Generale:
La Ferrata del Gabi Simplon è una ferrata che si trova in Svizzera poco oltre il passo del Sempione lungo la statale. La Ferrata è corta, atletica e ricca di appigli artificiali. Ci sono alcuni passaggi atletici non da sottovalutare.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è in Svizzera passato il confine seguendo la Statale del Sempione. Scendendo sul lato svizzero si attraverseranno 8 gallerie (alcune corte). All'uscita dell'ottava sul lato sinistro della strada c'è una cava con una stradina d'accesso. Noi potremo parcheggiare nei pressi della cava nei giorni festivi oppure lungo un parcheggio lungo la statale e poi scendere la stradina.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Dal parcheggio notiamo una bacheca che mostra lo sviluppo della via ferrata e le vie di fuga. Si scende per alcuni metri su una sassaia attaccando subito la ferrata.
Ferrata:
Si risale una masso attrezzato inizialmente con staffe metalliche. Raggiungiamo lo spigolo superiore, lo aggiriamo e dopo un breve traverso verso destra su pioli metallici raggiungiamo un ponte sospeso di una decina di metri. In base alla stagione è possibile che sotto il ponte sia presente o meno un torrente impetuoso. Il ponte e la partenza dal sasso sono una variante al percorso originale che, evitando il ponte sospeso, giunge allo stesso punto da sinistra.
Dopo il ponte la via salte drita per una quindicina di metri. Inizialmente ci sono alcune staffe e pioli metallici fino a incontrare il cavo che giunge da sinistra dall'attacco alternativo. A questo punto proseguiamo a destra su un traverso con pioli per i piedi fino a giungere a uno spigolo. Lo aggiriamo lasciandoci alle spalle il ponte e saliamo verticali lungo un diedro sempre con abbondanza di sostegni artificiali per i piedi. Raggiungiamo un tratto su erba prima di spostarci brevemente a destra su una cengia e poi in verticale di una parete molto attrezzata con una lunga serie di pioli e staffe metalliche. In questa parete qualche piolo in meno avrebbe reso la salita molto appagante data la bellissima roccia presente su entrambi i lati del cavo.
Ci spostiamo a destra lungo una cengia che poi diventa un traverso su pioli metallici. Questo tratto è decisamente esposto seppur non difficile. Proseguiamo in questo alternarsi di cengia e traverso per qualche minuto fino a risalire una rampa rocciosa.
Si attacca subito una comoda parete verticale in cui molte staffe ci aiutano a salire. Si percorre un traverso a destra con molti pioli per i piedi per poi interrompere il cavo e intraprendere un breve tratto di sentiero. Giungiamo quindi a un'altra parete dritta piena di pioli per i piedi. Giungiamo quindi a un traverso sotto un tetto inizialmente con appoggi artificiali per i piedi, poi su un piano più ampio. Proseguiamo ora su una cengia terrosa verso destra prima di iniziare nuovamente in verticale.
Saliamo su staffe per poi fare un traverso a sinistra su pioli in elevata esposizione. Il cavo riparte ora in verticale con un leggero strapiombo sebbene le ampie cambre metalliche aiutino molto. Superato il tratto strapiombante la parete prosegue per una ventina di metri su una lunga serie di cambre fino a incontrare un secondo tratto strapiombante simile al precedente. Lo passiamo e siamo su un terrazzino erboso.
Seguiamo il cavo e raggiungiamo una cassett delle offert e il libro delle firme. Ancora pochi metri di cavo e siamo al termine di questa via ferrata (ca 1h dall'attacco - 1h 15' totali).
Si giunge ora su una parete verticale in cui si procede dando spesso il fianco destro alla roccia in forte esposizione giungendo a una cassetta per le donazioni. Si affronta un traverso obliquo impegnativo per le braccia, si aggira uno spigolo e si risale una parete verticale lunga ed esposta che richiedono buona fisicità. Si risale con il cavo che in alcuni momento fa zig zag su noi. Così ci troviamo ad affrontare le ultime due pareti verticali, meno di difficili delle ultime, un'ultima placca e completiamo così la ferrata (1h 30' dall'attacco - 1h 35' totali).
Discesa:
Scendiamo su una stradina asfaltata fino a raggiungere un segno giallo che ci indica il sentiero lungo il bosco che ci riconduce alla sottostante statale (20' dal termine della ferrata - 1h 30' totali).
E' possibile fare una donazione volontaria verso la fine della ferrata.
Note:
Se si volesse evitare il ponte sospeso, si può procedere lungo la statale verso la galleria dove un segno giallo ci indica il breve sentiero che porta all'attacco della ferrata.
Opportunità:
Tornando verso l'Italia, le ferrate più vicine sono la Ferrata del Lago, la Ferrata delle Guide di Macugnaga e la Ferrata dei Picasass sul Lago Maggiore.
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Luca Zucchi
20/06/2020 alle 21:38Ferrata molto semplice, con passaggi non particolarmente difficili.
Unico lato negativo il cavo molto molle in maggior parte del percorso.
Bellissimo panorama
Miriam Mocellin
14/06/2020 alle 20:19Bella ferrata adatta per una un’uscita veloce o se si è nei dintorni!
Edoardo Miazza
25/03/2019 alle 12:36Percorso non particolarmente impegnativo, ben attrezzata, in un luogo che ti fa sentire già in “alta” montagna con i suoi panorami.