Generale:
La Ferrata Cuore alla Croce al Monte Palabione è una ferrata che non presenta difficoltà per il ferratista esperto. E' tuttavia esposta e segue una bella cresta erbosa quindi non deve essere sottovalutata. La ferrata presenta pochi tratti verticali mentre sono abbondanti i tratti appoggiati e di risalita di balzi rocciosi anche brevi.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è Aprica in provincia di Sondrio. Risalita la Valtellina fino a Sondrio, giungere a Tresenda e poi prendere a destra per Aprica / Brescia fino a giungere al paese. In alternativa, risalendo dal lago di Iseo fino a Edolo e poi a sinistra.
Giunti in paese si dovrà valutare se si desidera fare l'avvicinamento con la funivia oppure con sentiero.
Nel caso si opti per salire con gli impianti che portano al Palabione, si può parcheggiare nell'ampio piazzale della funivia in via Adamello.
Se si desidera intraprendere l'avvicinamento a piedi, dalla provinciale si svolta a destra in salita per via Tonale, poi si prosegue per la stretta via Ospitale fino a un bivio dove a sinistra noteremo un parcheggio. Conviene parcheggiare l'auto in questo parcheggio. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Se si decide di proseguire per l'avvicinamento con sentiero, dal parcheggio si torna su via Ospitale e si inizia a salire sull'asfaltata per 500 metri fino a quando l'asfaltata diventa una forestale con segni bianco-rossi. Siamo nel sentiero 327 che in salita ci porterà al Dosso Pasò quindi fino alla stazione a monte della funivia sotto la quale cammineremo diverse volte.
Dalla stazione a monte della funivia (1h 15' dal parcheggio), si prosegue in salita verso il lago Palabione si noterà verso est la cresta del Monte Palabione in cui si sviluppa la ferrata. Puntiamo in quella direzione seguendo i segni bianco-rossi verso la targhetta bianca che indica l'inizio della ferrata (20' dalla stazione a monte della funivia - 1h 40' totali).
Ferrata:
La ferrata si sviluppa su uno spigolo e quindi conserva in diversi tratti una certa esposizione che, abbinata al fondo erboso e non sempre stabilissimo, è la maggiore difficoltà della via. La via è un mix di tratti di cresta con risalita di alcuni balzi rocciosi. Poco dopo l'inizio troviamo il passaggio chiave: un'esposta parete verticale da risalire arrampicando. In molti tratti si risale in diagonale sfruttando alcuni appigli delle rocce. La ferrata è breve e dopo il tratto difficile affrontiamo alcuni piccoli balzi per poi arrivare al tratto finale di cresta erbosa che ci porta alla croce di vetta (40' dall'attacco - 2h 15' totali).
Discesa:
Dal versante opposto a dove si sviluppa la ferrata si intraprende il sentiero di discesa (in parte attrezzato). Il sentiero è ripido ma non difficile e ci porta ad innestarsi sul sentiero percorso all'andata (CAI 237). Se da qui vogliamo discendere al parcheggio a piedi ripercorriamo l'itinerario di andata a ritroso (1h 15' dalla vetta - 3h 45' totali). Se invece si volesse rientrare in funivia, giunti all'innesto col sentiero di andata lo si deve percorrere in salita per 10 minuti fino alla stazione della funivia.
Un'alternativa è di scendere sull'altro versante della valle di Aprica. Si potrebbe risalire fino alla stazione della funivia e andare al vicino Rifugio Valtellina (CAI 329). Dal rifugio Valtellina proseguire sul 329 fino alla Malga Magnotta e poi in discesa sul 301/326 fino ad Aprica (calcolare 1h 30' in più per un totale di circa 5h di itinerario).
Note:
La Ferrata al Monte Palabione è un itinerario ideale per far provare una ferrata esposta ma non difficile a escursionisti che abbiano esperienza di montagna ma che non abbiano ancora guadagnato molta esperienza in sentieri attrezzati. La ferrata non presenta difficoltà particolari ma è esposta e un paio di passaggi richiedono maggiori attenzione.
Il cavo a tratti è po' lasco e tende a far sbandierare.
Opportunità:
La Valtellina è una zona che offre molte escursioni, tuttavia poche ferrate vere e proprie. Se si volesse rimanere in provincia di Sondrio si potrebbe optare per la Ferrata al Torrione Porro. Si potrebbero percorrere entrambe lo stesso giorno a patto di utilizzare gli impianti di risalita per la salita al Palabione.
Scendendo nelle zone del bresciano c'è invece l'imbarazzo della scelta anche con itinerari impegnativi e alpinistici. Non lontano da Aprica si trovano in ordine di difficoltà crescente la Ferrata del Pizzo Badile Camuno, la Ferrata Terzulli (escursione alpinistica) e la Ferrata del Corno del Grevo (molto difficile). Per rimanere su itinerari facili, tuttavia allungando di molto il percorso stradale si potrebbe scendere al Lago d'Iseo per percorrere il Sentiero Attrezzato Trentapassi.
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Martin cets
23/08/2020 alle 21:55Fun via ferrata, but very short. Good for beginners. It has tremendous views. Be cautious when coming back down, there is a big risk of slipping and falling, especially if the grass is wet. It’s definitely the most dangerous part.
Be aware that the cable car does not take you all the way up. You need to take a chair lift as well. It was closed for us (maybe closed during the summer or just because it was Sunday). Without the chair lift you have to hike up the mountain to the start of the via ferrata which takes a lot of energy and adds about 1 – 1.5 hours which is longer than the ferrata itself. (We saw two people after us being dropped off at the top by a car, so maybe that can be arranged)
Filippo Rosi
06/09/2019 alle 08:45Piacevole il giro. Facile la ferrata che risale alcuni balzi rocciosi di una cresta mista. la zona è bella, poco battuta e merita un giro senza dubbio.