Relazione della difficile Ferrata Fiamme Gialle alla Palazza Alta nel Gruppo del Civetta. Itinerario molto lungo e faticoso con annessa ferrata molto difficile e quindi consigliato solo a escursionisti con esperienza e in buono stato di forma. Rientro molto lungo e impegnativo che richiede di intraprendere la ferrata presto oppure di spezzare l'itinerario in due giorni pernottando in rifugio.
Il punto di partenza dell'itinerario è l'abitato di Bastiani vicino a Cencenighe Agordino in provincia di Belluno. Da Cencenighe si segue per Alleghe e, prima di uscire dal paese, si noterà una rampa in salita con indicazioni per Bastiani. Si segue la strada che termina al paese dove è presente un piccolo parcheggio. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Già dal parcheggio seguiamo le indicazioni che ci fanno salire su un sentiero dove incontriamo due bivi segnalati in cui noi terremo la sinistra seguendo le indicazioni per la ferrata. Saliamo ripidamente nel bosco prima e poi fuori dal bosco incontriamo un bivio. Noi teniamo la destra per la ferrata ignorando la deviazione per Sech (3a opzione di rientro). Siamo ora su un sentiero che corre parallelo alla bastionata rocciosa e in alcuni tratti è decisamente esposto quindi attrezzato con fune corrimano. Raggiungiamo quindi l'attacco della Ferrata Fiamme Gialle (1h dal parcheggio).
La ferrata è suddivisibile in 4 sezioni intervallate tra loro da tratti più o meno difficili di collegamento.
La prima sezione presenta subito dall'attacco una caratteristica che contraddistingue per intero la via: roccia compatta e verticalità. Partiamo con un balzo verticale di 6 metri con un paio di appigli utili per le mani sul lato destro della salita. Traversiamo facili verso destra e iniziamo un primo lungo tratto di salita piuttosto verticale. La roccia su cui saliamo offre alcuni appigli ma spesso non son così evidenti né larghi rendendo a tratti necessario trazionare sul cavo. Saliamo ora su un lungo traverso a destra e quindi alternando tratti verticali con brevi tratti orizzontali attorniati da cespugli e mughi (30' dall'attacco).
Percorriamo un tratto di sentiero attrezzato con alcuni brevi balzi e roccette fino all'attacco della seconda sezione della via. Questo tratto è caratterizzato da tratti di placche ben appigliate che salgono a tratti verticali ma con buoni appoggi e gradoni che rendono piacevole arrampicare sfruttando l'ottima roccia presente. Saliamo fino a una forcellina. Saliamo alcuni metri su un traverso verso destra e siamo al termine della seconda sezione (1h dal termine della prima sezione - 1h 30' dall'attacco).
Percorriamo un sentiero attrezzato che ci conduce alla terza sezione della via. La terza sezione inizia subito con una placca verticale e impegnativa che piega verso sinistra andando a correre parallela a una fessura. Si continua a salire su placca e dopo aver fatto un traverso verso destra ci troviamo a salire un esposto e impegnativo spigolo privo di appigli. Saliamo un'altra placca verticale saliamo fino a un ultimo traverso orizzontale prima di uscire dalla terza sezione della via (1h dal termine della seconda sezione).
Terminata la seconda sezione proseguiamo sul sentiero e giungiamo a una via d'uscita: a destra si percorre una via piuttosto facile per raggiungere la cima, a sinistra la via impegnativa, molto difficile. La quarta sezione inizia con una impegnativo traverso in diagonale verso destra che ci porta a uno spigolo. Risaliamo in forte esposizione lo spigolo e ci troviamo sotto un lungo e difficile diedro con pochi appigli. Sarà necessario utilizzare il cavo e cercare in spaccata appoggi e appigli per salire questo passaggio. Siamo ora alle ultime battute della via. Saliamo una ripida parete con migliori appoggi dei passaggi precedenti e raggiungiamo la vetta (2255 - 1h dal termine della terza sezione della via - 3h 30' totali).
Dalla vetta inizia una nuova impegnativa sezione del nostro itinerario che in fase di programmazione dell'itinerario è necessario tenere in considerazione. Scendiamo dalla vetta in direzione est seguendo il sentiero fino a un chiaro bivio segnalato. A questo punto ci sono 3 opzioni:
La Ferrata delle Fiamme Gialle al Pelsa è una ferrata in sé difficile che raggiunge il grado di molto difficile nella sua quarta e ultima sezione. La roccia è molto compatta e si presta molto bene ad essere arrampicata tenendo in considerazione che molti passaggi sono di III e IV grado con alcuni punti nella quarta sezione probabilmente di maggior grado. Possono risultare utili le scarpette da arrampicata. I sentieri di collegamento sono anch'essi faticosi per pendenza ed è consigliato utilizzare questi tratti per recuperare le energie in vista dell'ultima sezione.
La Ferrata Fiamme Gialle nel gruppo del Civetta è una ferrata molto impegnativa inserita in un itinerario molto lungo e impegnativo. Se si volessero percorrere altri itinerari nel gruppo del Civetta si potrebbe optare di pernottare al Rifugio Vazzoler da cui si riesce a raggiungere l'attacco della Ferrata Tissi così come in un itinerario più lungo la Ferrata degli Alleghesi. Nella parte più meridionale del gruppo incontriamo la Ferrata Costantini. Sul versante opposto del gruppo incontriamo anche la facile Ferrata Sora el Sass.
Se invece ci indirizziamo verso est incontriamo la Ferrata Paolin Piccolin oppure le ferrate alle Pale di San Martino tra cui citiamo la Bolver Lugli e la Ferrata Fiamme Gialle al Bivacco Reali.
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Filippo Rosi
28/03/2019 alle 15:01Ferrata magnifica, difficile, tecnica che non lascia tregua. Da non sottovalutare. Peccato per la temporanea (speriamo..) chiusura.