativa ferrata. La ferrata è logica, impegnativa e a tratti fisica oltre che si svolge in ambiente di alta quota. Con l'avvicinamento grazie alla funivia si risparmiano molte energie e tempo ma non bisogna trascurare il contesto in cui si svolge questa escursione che è da riservare a persone esperte di montagna.
La ferrata ha ottima attrezzatura e il primo tratto è stato aggiunto di recente (2013) consentendo di fatto una via di fuga dopo 100 metri. La roccia su cui si sviluppa la ferrata è molto solida ma anche liscia in diversi punti essendo abbondantemente levigata dagli agenti atmosferici e questo riduce di molto l'arrampicabilità aumentandone il grado. Per queste caratteristica risulta una ferrata piuttosto fisica.
La salita alla Croda di Cengles è un'escursione d'alta montagna che si svolge in un contesto veramente imponente. Dietro di noi avremo sempre l'Ortles e il Gran Zebrù che ci faranno compagnia durante la salita. Se si desidera rimanere in zona Solda si potrebbe valutare il giorno successivo di salire la molto difficile Ferrata Tabaretta magari pernottando la sera prima all'omonimo rifugio circa un'ora dalla stazione a monte della funivia Orso.
Se si volesse tornare in direzione Bolzano, si potrebbe salire la difficile Ferrata Hoachwool a Naturno oppure a Merano la Ferrata Heini Holzer. Lungo la statale dello Stelvio è possibile anche raggiungere la Ferrata di Trafoi nell'omonimo villaggio. Vicino Merano è stata installata nel 2020 la Ferrata Ziel.
Salendo lo Stelvio e poi scendendo in direzione Ponte di Legno si potrebbe anche salire un'altra ferrata di alta montagna che si svolge in un ambiente grandioso, ovvero la Ferrata al Sentiero dei Fiori oppure per escursionisti esperti di alta montagna anche la Ferrata Terzulli all'Adamello o la Ferrata al Corno del Grevo. Invece procedendo verso la Val Passiria, si può percorrere la recente Ferrata delle Cascate di Stuller.
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Filippo Rosi
04/07/2019 alle 16:21Bellissima escursione in ambiente piuttosto isolato e di alta montagna. La ferrata mi è piaciuta molto. La rifarei volentieri.