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niccontro
19/04/2022 alle 12:17Molto bella e facilmente percorribile. Non occorre enorme sforzo fisico.
Ottima vista panoramica in alcuni punti esposti
cammo75
19/10/2021 alle 21:42Percorsa sabato 16/10/21 con giornata perfetta sole e temperature ideali. Personalmente dividerei la ferrata in 3 sezioni, la prima piuttosto insignificante con prolungate disarrampicate che obbligano a costante trazione del cavo e una lunga cengia molto esposta che, anch’essa, richiede una continua trazione del cavo, piuttosto stancante per le braccia; come seconda sezione battezzerei la conca dove si sviluppano i passaggi sui due ponti sospesi e il pendolo, trovo che questo punto sia una sorta di parco giochi, di positivo c’è decisamente il panorama in quanto da qui la vista si spinge fino alla parte più a nord del lago di Garda. Passato questo punto si passa, sempre a mio avviso, alla terza sezione rappresentata dalla variante difficile che conduce al “trono dell’Aquila “ dove si gode di un panorama veramente meritevole. Nello specifico della ferrata penso che, se non si percorre la variante difficile, sia piuttosto insignificante e stancante per le braccia, mentre completandola con l’ultima sezione si riveli più emozionante e meritevole di essere percorsa.
christian.manzini
19/09/2021 alle 19:18Veramente bella e con panorami stupendi! Belle le varianti difficili.
lorenzo.lama6
19/09/2021 alle 15:39Ferrata molto scenografica, tecnicamente non difficile, caratterizzata da alcuni passaggi esposti lungo il traversone iniziale e lungo le due varianti estreme. Consigliata!
Achille Barbarisi
02/10/2020 alle 16:37Sarò forse un neofita, ma a me è piaciuta molto. Attenzione agli orari di chiusura degli impianti di risalita/discesa, c’e’ da considerare più di una buona mezz’oretta come percorso (in salita) per raggiungere la seggiovia …
daniel grassi
13/09/2020 alle 18:26L’ho fatta nel 2018, panorama super, molto esposto il secondo tratto.
Molti traversi, tutto di braccia, molta discesa.
Ponti adrenalinici.
Ultimo tratto uscito dallo spigolo del vento.
La parete terminale è poco ricca di appigli, molte braccia anche qui.
Troppa gente già alle 9 di mattina.
Attrezzatura top.
A mio avviso non è per principianti.
Michele Grisafi
22/07/2020 alle 23:49Ferrata che si salva solo se si percorre la bellissima variante con le scale ad elica. La difficoltà nel resto è abbastanza ridotta sebbene dia grande fastidio la partenza in discesa… parti e continua in discesa per 25 minuti buoni in grande scomodità.
I ponti sono molto belli.
Andrea De Togni
30/06/2020 alle 17:51Percorsa il 26/6/20.
Premetto che io non faccio mai ferrate ED molto atletiche (ho poca forza di braccia) e che gradisco quelle “arrampicabili”. Però volevo fare i ponti, volevo vedere quelle famose scale elicoidali e mio cugino abita in zona…
Vi scrivo come l’ho vissuta io, considerazioni ovviamente personali.
La ferrata è infida e capisco perchè ogni tanto qualcuno ci rimane appeso o deve essere recuperato. È infida perché l’avvio è in discesa, sembra poco esposta e facile. Per i primi 20 minuti è così, è poco più di un sentiero attrezzato.
Poi ad un certo punto comincia una sequenza interminabile di cenge tendenzialmente a sbalzo, dove le braccia lavorano molto. Sempre costantemente esposti. Quando non sono cenge sono discese molto verticali e molto esposte, da disarrampicare quindi non difficili (a volte con staffe ma non moltissime). Ed è tutta così fino quasi alla fine, 80% traversi, 20% discese. Quindi se non stai attento arrivi dopo 1h30 (più o meno) così, cotto di braccia. Non si arrampica mai. Anche nei pochi passaggi di salita si deve ricorrere praticamente sempre al cavo.
Poi ci sono i due ponti, adrenalinici certo ma non difficili.
Dopo questi passaggi che sono esposti ma non tecnicamente difficili, così di colpo, te la tira in faccia ?
C’è una prima deviazione dove puoi salire in verticale su una parete (si arrampica, alcuni tiri di braccia ma si fa) oppure fare “il battito d’ali”: una corda d’acciaio appesa 5mt sopra a cui ti devi fissare l’imbrago, appenderti e dondolare fino a prendere un cavo a sinistra. Io non l’ho fatta non per il dondolare ma perché quando arrivi a sto cavo cominciano 10mt di parete strapiombante tutta di braccia. Ho detto no, l’ho guardata e ho preferito non rischiare.
Vai avanti ancora un po’ e hai la deviazione ED. O vai dalla salita arrampicabile che a occhio non sembrava complessa (lo spigolo del vento), oppure la variante “estrema”. Mi sono consultato con mio cugino (molto più bravo di me) e ho detto “ma si, che saranno mai due scale, proviamo ???)
Le due scale elicoidali sono toste perché si muovono (consiglio di salire uno per volta), sono lunghe e soprattutto la seconda è più corta ma ha i pioli di cavo (la prima lì ha di ferro rigido) e quindi più faticosi. Il problema non è lì però. È che dopo quelle due scale ti trovi di fronte 5 metri di muro decisamente esposti, verticali e con pochi appigli, seguiti da un piccolo ponte e poi altri 3-4 metri così. E’ lì la vera ED: è un punto in cui senza braccia non vai su (e sei stanco dopo averle usate per tutta la ferrata e sulle scale) e io sono arrivato al limite delle mie energie.
La rifarei? Non lo so. Al di là della variante estrema c’è veramente poco o nulla da arrampicare. Sembra spesso esposizione fine a sé stessa. I ponti sono carini ma arrivano alla fine quando un po’ ti sei rotto di andare quasi sempre in orizzontale.
Fatta ma preferisco altro “tipo” di ferrate.
matteo
01/06/2022 alle 00:44Fatta lunedì 30 giugno 2022. perfettamente d’accordo in tutto. in più aggiungo che l’ho fatta in giornata fredda e ventosa con superfici umide. l’ho sofferta anche se ho un buon allenamento. Forse la rifarò in condizioni migliori per sfida personale