Generale:
La Ferrata del Centenario al Resegone è una ferrata di difficoltà moderata che risale un'imponente bastionata rocciosa addentrandosi in un lungo canalone nei pressi del Passo Fò sotto il Resegone. La ferrata presenta un'abbondante attrezzatura, cosa abbastanza inusuale per le ferrate del lecchese. Il percorso è facilmente concatenabile con altri itinerari della zona.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è l'ampio piazzale da cui parte la funivia per i Piani d'Erna nel comune di Barzio in provincia di Lecco. Giunti a Lecco dalla superstrada che collega Lecco con Ballabio e poi con la Valtellina, all'uscita di una galleria si prende l'uscita con chiare indicazioni per "Piani D'Erna". Da lì si prosegue in salita tra tornanti fino al termine della via nell'ampio piazzale.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Parcheggiata l'auto avremo due alternative per giungere all'attacco della ferrata:
Ferrata:
La ferrata attacca all'imbocco di un angusto canalino. Si sale una parete verticale con l'utilizzo di alcune staffe. Si risalgono due strappi verticali per un totale di circa dieci-quindici metri. Si prosegue traversando verso destra con l'ausilio di staffe per i piedi e si riattacca verticali addentrandoci nel canalino chiuso tra alte pareti di bellissima roccia calcarea. Questo è il tratto più esposto della ferrata. Terminato questo tratto seguiamo una cengia verso destra e poi riattacchiamo in verticale.
Usciamo da questo tratto verticale, non difficile ma abbastanza esposto, giungiamo in un sentiero attrezzato che ci conduce alla seconda parte della ferrata addentrandoci dentro un nuovo canalino. La seconda parte della ferrata prosegue abbastanza verticale sebbene la roccia sia più coricata rispetto ai primi metri. Proseguiamo in salita lungo il canale, inizialmente alla sua destra poi alla sua sinistra, aiutati da alcune singolari barre metalliche per i piedi. Proseguiamo in salita alternando alcune pareti appoggiate con più semplici roccette sempre abbondantemente attrezzate con staffe metalliche fino a uscire dalla parte più stretta del canalino e proseguendo su un più agevole sentiero attrezzato. Siamo ora nella fase conclusiva della ferrata. Affrontiamo una breve serie di roccette e poi una breve parete uscendo di fatto sul Pian Serrada. Si percorre un tratto di sentiero, si risalgono le ultime roccette e giungiamo al termine della ferrata (45' dall'attacco - 1h 30' dalla stazione a monte della funivia).
Discesa:
Terminata la Ferrata del Centenario, noteremo subito a destra il cartello per la vicina Ferrata del Caminetto (o Buco della Carlotta). Le opzioni per la discesa sono:
Note:
La Ferrata del Centenario è una ferrata che presenta - rispetto ad altre nella zona del Resegone - elevata presenza di staffe a sostegno della progressione. La parte iniziale è caratterizzata da una buona esposizione poi ci si addentra in un canalone e questa sensazione si affievolisce. La ferrata non presenta difficoltà tecniche di rilievo. Attenzione va prestata a non smuovere sassi lungo la salita visto che la ferrata si sviluppa in modo rendendo questo pericoloso per gli escursionisti sotto. Lungo la via sono ben visibili i segni della vecchia linea di salita che risultava sicuramente più impegnativa e spartana nell'uso di infissi rispetto all'attuale.
Opportunità:
Come anticipato sopra, la Ferrata del Centenario si sposa bene a essere combinata con la salita della Ferrata Ernesto de Franco oppure con la discesa tramite il Sentiero Attrezzato del Caminetto.
Un'interessante alternativa è di salire ai Piani d'Erna con la Ferrata Gamma 1 invece che tramite funivia. In questo modo di concatena la prima lunga ferrata con quella del Centenario.
Se si volesse percorre un lungo itinerario, pur senza salire al Resegone, si potrebbe salire con la funivia ai Piani d'Erna, percorrere la Ferrata del Centenario, scendere per il Sentiero Attrezzato del Buco della Carlotta e poi seguire in direzione del Passo Foo e poi intraprendere il bellissimo Sentiero Attrezzato della Giumenta. Al termine del sentiero attrezzato scendere lungo i sentieri verso il parcheggio (ca 7h totali).
Se si decidesse di salire invece al Resegone si può poi percorrere il discesa il Sentiero Attrezzato del Canalone Bobbio. In questo caso serve ottima gamba e attenzione alle tempistiche che son lunghe.
Per i più preparati si potrebbero percorrere la Ferrata Gamma 2 al Resegone o la Ferrata del Monte Ocone sul versante bergamasco del Resegone anche se difficilmente abbinabili alla Ferrata del Centenario.
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Francesca Ferrara
19/10/2020 alle 14:07A mio avviso ferrata breve e non impegnativa da un punto di vista tecnico. Molto staffata nei tratti che presentano una certa verticalità ed esposizione. Molto bello il contesto paesaggistico in cui si sviluppa. Sono presenti dei passaggi divertenti che rendono la ferrata un’esperienza appagante. Si consiglia la salita tramite funivia dai Piani d’Erna. Nota dolente il sentiero di rientro ( il numero 1) molto lungo. Ferrata che si può sicuramente concatenare con la vicina e più complicata De Franco.
canamtb
15/07/2019 alle 22:56La ferrata è piuttosto breve ma molto appagante perchè si sviluppa in un ambiente quasi dolomitico. L’esposizione a tratti c’è ma è mitigata dalle tante staffe che rendono la progressione in salita semplice e divertente. Gli esperti storceranno chiaramente un pò il naso ma i neofiti o quasi potranno cimentarsi in tutta sicurezza in una ferrata a tratti verticale senza avere chissà quale tecnica. L’escursione intesa come avvicinamento+ferrata+rientro non è indimenticabile, ma può migliorare sensibilmente se si concatena la Ferrata De Franco oppure se si sale semplicemente in vetta al Resegone.
Massimo Loriato
10/06/2019 alle 08:36Percorsa in giornata dopo la Gamma1, abbastanza corta ma piacevole in giornata dopo aver fatto altro di impegnativo; avvicinamento e rientro dai Piani D’Erna abbastanza lungo.
Ferrata riammodernata nel 2005 come indicato dai pannelli che riportano anche la scheda completa della ferrata, intervallando cosi pezzi di cavo e pieni di appoggi con pezzi di catena più essenziali.
Molto panoramica, non particolari difficoltà tecniche, l’unica è stata un pò la poca pioggia che ha reso catene e roccia parecchio scivolosi.
marcomelioli
15/03/2019 alle 00:26La ferrata si sviluppa in un bellissimo contesto, segue uno splendido canalone. A mio avviso però sono state messe troppe staffe, quando la splendida roccia offre invece ottimi appigli. Le difficoltà a mio avviso sono molto contenute, l’esposizione iniziale rende il primo tratto più adrenalinico. Rimane comunque una progressione molto divertente, cavo e catena ottimi. Saliti a piedi, siamo scesi dal buco della Carlotta e poi tornati alla funivia, l’itinerario è molto bello. Ferrata adatta a tutti, anche a chi è alle prime armi.
Alessandro Iotti
26/02/2019 alle 22:28Salito a piedi dal parcheggio della funivia a Passo Fo, l’escursione è bella. La via ferrata non è difficile, molto (troppo..) staffata sopratutto per la bellezza della roccia, molto ammanigliata e ricca di appoggi. La via è logica e merita di essere percorsa. Volevamo salire la Silvano de Franco ma la neve ci ha fatto desistere.
david.bianchi64
04/01/2019 alle 16:30Tutto sommato facile, senza passaggi critici ma comunque una vera ferrata con molta esposizione all’inizio. Corta, con molti appigli artificiali nella parte iniziale, poi piu’ radi. Secondo me l’ideale per neofiti