Generale:
La Ferrata del Gorbeillon in Valtournenche è una ferrata impegnativa, fisica ma non eccessivamente lunga. Si sposa bene, visto il corto avvicinamento e rientro, a impegnare mezza giornata. Non va sottovalutata per un paio di passaggi atletici e per la costante esposizione.
Località di partenza:
Il punto di partenza è la frazione di Crepin nel comune di Paquier lungo strada che collega Chatillon a Cervinia, in provincia di Aosta. Lungo la strada regionale, si giunge a Paquier, si passano i tornanti che attraversano il paese fino a notare sulla sinistra una strada in discesa con indicazioni Crepin. Si attraversa il torrente Marmore e subito dopo il ponte si nota un cartello marrone che indica Cignana e un largo spiazzo in cui parcheggiare l'auto.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Si segue il sentiero 6 verso sinistra in direzione del lago artificiale di Cignana. Si risalgono ripidi tornanti lungo il bosco, poi a mezzacosta e su un tratto in discesa fino a passare un torrente su un ponticello di legno. Si passa affianco alla zona di arrampicata sportiva. Poco prima di giungere alle falesie si noterà un masso con segni 14 e 15 e un cartello che indica la ferrata. Si risale la pietraia con indicazioni sulla ferrata e poi si segue il sentiero che risalendo ripido porta all'attacco della Ferrata del Gorbeillon poco prima di entrare nel bosco in prossimità di una curva verso destra dove scende un sentiero che si usa per il rientro (20' dal parcheggio).
Questa immagine mostra la bacheca con indicazioni sulla via ferrata del Gorbeillon.
Ferrata:
Il primo tratto di ferrata è propedeutico a rendere consapevoli gli escursionisti sul livello di difficoltà della ferrata nel suo proseguo. Il primo tratto risale tra gli alberi di larici in un facile traverso verso sinistra con passaggi gradonati privi di difficoltà sostanziali e poi salendo nel bosco e infine con un breve tratto di discesa che ci porta a un bivio. A sinistra si termina la ferrata, a destra si prosegue e si giunge in prossimità un delicato passaggio strapiombante, impegnativo. Si segue il cavo fino a giungere a un altro bivio in cui prenderemo verso sinistra in leggera discesa e ignoreremo il cavo che sale (rientro dalla ferrata).
Il tratto iniziale della ferrata attacca su una semplice cengia orizzontale molto gradonata verso sinistra prima in salita poi in discesa sfruttando alcune staffe e una singolare maniglia rossa. Si giunge quindi a un primo passaggio strapiombante che risale in diagonale verso un piccolo tetto. Lo si aggira utilizzando alcune staffe e una maniglia rossa per poi proseguire su un esposto traverso in diagonale verso destra con alcune staffe per i piedi. La roccia è molto frastagliata e offre appigli per le mani e i piedi se si ha la pazienza di cercarli. La via diventa ora verticale per alcuni metri decisamente belli e arrampicabili, prima di raggiungere verso destra un terrazzino sotto un grosso tetto roccioso. Qui è possibile voltarsi e godersi il panorama sul vicino paese e sulla valle che conduce fino al Cervino.
Dal terrazzino ci sposteremo verso sinistra in leggera discesa aggirando una sporgenza. Il traverso utilizzerà una serie di pedivelle metalliche per i piedi in decisa esposizione. Dopo il traverso si inizia una lunga placconata verticale con alcuni passaggi che gradualmente ci spostano verso sinistra. Dopo la prima parte di parete verticale, la pendenza cala nella parte alta diventando più gradonata e facile fino a raggiungere un terrazzino vicino due alberi. La placca prosegue con caratteristiche simili alla precedente raggiungendo un traverso decisamente esposto ma non difficile verso sinistra.
Il traverso è inizialmente stretto per poi allargarsi fino a uno spiazzo a fianco del quale c'è un passaggio atleticamente impegnativo: dovremo risalire alcuni metri in strapiombo piuttosto marcato. I primi 3-4 metri sono i più impegnativi per poi diventare gradualmente verticale e bello da arrampicare. La parte alta diventa più appoggiata e con alcuni tratti di collegamento ci spostiamo verso destra fino a raggiungere un altro grosso tetto roccioso "L'Antro della Fata". Saliremo in diagonale su un traverso piuttosto impegnativo verso sinistra. Saliamo in verticali e dopo qualche facile passaggio di collegamento ci spostiamo verso un boschetto dal quale ci spostiamo sul lato opposto della montagna.
Si scende per una cengia in vista del ponte tibetano fino a raggiungere una parete strapiombante da risalire prima in verticale poi in diagonale. Occorre tenersi su a braccia per passare il moschettone, cosa che conviene fare rapidamente senza inutili temporeggiamenti che ci farebbero solo stancare. Aggiriamo uno spigolo e giungiamo all'attacco del ponte sospeso. Si attraversa il ponte sospeso su 4 corde (15 metri) abbastanza dondolante. Attraversato il ponte si risale una parete verticale attrezzata all'inizio e arrampicabile poi. Si termina la parete e si compiono gli ultimi passi verso la fine della Ferrata del Gorbeillon (1h 30' dall'attacco - ca 2h totali).
Discesa:
Finita la ferrata saliamo alcuni metri quindi per la discesa ci sono due opzioni:
Note:
Una caratteristica pressoché unica e curiosa di questa ferrata sono alcune maniglie appositamente fatte per le mani, di fatto anelli di fune metallica contornati da guaina rossa che in alcuni punti sostituiscono le solite staffe metalliche.
La ferrata è impegnative e, vista l'altitudine, anche esposta. I tratti strapiombanti aumentano il livello tecnico e atletico della ferrata. Il ponte è adrenalinico e abbastanza dondolante nei suoi quasi 30 metri di lunghezza.
Opportunità:
La Ferrata del Gorbeillon è una ferrata atletica, impegnativa ma corta. Questo si abbinerebbe bene a un altro itinerario purché corto e non con lunghi avvicinamenti. Un ottimo candidato è la Ferrata di Covarey (1h di auto verso sud) oppure la Ferrata di Casimiro (1h 30' di auto risalendo oltre Aosta oppure la Ferrata Josè Angster (1h 30' in direzione di Grassoney).
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simba2000
13/10/2020 alle 19:45Bellissima, posto meraviglioso, molto esposta.
Simpatica la campanella da capra sul ponte (più tremi più suona 😅).
Si trova sulla parete est, quindi se volete avere il sole in autunno e primavera conviene farla di mattina.
Un caloroso ringraziamento a chi costruisce queste ferrate, un eccellente lavoro e materiale ottimo!
GRAZIE!
tajana.matteo
09/09/2020 alle 10:58Molto esposta, breve ma abbastanza challenging dal punto di vista fisico. Il ponte tibetano se facesse impressione può essere saltato risalendo sul bosco alla sua sinistra. Vista sul Cervino in cima
Filippo Rosi
24/03/2019 alle 08:02Bel giro e bella ferrata, non difficile in media con paio di passaggi duri.