Generale:
La Ferrata della Gravina o del Caldanello è una interessante via attrezzata situata in Calabria nel Parco Nazionale del Pollino. La ferrata si snoda nella forra del torrente Caldanello lungo le sue due pareti.
Località di partenza:
Per raggiungere Cerchiara di Calabria si esce al casello di Frascineto (A3) e per 28 Km di tortuosa strada di montagna si raggiunge Cerchiara di Calabria. L'ideale è cercare parcheggio nelle vicinanze della Chiesa del borgo medievale.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Una peculiarità di questa ferrata è la possibilità di intraprenderla da 4 differenti punti:
Il punto più utilizzato per intraprendere la Ferrata Gravina è dietro il Municipio del paese. Per aggiungere il Municipio la direzione è di risalire dalla Chiesa di San Pietro Apostolo per 100 metri in direzione del municipio e individuare il cavo subito dietro la costruzione.
In prossimità della Caserma dei Carabinieri si seguono i segni bianco rossi in direzione dell'impianto depurativo della Fontava Vecchia. Questo è anche il punto di rientro dalla via di fuga se si intraprendesse il percorso dal primo ingresso.
Si sale in direzione dei ruderi del Castello Normanno da dove è possibile percorrere la ferrata in discesa.
Il punto di partenza meno utilizzato è sul lato opposto del torrente dalla località Calvario. Si segue un sentiero esposto e in discesa che ci porterà a intraprendere la ferrata partendo dalla variante.
Ferrata:
Questa relazione considera di intraprendere l'itinerario dal primo ingresso. Si ci aggancia subito dietro il municipio e si intraprende il percorso in discesa verso il Caldanello. Giungeremo dopo poco a un bivio in cui noi terremo la destra. Dopo poco si giunge all'inizio della ferrata vera e propria lungo un traverso chiamato "Ramo Imperiale". L'esposto traverso ha la particolarità di avere il cavo posizionato ad altezze poco comode per l'escursionista quindi richiede buona forza di braccia in almeno un paio di scomodi punti. Di fatto la roccia crea un effetto tetto in cui non è comodo sostare. Terminato il traverso si risale in verticale un tratto di roccia grazie anche alle attrezzature metalliche presenti. Si scende su una cengia per giungere alla via di fuga denominata Briglia (secondo ingresso). Proseguendo la ferrata si risale un tratto verticale in cui - come in altri tratti della ferrata - non ci sono fittoni quindi in caso di caduta l'effetto può essere severo per l'escursionista; prestare quindi massima attenzione. Si giunge a un traverso esposto prima di percorrere una lunga cengia. Al termine della cengia si risale una parete verticale (senza fittoni intermedi) da cui giungeremo ai ruderi del castello (terzo ingresso - 1h 15' totali).
Esiste una variante a questo itinerario. Giunti alla via di fuga (secondo ingresso), si può discendere verso il letto del torrente e intraprendere una più difficile variante che percorre il lato opposto della gola. Questa variante consiste in un paio di pareti verticali, prive di appigli in cui le condizioni dell'attrezzatura suggeriscono di procedere con cautela (ed eventualmente scendere in corda doppia). Successivamente si procede su traversi e cenge e traversi fino al termine della ferrata a metà parete. Qui è possibile ripercorrere a ritroso il percorso dell'andata e completare la ferrata fino al Castello Normanno (2h 45' totali) oppure risalire uno dei ripidi sentieri e poi rientrare a Cerchiara lungo una delle strade. (3h totali indicativamente).
Discesa:
Considerando l'itinerario classico che termina vicino al castello si ridiscende verso il paese e in base al parcheggio giungere alla macchina (15' indicativamente).
Note:
Questa interessante ferrata si svolge lungo una gola paesaggisticamente molto interessante. Lato tecnico merita una menzione il fatto che nei pochi tratti verticali (in salita e discesa) mancano fittoni intermedi e quindi risalta particolarmente importante non cadere visto che si cadrebbe inevitabilmente verso il pino sottostante. Per questo può essere utile uno spezzone (20 m) di corda per discendere in doppia i tratti verticali.
Opportunità:
Non ci sono ferrate in zona. Le ferrate più vicine sono in Basilicata: la Ferrata Salemm, la Ferrata Belvedere, la Ferrata Marcirosa e la Ferrata Arenazzo. Spostandoci invece nella zona della Campania, si può raggiungere Volturara Irpina dove è installata la recente Ferrata Maroia.
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Filippo Rosi
28/03/2019 alle 15:12Ferrata suggestiva anche scendendo fino in fondo alla gola e sposandosi sull’altro versante. Consigliatissima.