La Ferrata Nasego è una ferrata che si sviluppa su 5 sezioni ben distinte tra loro ed è di difficoltà media con alcuni tratti difficili. La ferrata è mediamente esposta e varia nei suoi passaggi alternando pareti, traversi, cenge tratti di cresta con diversi livelli di difficoltà. La ferrata è abbastanza lunga ma presenta molti punti in cui poter rifiatare e prendersi eventuali pause. La bassa altitudine la rende percorribile gran parte dell'anno.
Il punto di partenza dell'itinerario è nei pressi dell'abitato di Comero vicino Lodrino, Brescia. Passato Casto lungo la strada provinciale si noterà sulla destra una strada che rimonta in senso inverso rispetto a quello da cui giungiamo. A questo bivio noteremo anche le indicazioni per il Rifugio Nasego con le Corna di Savallo già ben visibili sopra di noi. Risaliamo questa strada fino a un bivio in cui segnato il rifugio prendiamo verso destra, aggiriamo una chiesa e saliamo per una strada che va via via restringendosi. Proseguiamo un paio di chilometri su strada che a un certo punto diventa sterrata ma in discrete condizioni. Proseguiamo in salita prestando attenzione a eventuali macchine in discesa fino a dove parcheggeremo nei pressi di uno spiazzo con tettoia.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal parcheggio seguiamo le indicazioni per la ferrata che proseguono verso destra (est) in lieve salita. Usciamo ben presto dal bosco e costeggiamo la base della Corna di Savallo. Proseguiamo fino a incontrare l'inizio delle attrezzature alla nostra sinistra (20' dal parcheggio).
La Ferrata Nasego è suddivisa in 5 tronconi ben distinti tra loro:
Dalla croce sommitale proseguiamo dritti in direzione ovest seguendo la traccia di sentiero. Il sentiero scende con pendenza moderata fino a incrociare la via di fuga e poi scendendo ulteriormente si incontra il Rifugio Nasego gestito da volontari. Dal rifugio si scende al parcheggio seguendo uno tra i percorsi possibili. A sinistra si può optare per il più diretto e ripido mentre a destra scende quello più dolce. Giungiamo quindi senza problemi al parcheggio (45' dalla vetta - 4h 15' totali).
La roccia è spesso friabile e quindi serve prestare attenzione se si vuole arrampicare. In alcuni tratti verrebbe da sconsigliare di fare pieno affidamento alla sola roccia. La ferrata non presenta tratti particolarmente difficili fatta eccezione della parete con la pianta e del traverso strapiombante. I diversi tronconi in cui è suddivisa la ferrata presentano molti tratti in cui riposare. Attenzione a un paio di sentieri di collegamento che possono essere scivolosi in caso di umidità dopo recenti piogge.
Attenzione all'ultimo tratto dove, se si prosegue per la cengia senza notare le attrezzature che risalgono verticalmente, giungeremo a una sella da cui giunge un sentiero attrezzato di cresta che percorreva le altre cime delle Corna di Savallo. A quel punto si potrebbe rimontare la cresta est e giungere lo stesso alla croce senza però percorrere l'ultimo troncone di ferrata.
La Ferrata Nasego è un itinerario che, se intrapreso presto la mattina, permette di essere concatenato con un'altra escursione in zona. Il candidato naturale è di proseguire verso le Ferrate di Casto che si sviluppano dal lato opposto della valle alle nostre spalle mentre saliamo la Nasego. La vicina Ferrata Caspai potrebbe essere percorsa ma è lunga e faticosa e potrebbe non essere sufficiente il tempo a disposizione. Se ci si muovesse in direzione Lago di Idro si potrebbero valutare le Ferrate Fregio e Ginestre oppure la Ferrata Crench. Se si volesse percorrere un facile sentiero attrezzato, un buon candidato è la Ferrata delle Cascate oppure il Sentiero Attrezzato allo Sperone del Crocefisso.
Devi accedere per lasciare una recensione
cammo75
13/09/2020 alle 23:36Percorsa oggi 13 settembre 2020, in una giornata troppo calda ed afosa, mi sento di non condividere la classificazione assegnata. Personalmente ho trovato la roccia molto friabile, quindi con poco grip, in più mi sembra che i punti che vengono indicati come passaggi impegnativi si possano classificare come “difficili” alcune lunge pareti verticali, con pochi punti di appoggio per i piedi, un passaggio “inverso” alla fine del quarto segmento, rendono la ferrata bella ma sicuramente più impegnativa che una “moderatamente difficile “.
Attenzione alle pietre che chi vi precede può, inavvertitamente, far cadere; ci è capitato più volte durante la salita.
Francesca Tagliani
11/09/2020 alle 23:01Ferrata in ottime condizioni, molti punti nei quali riposare e alcune possibilità di prendere il sentiero. lI paese dista circa 35-40 minuti a piedi dal parcheggio segnalato.
Francesca Anni
03/09/2020 alle 20:51Attualmente la ferrata mi sembra in ottime condizioni, tutto praticabile e sicuro. L’ho trovata molto carina e divertente. Segnalo che la stradina per arrivare al parcheggio segnalato è un pò bruttina, eventualmente parcheggiate in paese e allungate la salita. Segnalo che il rifugio è chiuso.
fabriziocavazzuti
10/11/2019 alle 21:55Attualmente il cavo della ferrata n.1 è tranciato pochi metri sopra l’attacco.
con estrema cautela ma non senza rischio di caduta si riesce a salire. risulta comodo per mettere in sicurezza chi segue il primo una corda da 15 metri.
altre persone incontrate in vetta hanno detto di aver aggirato la rottura salendo sulla sx. del cavo.
La ferrata dopo la rottura nel primo pezzo prosegue integra per tutto il suo sviluppo
Vincenzo
26/08/2019 alle 09:21Cinque Torrioni con difficoltà diverse. Un bel giro,merita veramente.
Alessandro Iotti
19/08/2018 alle 16:53La Nasego mi è piaciuta come ferrata. Pur non avendo passaggi eccessivamente impegnativi è una ferrata di media difficoltà che, roccia friabile a parte, permette di divertirsi arrampicando gran parte dei passaggi. Ci siamo fermati al Rifugio Nasego dopo per mangiare qualcosa e ci è piaciuta l’atmosfera che hanno creato i volontari.