La Ferrata alle Cascate di Fanes è una piacevole escursione in un ambiente paesaggisticamente molto piacevole che abbina un itinerario facile adatto anche a principianti. Tecnicamente, la relazione della Ferrata alle Cascate di Fanes include 3 itinerari attrezzati che potrebbero essere percorsi anche singolarmente: la Ferrata Giovanni Barbara, la Ferrata Lucio Delaiti e la Ferrata alla Cengia di Mattia. Questi itinerari si sviluppano prevalentemente in cenge e tratti verticali privi di difficoltà ad eccezione della Ferrata Lucio Delaiti che presenta una parete verticale di 4 metri di livello leggermente più difficile.
Il punto di partenza dell'itinerario è il parcheggio del Parco Naturale Dolomiti d'Ampezzo situato a circa 6 Km da Cortina d'Ampezzo (Belluno) lungo la Statale 51 che collega Cortina con Dobbiaco (Bolzano). Partenza da Cortina, dopo circa 5 Km noteremo un cartello marrone che indica "Val di Fanes" con la possibilità di prendere in leggera discesa sulla sinistra una stretta strada asfaltata. La prendiamo percorrendola tutta per circa un chilometro fino al parcheggio. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal parcheggio (ca 1300m) proseguiamo costeggiando il lato destro del torrente in leggera salita fino a incontrare una deviazione a sinistra dove teniamo il segnavia 10 in direzione ovest. Proseguiamo sul sentiero 10, attraversiamo il ponte sul Rio Fanes evitando il sentiero che prosegue sulla sinistra orografica del torrente. Proseguiamo sull'ampio sentiero 10 fino a raggiungere il Ponte Alto (1470 m - 45' dal parcheggio) in cui è possibile vedere lo sviluppo in alto della Ferrata Giovanni Barbara, più in basso il Ponte sopra il Rio Fanes e sul versante opposto i primi metri della Ferrata Lucio Delaiti. Oltrepassiamo il ponte e incontriamo a destra il sentiero che in discesa conduce all'attacco della Ferrata Giovanni Barbara (1h dal parcheggio).
La Ferrata Giovanni Barbara inizia con un'esposta ma ampia cengia che sale a sinistra fino a raggiungere un punto dove si inizia a scendere in direzione della prima cascata. Lo sviluppo della cengia è molto caratteristico. La cengia passa sotto un tetto roccioso con la cascata alla nostra destra. Val la pena fermarsi un attimo e godersi il gioco d'acqua prima di proseguire col sentiero sul versante opposto. Saliamo un breve canalino sabbioso in cui la fune ci aiuta a non perdere l'equilibrio. Saliamo il canalino e passiamo attraverso una stretta forcella per scendere sul versante opposto lungo un tratto di sentiero dove alcune traversine riducono ulteriormente le difficoltà. Proseguiamo nel sentiero senza difficoltà significativa fino a raggiungere il passaggio chiave (di difficoltà tuttavia modeste) della Ferrata Giovanni Barbara. Dobbiamo scendere una parete verso il sottostante torrente. Partiamo scendendo una paretina appoggiata con l'aiuto di alcune staffe, percorriamo un traverso verso destra per poi scendere un ulteriore tratto ripido. Scendiamo su alcuni grossi massi in direzione del torrente fino a incontrare un cartello con cui di fatto termina la Ferrata Giovanni Barbara (20' dall'attacco).
Attraversiamo il ponte sul Rio Fanes saliamo alcuni facili balzi rocciosi attrezzati dove incontriamo la targa metallica con cui ha inizio la Ferrata Lucio Delaiti. Nella prima parte della ferrata seguiamo una cengia ascendente verso sinistra che risale a destra del torrente. Proseguiamo in salita incontrando un traverso un poco esposto ma breve e non difficile oltre il quale prosegue il sentiero fino a portarci sotto il passaggio chiave della Ferrata Delaiti, probabilmente il passaggio più impegnativo dell'intera via. Dobbiamo risalire una parete verticale di 4 metri piuttosto liscia sul lato destro della corda mentre ci sono buoni appigli sul lato sinistro. Salito questo passaggio proseguiamo su una lunga cengia ascendente che non presenta particolari difficoltà. Il fondo è inizialmente di sabbiolina per diventare più stabile nella parte alta. La ferrata termina portandoci al sentiero 10. poco prima dell'attacco della Ferrata Giovanni Barbara (20' dal termine della ferrata Giovanni Barbara - 1h 40' totali).
Sebbene sia possibile far rientro al parcheggio proseguiamo l'escursione in direzione della Ferrata alla Cengia di Mattia. Rimaniamo sul sentiero 10 fino a un bivio dove teniamo la destra sempre sul sentiero 10 seguendo il cartello "Scorciatoia" raggiungendo la località "Bus de l'Orso" (1507 m - 10' dal termine della Ferrata Delaiti) dove teniamo la destra fino a incontrare la targa metallica con cui ha inizio la Ferrata della Cengia di Mattia. Il sentiero inizia con brevi e facili passaggi di sentiero attrezzato fino a incontrare il punto caratteristico della via. Simile al passaggio della Ferrata Giovanni Barbara percorriamo una cengia che passa sotto una cascata. A differenza del precedente l'uscita di questa cengia è il passaggio chiave della via. Dobbiamo risalire un traverso ascendente verso destra dove alcune staffe ci aiutano ad affrontare un passaggio bagnato che può creare qualche problema di stabilità. Saliamo questo breve traverso e la cengia continua sotto la stupenda cascata. Saliamo alcuni metri di roccette con staffe nei punti leggermente più impegnativi e umidi rendendo anche questo tratto molto facile. Aggiriamo uno spigolo e saliamo un ultimo balzo leggermente più pronunciato con cui terminiamo la Ferrata della Cengia di Mattia (20' dall'attacco - 2h 30' totali).
Il sentiero ci porta ad attraversare su un ponticello di legno il Rio Fanes e ci congiungiamo al sentiero 10. Per far rientro lo prendiamo a sinistra e ripercorriamo a ritroso il sentiero dell'andata fino al parcheggio (1h dal termine della Ferrata Cengia di Mattia - 3h 30' totali).
Le tre ferrate presentate in questa relazione sono da considerarsi facili e adatte a neofiti. Nell'itinerario proposto si percorre la Ferrata Giovanni Barbara in discesa aumentando leggermente le difficoltà della via, in particolare nel tratto verticale con le staffe. E' possibile percorrere la ferrata in salita utilizzando il sentiero che tiene la sinistra orografica del Rio Fanes durante l'avvicinamento.
L'itinerario è piuttosto breve e potrebbe essere abbinato alla difficile Ferrata Ettore Bovero. Lungo il sentiero di avvicinamento noteremo sulla sinistra il sentiero 408 in direzione del Passo Posporcora. Lo prendiamo e giunti al passo seguiamo le indicazioni per la ferrata che sale al Col Rosà. Va detto che parliamo di due ferrate molto diverse e con livelli di difficoltà decisamente diversi. Volendo abbinare un'altra ferrata, si potrebbe salire la Ferrata Strobel a Punta Fiames oppure la Ferrata alla Terza Cengia del Pomagagnon. Salendo la Statale 51 in direzione di Dobbiaco incontriamo la Ferrata Renè de Pol, tuttavia un itinerario lungo. Scendendo verso Cortina possiamo percorrere la molto difficile Ferrata Sci Club 18 al Faloria.
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Simone Nale
15/12/2020 alle 13:47Giro semplice ma abbastanza appagante: bello il passaggio sotto la cascata e un po’ faticosa la risalita in quanto piuttosto ripida dal fondo della cascata.
Prestare attenzione in quanto piuttosto bagnata.
Marco Longhin
28/11/2020 alle 12:31La ferrata è molto semplice ma comunques suggestiva e piacevole. Molto bello passare dietro le cascate. La ferrata è ottima anche per un principiante, ho portato una persona che non aveva mai fatto ferrate. Durante l’avvicinamento a volte si dubita su dove prosegua il sentiero.
lello12333
04/06/2020 alle 08:04Salve a tutti, volevo chiedere se come prima esperienza per un bimbo di 5 anni potesse andare bene. Grazie
Ettore Trevisiol
02/11/2019 alle 15:19Escursione molto semplice che non richiede particolare preparazione fisica. Adatta ai neofiti e con vista suggestiva. Consiglio di attaccare la ferrata dall’area picnic sopra la cascata e facile da individuare, e superato il ponticello risalire per tornare al punto di partenza. Considerate l’umidità della roccia in certi periodi dell’anno.
tommy.pt76
23/04/2019 alle 19:42Bella e in un ambiente meraviglioso…adatta a tutti e da vedere
Filippo Rosi
10/03/2019 alle 08:35Giro molto carino combinando tre brevi ferrata che risalgono una stretta valle. Consigliato anche a famiglie con ragazzi.