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comeaquiloni
22/08/2021 alle 07:45Percorsa ieri per la prima volta, insieme a mia figlia ventenne, un pochino titubante visti i tanti commenti negativi riguardanti il pericolo caduta sassi unito al periodo ferragostano che certo non aiuta. Invece devo dire che sia noi che le sei persone che ci hanno preceduti all’attacco non hanno smosso nemmeno un sassolino. Credo che attenzione ed un po di esperienza bastino a scongiurare la maggior parte dei problemi. Il tracciato poi è ben studiato proprio per ridurli al minimo. Ferrata bella, mai difficilissima… mai banale, in ambiente molto suggestivo, con ritorno su versante selvaggio da affrontare rimanendo concentrati. Panorama … da 365 😉. E l’incontro mattutino con marmotte e due camosci ha reso la giornata veramente speciale.
P.s unico “neo” se così si vuol dire… a circa tre quarti di salita siamo stati raggiunti da una coppia di stranieri (forse olandesi) che salivano senza assicurarsi al cavo e senza casco. Mi ha dato un po fastidio questo spregio delle misure minime di sicurezza.
Armando
24/08/2020 alle 08:43Bella ferrata, partito da baita Cuz, ho avuto difficoltà a trovare l’attacco in quanto non ho trovato indicazioni, l’ultimo nella strada bianca dopo l’impianto di risalita. Ritratterei questa ferrata come difficile, ci sono dei passaggi impegnativi anche se non impossibili. Ho trovato un piolo staccato in un punto non rilevante. Sempre panoramica, spesso in verticale, le scalette strapiombanti e la parte finale impegnativa ma bella! Discesa altrettanto bella attrezzata bene.
Paolo Pajer
28/07/2020 alle 20:04Bellissima ferrata, con avvicinamento breve dalla cabinovia del Ciampac (nota: ci sono pochi segnali, per fortuna avevamo davanti una guida che conosceva il sentiero).
Facendola presto, verso le nove, si resta in ombra per un bel tratto, con la roccia umida o bagnata.
Cavi quasi tutti ben tesi.
Un paio di scalette strapiombanti molto divertenti.
L’ultimo tratto, quello nuovo, è da fare in scioltezza, c’è un breve traverso da fare in aderenza che chiede piede saldo e braccia sicure.
Il rientro è rilassante, anche se il primo tratto non è da fare alla leggera.
Jindrich Kolar
26/09/2019 alle 08:20https://youtu.be/__0Gum5v7Ks
If you are interested – whole track in 360 video
Matteo Buldro
18/08/2019 alle 01:10Percorsa il 16/08/19 l’ultimo tratto è stato modificato qualche mese fa, non si percorre più il camino che porta alla cresta ma il nuovo tracciato va sulla sinistra con un breve traverso e un tratto verticale povero di appigli da fare in aderenza. Il tratto più impegnativo della via è, senza dubbio, diventato questo. Per il resto bell’itinerario estremamente panoramico, discesa da un canalone prevalentemente attrezzato ma senza difficoltà.
marcomelioli
15/03/2019 alle 00:53Ferrata percorsa in luglio con ancora della neve lungo il percorso, l’itinerario si sviluppa in un ambiente abbastanza ostile. Anche se non esageratamente difficile, la presenza continua di sassi e pietre la rende una ferrata non da tutti. Presa la funivia l’avvicinamento risulta breve, anche se ancora innevato. La ferrata: dopo un primo tratto piacevole è presente una lunga placconata inclinata, che risulta essere bagnata dai numerosi nevai che si sciolgono, dove la progressione risulta complicata e bisogna prestare molta attenzione. Il cavo era in un punto ancora sotto la neve, è stato necessario staccarsi e procedere qualche metro non in sicurezza. Poi una lunga serie di cambre anche leggermente strapiombanti porta alla seconda parte, molto più piacevole, arrampicabile, in un contesto ambientale fantastico. Ripeto, attenzione ai sassi. Questa è la ferrata con più sassi che io abbia mai visto! Quasi impossibile non smuoverne, massima attenzione. Il ritorno è attrezzato e molto ripido, ma si sviluppa in un ambiente fantastico. Ferrata che consiglio, ma è bene accertarsi prima che sia sgombra da neve.
Scott Ribes
21/09/2018 alle 07:19Premetto che forse questa mia recensione non fa molto testo in quanto ho effettuato la ferrata che ero di qualche kg in sovrappeso, con i piedi distrutti dalle vesciche e con la pioggia che ha iniziato a cadere dopo un repentino cambio di meteo, MA non mi sento di dire che questa sia una delle mie ferrate preferite principalmente per un motivo: la friabilità della roccia. È un costante smuover sassi e non ho mai avuto la sensazione di tranquillità in quanto c’era sempre un costante movimento roccioso. In più aggiungiamo che l’ho fatta ad inizio stagione dove parte del cavo era ancora coperta dalla neve e che appunto non ero in formissima 🙂 vorrei effettuarla nuovamente in un diverso stato di forma anche se non ha passaggi complicati come ferrata. Personalmente ho trovato la discesa non banale in quanto forse in un paio di punti un cavo non avrebbe fatto malissimo. Vista dalla cima stupenda.