Generale:
La Ferrata Ciardelli sul Bourcet è una ferrata molto atletica con forte esposizione. E' composta da tratti verticali, un ponte sospeso, traversi e infine un'imponente bastionata molto impegnativa ed emozionante. Si consiglia buon allenamento prima di percorrerla.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è nella frazione di Roreto nel comune di Roure in provincia di Torino. Passato Roreto lungo la SP23 si è sul lato destro del torrente Chisone e si giunge a una deviazione verso sinistra lungo la valle di Bourcet in cui vi sono le borgate di Clea, Chateiran e Boucet. Si passa il ponte sul torrente e poco dopo vi è un uno spiazzo sulla destra per il parcheggio. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Si segue il sentiero di avvicinamento ottimamente segnalato che passa vicino alle falesie della zona e in breve ci porta all'attacco della ferrata Ciardelli, dedicata alla memoria del militare morto in Iraq (20' dal parcheggio).
Ferrata:
Si attacca una verticale parete con attrezzature ove necessario e comunque ben distanziate tra loro. La prima parete da subito un assaggio della ferrata e dell'atleticità che richiederà il proseguo. Giunti in cima a questo tratto verticale si affronta un traverso orizzontale verso destra che ci porta in prossimità del ponte tibetano (25 m) su 3 corde molto esposto e abbastanza ballerino. Al termine del ponte si risale una parete verticale corta ma senza staffe che ci fa passare in un singolare anfratto roccioso. Termina qui la prima sezione della ferrata Ciardelli avendo affrontato una serie di passaggi belli, impegnativi, a volte in strapiombo con un crescendo di esposizione.
Si attraversa un boschetto e quindi giungiamo a una cengia e troviamo di fronte e noi l'ultima imponente parete. Questa placca verticale di circa 150 metri è la parte più difficile e impegnativa della ferrata. Si attacca la parete sfruttando le staffe presenti e si inizia a risalire l'emozionante tratto in un crescendo di sollecitazioni per le braccia e la schiena. Le difficoltà tecniche non sono elevate in questo tratto, ma la progressione richiede forza di braccia e assolutamente mancanza di vertigini vista l'esposizione crescente passo dopo passo. Terminata la bastionata si giunge a un tratto collegamento quindi in cima e si termina la ferrata (2h dall'attacco - 2h 20' totali).
Discesa:
Per la discesa ci sono due opzioni: seguire i bollini blu o quelli rossi (verso sinistra). Il sentiero di discesa blu è molto scivoloso e in alcuni tratti franoso, quindi attenzione massima. Il sentiero rosso è una carreccia che ci riporta al fondo valle (45' dal termine della ferrata - ca 3h totali).
Note:
La Ferrata Ciardelli è una ferrata atletica che non deve essere sottovalutata. L'attrezzatura di sostegno non è abbondante come in altre ferrate piemontesi e comunque abbastanza distanziata, cosa che potrebbe mettere in difficoltà persone di bassa statura. Nel traverso e nell'ultima bastionata attenzione alla caduta di detriti dall'alto (vedere alcune staffe piegate). Infine, il ponte è strutturato in maniera non ottimale con il cavo per la longe esterno che, in caso di caduta, ci metterebbe in difficoltà per tornare sul ponte.
Storia:
La ferrata è intitolata a Nicola Ciardelli che è stato capitano dell'esercito italiano morto in un attentato a Nassiriya in Iraq. L'attentato provocò la morte di 28 persone - 19 italiani e 9 iracheni. La ferrata è stata inaugurata nel 2009.
Opportunità:
Nelle prime vicinanze della Ferrata Ciardelli c'è la recente Ferrata Pra Catinat (20' di auto). Risalendo invece la valle si può giungere alle ferrate di Claviere: la Ferrata di Rocca Clarì, la Ferrata del Bunker e la Ferrata di Batteria Bassa. Per altri itinerari in Val Chisone consigliamo valchisone.it .
Bella e verticale. Ferrata tipica del Piemonte, molte staffe ma bella ed esposta.
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Nico Monteleone
01/11/2020 alle 16:24Molto bella e un po’ impegnativa.
Consiglio di portare un rinvio per sosta per chi non è allenato.
Non adatta ai principianti.
L ho percorsa il 31 / 10 / 2020 è aperta ed abbastanza pulita dai rovi.
mauro1960
25/10/2020 alle 18:12Una Via Ferrata difficile in alcuni tratti in altri moderatamente difficile, in ogni caso si riesce a farla senza affaticare più di tanto le braccia. Solo in tre o quattro punti ti devi issare per mancanza di appigli o gradini. Farla con calma ci vogliono due ore, i più bravi ci mettono molto meno. La discesa dal percorso rosso è ben segnalata.
Gabriele Vecco
01/10/2020 alle 16:49Ferrata moderatamente difficile e ben attrezzata , le staffe come specificato anche in altre recensioni sono abbastanza distanti le une dalle altre, è comunque possibile usare la roccia per accorciare la distanza e puntare con i piedi. Presenza di rovi lungo i traversi, sono consigliabili i pantaloni lunghi, prestate attenzione anche al cavo guida, non è inguainato ed i terminali di giunzione tra un cavo e il successivo hanno i trefoli sfilacciati. La posizione della ferrata dominante sulla valle del torrente Chisone è molto suggestiva. Se scendete dal sentiero blu, quello indicato nella foto come discesa ferrata, prestate attenzione al primo tratto, molto scivoloso e franoso, in alcuni punti sono caduti alberi e vanno scavalcati. E’ possibile discendere anche verso Chezalet, il sentiero risulta molto più agevole.
Alberto Timossi
04/09/2020 alle 15:39Non va bene per chi si approccia per la prima volta. Non va bene per chi non ha forza nelle gambe e nelle braccia (rispetto al proprio peso ovviamente). Molto bella proprio perchè richiede impegno fisico. Le pareti sono molto esposte e verticali, ma mai spancianti. Potrebbe risultare particolarmente ostica per chi è alto meno di 1:65
Andrea Cislaghi
09/08/2020 alle 15:14Ferrata molto bella in un contesto paesaggistico meraviglioso!
Tecnicamente abbastanza facile (a patto che si sia allenati e pronti fisicamente) perché la roccia non è arrampicabile ed infatti è composta per la maggior parte da pioli.
Discesa semplice e veloce consigliato poi un bel bagno nel fiume!
marcocena90
05/07/2020 alle 10:59Fatta ieri 4-7-20 è stata la mia prima ferrata, premetto che sono molto allenato fisicamente, bellissima ferrata panorama mozzafiato durante la salita un po’ deludente all’arrivo in vetta, discesa veloce e tranquilla, non è stata per niente impegnativa dal punto di vista tecnico(infatti è stata la mia prima e non ho avuto problemi), ci vuole però una buona preparazione fisica, i più bassi sono svantaggiati, sia i pioli che i punti di attacco sono distanti in certi punti.
Nel complesso tanta roba da fare assolutamente!
Beppe Nineteleven
22/06/2020 alle 16:38Bella ferrata impegnativa, confermo quanto indicato dagli altri utenti.
beppe.tini
24/05/2020 alle 01:40Fatta oggi, 23/05/20…. la Ferrara è molto bella, lo trovata difficile x due motivi…. il primo perché pioveva, fatta x quasi tutto il tempo sotto la pioggia.. quindi scivolosa e Ho dovuto farla muscolarmente e nn di tecnica…il secondo l’ultimo tratto . I 150 m prima del finale le maniglie di acciaio molto distanti tra loro ( se sei basso sei nella merda..)e in molti tratti nulla…. ti devi arrangiare con la roccia….immaginate se piove ???, ed infine discesa abbastanza sconnessa.. anche se è segnalata , sono riuscito a sbagliare strada ed ho dovuto risalire un pezzo… comunque da fare assolutamente, la rifarò sicuro… ma col bel tempo questa volta ?
Enrico Groppo
05/05/2020 alle 13:34Bellissima ferrata che richiede una buona preparazione fisica per l’elevata esposizione.
Leggermente difficoltoso seguire il sentiero di rientro una volta conclusa la ferrata a causa della scarsa segnalazione erosa da frane e tempo.
robertopozzi51
31/05/2019 alle 17:10Vorrei aggiungere qualche precisazione rispetto all’avvicinamento: la stradina che bisogna imboccare con svolta a sn dalla SP23 è difficilmente notabile al primo passaggio perchè è molto piccola e stretta fra 2 case (allego foto). Si trova comunque all’altezza del terzo e ultimo passaggio pedonale (provenendo da Pinerolo) prima della grande curvone a sinistra in uscita dal paese. La stradina è molto stretta e il ponte è poco più largo (foto). Se ci sono problemi con le dimensioni della autovettura, a metà circa del paese c’è un ampio parcheggio senza orario (p.za del Mulino con 2 enormi piastre in pietra) che, almeno nel giorno feriale in cui sono passato, era vuoto. Spero di essere stato utile
Roberto Bosio
13/04/2019 alle 21:18Oggi con un amico ho fatto questa ferrata. Bellissima, attacco iniziale impegnativo e a tratti molto sfidante. Veramente soddisfatti. Unica pecca la posizione e le indicazioni data dal sito che risulta essere errata
Alessandro Iotti
13/04/2019 alle 22:02Grazie della segnalazione Roberto. Il segnaposto era sul secondo ponte dopo Roreto! Adesso è corretta la posizione anche sulla mappa.