Generale:
La ferrata al Monte Emilius è una ferrata nel complesso difficile e per lunghezza, ambiente e dislivello è da inserire da tra quelle estremamente difficili. L'escursione è lunga (oltre 16 Km) in un ambiente di alta montagna da non sottovalutare. L'itinerario che noi suggeriamo prevede di pernottare al Rifugio Arbolle oppure al Bivacco Federigo e di spezzare l'itinerario in due giorni.
Attenzione: la ferrata risulta danneggiata nell'estate 2019 e chiusa per manutenzione. Probabilmente verrà riaperta per la stagione 2021.
Località di partenza:
Il punto di partenza è la stazione a monte degli impianti di risalita Aosta-Pila proseguendo per la stazione Chamolè. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Dalla stazione Chamolet (2300 m) si segue il sentiero verso il Rifugio Arbolle (1h 30' dalla stazione a monte) seguendo i segnavia 19c poi 19a in salita e poi scendere un centinaio di metri lungo il vallone di Arbolle. Un'opzione valida è pernottare al rifugio.
Dal rifugio si scende ulteriormente lungo il sentiero 14 (Vallone di Comboe) fino a raggiungere un bivio in cui terremo la destra per il sentiero 16c e successivamente 16a raggiungendo lo spartano bivacco Federigo (2907 m) sotto il colle Carrel (1h 30' dal rifugio - 3h 45' totali). La ferrata inizia subito dietro il bivacco.
Ferrata:
La Ferrata percorre la cresta nord e nord-ovest del Monte Emilius partendo dal Colle Carrel fino a raggiungere la vetta a 3551 m visibile dritta a noi lungo tutto il percorso. Dal bivacco si seguono le tracce di sentiero fino all'attacco della ferrata che si svilupperà prevalentemente sul filo di cresta. Si risalgono alcune roccette e poi si percorrono diversi tratti di traversi esposti ma non difficili, fino a raggiungere il punto in cui si deve discendere in disarrampicata verso il ponte sospeso. Il ponte è molto esposto con una passerella in legno per i piedi.
Si risale oltre il ponte e si giunge al Mont Ross. Dal Monte Ross si prosegue ora sul lato destro della montagna percorrendo placche inclinate ed esposte. In questo tratto vi è una via di fuga (cartello) verso destra che scende verso il visibile Lago Gelato. La via ferrata prosegue in un lungo alternarsi di sentiero di cresta con i passaggi più verticali o esposti protetti col cavo e cambre metalliche. Si prosegue lungo la ferrata vicino al filo di cresta e lungo belle placconate di granito fino al Petit Emilius (3342 m). Si prosegue tenendo sempre la destra del filo di cresta fino a gradoni rocciosi e poi a un tratto verticale con infissi metallici a sostegno in cui è possibile imbattersi in un nevaio anche in stagione inoltrata (per precauzione meglio avere con sè i ramponi). Si affronta un ultimo risalto roccioso e si è oramai nella cresta finale in cui in una decina di minuti si giunge alla madonnina di vetta (3551 m - 4h 30' dal bivacco - 7h 30' totali).
Discesa:
Dalla vetta si scende tra sfasciumi lungo la via normale in direzione del Passo dei Tre Cappuccini, si costeggia il Lago Gelato e si prosegue fino al Rifugio Andolle (2h 30' dalla vetta - 10h totali). Dal rifugio a ritroso per il sentiero di avvicinamento verso la funivia (1h dal rifugio - 11h totali).
Note:
La ferrata è in ottime condizioni con attrezzature ottime e nei posti giusti. Un consiglio è fino ad almeno fine Luglio di portare con sé ramponi e piccozza per sicurezza nel caso si trovassero nevai in quota e l'attrezzatura di sicurezza risultasse inutilizzabile. E' tutt'altro che inusuale trovare neve anche a stagione inoltrata. Sul finire della ferrata attenzione ad alcuni tratti non protetti in cui la roccia non è stabilissimo e infine assicurarsi di avere condizioni meteo stabili.
Opportunità:
La Ferrata del Monte Emilius è corretto considerarla come una ferrata inserita all'interno di un itinerario alpinistico lungo, impegnativo, appagante. La ferrata è consigliabile percorrerla in due giorni, soprattutto perché la funivia chiude relativamente presto in estate e il dislivello e la lunghezza sono proibitivi da percorrere in una sola giornata. Se si volesse pernottare al rifugio Arbolle il giorno di rientro sarebbe possibile - forza permettendo - di percorrere il più semplice ma paesaggisticamente molto bello Sentiero Attrezzato Panorama.
In Val d'Aosta altri itinerari in quota che consigliamo sono la Ferrata del Gran Paradiso, la Ferrata al Bivacco Borelli e la Ferrata delle Crete Seche.
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Alex Cavaletto
19/07/2020 alle 22:14Bella ferrata, ma soprattutto stupenda l’escursione nel complesso. Richiede molto impegno fisico e determinazione ma la vista dalla vetta dell’emilius ripaga ogni fatica. Da percorrere solo nei mesi estivi magari chiamando prima il rifugio Arbolle per assicurarsi che non ci sia ancora neve in quota.
Filippo Rosi
24/03/2019 alle 08:04Giro magnifico, forse il più bello delle alpi occidentali che ho fatto con ferrata. Si sale di quota quindi serve bel tempo e allenamento