Relazione della ferrata che, vicino ad Iglesias, sale la gola del Gutturu Xeu. Itinerario di media difficoltà con attrezzatura in buono stato di manutenzione. Ferrata piuttosto esposta con discesa adrenalinica in corda doppia.
Il punto di partenza dell'itinerario è Iglesias in Sardegna. Giunti a Iglesias si percorre via Cavalier San Filippo fino al termine per poi svoltare a sinistra in Via Falcone, quindi a destra alla prima via entrando in una strada stretta ma asfaltata. La si percorre per 1,5 Km fino a notare sulla destra una sterrata che sale. La si percorre per alcune centinaia di metri fino ad arrivare all'inizio del sentiero segnalato da una sbarra.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal parcheggio seguiremo una mulattiera che conduce all'antica miniera di ferro. Si segue l'ampio sentiero che in circa 20 minuti ci porta nei pressi del massiccio montuoso su cui si sviluppa via. A sinistra di una piccola grotta si vedono le attrezzature metalliche della ferrata (20' dal parcheggio).
A questo punto potremo valutare se percorrere la variante sinistra o quella destra. I percorsi sono tecnicamente simili. Quello di destra attacca leggermente più alto e si dovranno arrampicare alcuni metri in libera senza protezioni. Entrambi i percorsi terminano con una calata di circa 30-40 metri da effettuare in corda doppia (avere con sé freno discensore, longe e corde doppie).
Ferrata di sinistra:
La Ferrata di sinistra attacca vicino a una grotta che fungeva da galleria mineraria. Prestiamo attenzione a seguire l'ometto di pietra che ci conduce su una cengia dalla quale inizia la via ferrata.
Iniziamo con una serie di passaggi gradonati verso destra privi di difficoltà per poi proseguire più in verticale tra roccia e vegetazione mediterranea. Ci spostiamo a sinistra in direzione di un colatoio rossastro che risaliamo verticalmente in bella arrampicata. Proseguiamo su un tratto id sentiero attrezzato con facili balzi fino a una parete verticale in prossimità di uno spigolo. Stiamo sul lato sinistro della parete e saliamo verticali usando le molte cambre presenti. Senza difficoltà sostanziali terminiamo la parete ci spostiamo verso destra doppiando uno spigolo e raggiungendo di fatto in breve il termine della via ferrata.
La discesa può avvenire a ritroso per la ferrata oppure tramite calate in corda doppia che ci condurranno alla base della via vicino l'attacco della successiva via ferrata.
Ferrata di destra:
Come anticipato nel paragrafo dell'avvicinamento la ferrata di destra vede le attrezzature iniziare alcuni metri più in alto rispetto al sentiero. Si possono utilizzare un paio di alberi per rimontare questi pochi metri e senza eccessive difficoltà tecniche si raggiunge il cavo metallico. Si inizia su facili balzi attrezzati spostandoci verso sinistra fino a una parete verticale dove le cambre presenti aiutano la progressione. Proseguiamo in verticale guadagnando metri fino a un comodo terrazzino. La via riprende su roccia molto ricca di appigli e gradonata fino a una nuova parete verticale nuovamente attrezzata con abbondanti cambre. Saliamo verticali sulla placca spostandoci gradualmente verso destra. La via è in questa sezione decisamente esposta ma non difficile. Raggiungiamo quindi una cengia terrosa.
Seguiamo verso destra la cengia attrezzata in discesa. Seguiamo il cavo e alcune cambre fino a raggiungere un traverso in discesa con buoni appoggi per i piedi. Aggiriamo un'esposto spigolo e seguendo in discesa le cambre raggiungiamo un esposto traverso verso destra dove camminiamo sul vuoto. Il traverso è aereo ma non difficile grazie alle numerose cambre. Terminiamo il traverso di una trentina di metri giungendo su una cengia terrosa dove incontriamo il libro delle firme.
Proseguiamo sul sentiero attrezzato tra la vegetazione mediterranea salendo su placche appoggiate fino a raggiungere un diedro dove staremo sul lato sinistro salendo utilizzando le cambre presenti. Questo passaggio pur non essendo difficile risulta maggiormente atletico con le cambre piuttosto distanziate e il cavo leggermente in strapiombo. Terminata la prima parte di questa parete le difficoltà si abbassano e proseguiamo sul muretto di una trentina di metri seguendo le molte cambre presenti giungendo al termine della ferrata.
La discesa, come nel caso della precedente ferrata, può avvenire a ritroso o tramite calate in corda doppia.
Effettuate le discese in doppia, si percorre a ritroso il sentiero dell'andata fino a raggiungere la macchina.
Necessarie due corde da almeno 40 m per poter scendere in corda doppia dal termine della ferrata. Portare quindi anche un freno e cordino autobloccante per questa manovra. Talvolta è possibile percorrere una funicolare che il locale gruppo di appassionati ha installato.
Da Iglesias sposandosi verso la costa possiamo andare a percorrere la magnifica escursione che sale al Pan di Zucchero. Spostandoci verso nord, la Sardegna propone molti interessanti itinerari attrezzati: la recente Ferrata Regina, la Ferrata del Giorrè, la Ferrata di Badde Pentumas, la Ferrata degli Angeli nell'isola di Tavolara e più a nord la Ferrata del Cabirol.
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Corriasfotografia
11/06/2019 alle 02:19Come sempre,si parte riunendo il gruppo per la colazione
…
CI dirigiamo verso la localita…Imbrago,casco e tutto il neccessario…
Il caldo si e fatto sentire parecchio..ma siamo a giugno…piu che normale!
Dalla strada asfaltata nel quale abbiamo parcheggiato ci sono circa 30 minuti di camminata fino all’inizio della prima parete ferrata…
Le ferrate sono piuttosto semplici…ma il paesaggio e meraviglioso una volta saliti…
Effettivamente non paragonabile alla ferrata e calata a Pan di Zucchero,ma mi sono divertito parecchio sopratutto con la Calata in corda doppia..alta circa 35 metri…e presenta una zona di vuoto al centro..
Bello…magari leggermente rudimentali alcuni trattti di ferrata…ma niente di preoccupante se si rimane in sicurezza e concentrati sul dove e cosa stiamo facendo!
Ivan Pegorari
26/04/2019 alle 18:59Ferrata particolare, buon ripiego se si è in zona soprattutto se a pan di zucchero non è accessibile causa mare mosso … Non ci si va di proposito … Troppo discontinua ed un disegno a circolo non proprio comprensibile. Tecnicamente è attrezzata NON a norma, con cavi e sistemi di sicurezza artigianali non omologati, come tutte le ferrate, benché bellissime, della Sardegna.
Francesco Ballocco
05/01/2019 alle 08:22I dati riportati probabilmente sono riferiti al solo percorso sulla sx orografica della valle, considerando la parte nella dx orogr. I tempi e lo sviluppo deve essere più che raddoppiato. Servono dalle 4 alle 5 ore per l’intero percorso che oltre alle tratte ferrate comprende anche 4 calate in corda doppia (22, 35, 12, 35 o 12 Mt).