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Generale:
La Ferrata al Pizzo del Becco è una ferrata corta che non presenta difficoltà tecniche di rilievo. E' tuttavia parte di un itinerario lungo e abbastanza impegnativo che prima e dopo la parte attrezzata presenta alcune roccette esposte da fare in libera in cui servirà piede fermo.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è il Rifugio Laghi Gemelli. Questo rifugio è raggiungibile solo a piedi sia dalla Val Brembana che dalla Val Seriana. Il percorso più breve è dalle Baite di Mezzeno vicino a Roncobello in Val Brembana, Bergamo. Giunti a Roncobello proseguiamo lungo la strada prima asfaltata poi sterrata fino a dove questa termina presso le baite. Parcheggiamo e siamo pronti ad incamminarci.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Dalle Baite di Mezzeno si intraprende il Sentiero 215 in salita che entra quasi subito in un bosco. Usciti dal bosco si procede sui pascoli d'altura fino a un bivio in cui noi terremo la destra verso il Rifugio Laghi Gemelli. Il sentiero si fa ora ripido fino a raggiungere il Passo di Mezzeno (2140 m) oltre il quale il sentiero si fa più pianeggiante. Proseguiamo per mezz'ora lungo il sentiero fino a giungere al Rifugio (2h dal parcheggio).
Giunti al rifugio passeremo la diga sul lago portandoci sull'altro versante del lago. Proseguiamo su sterrata fino al Lago Colombo e nuovamente lo attraversiamo su una diga. Proseguiamo sul sentiero fino a incontrare una scritta rossa che ci indica di tenere la sinistra. Ci avviciniamo alle pareti del Pizzo del Becco seguendo prima la traccia evidente poi i segni biancorossi sia su sentiero che su roccette fino a raggiungere la catena con cui inizia la ferrata (1h 15' dal rifugio - 3h 15' totali).
Ferrata:
La ferrata percorre un dislivello inferiore ai 100 m e di fatto presenta due soli punti verticali.
L'inizio è all'interno di un diedro abbastanza appigliato che si risale per poi superare un risalto e poi piegare a sinistra su alcune roccette. Risalite le roccette siamo su un terrazzino in cui è possibile girarsi e godere di un bellissimo panorama sul Lago Colombo. Saliamo una seconda parete verticale con ottimi appigli per le mani e i piedi fino a una fessura finale con la quale usciamo dalla parete. Ora la catena piega verso destra. A questo punto le difficoltà sono finite e risaliamo questa parete abbastanza coricata con il cavo che ci aiuta come equilibrio senza difficoltà sostenute fino a raggiungere la fine delle attrezzature e quindi della breve via ferrata (20' dall'attacco - ca 3h 40' totali).
A questo punto proseguiamo sulla traccia in salita su facili ma esposte roccette fino alla Forcella del Valico dove volendo si potrebbe scendere per la via normale a destra. Proseguendo dobbiamo percorrere la cresta finale che richiede di risalire alcuni massi e di percorrere un ultimo tratto attrezzato prima di raggiungere la croce sommitale (20' dal termine della ferrata - 4h totali).
Discesa:
Dalla Croce si deve scendere fino alla Forcella del Valico dove potremo valutare di scendere la ferrata percorsa all'andata (attenzione a smuovere sassi per chi sale o scende sotto di noi - 40' dalla vetta) oppure se seguire dritti i segni che proseguono in direzione del Passo di Sardegnana fino a raggiungere in entrambi i casi il Lago Colombo (1h 15' dalla vetta).
A questo punto percorriamo a ritroso il sentiero di avvicinamento fino al parcheggio (1h 30' dal Lago Colombo - ca 6h 15' totali).
Note:
La zona in cui si sviluppa la via è paesaggisticamente stupenda. E' un tratto delle Orobie molto bella e, sebbene a una distanza non esagerata da punti d'appoggio, dà l'impressione di essere selvaggia e isolata. La presenza di molti animali d'alta montagna acuisce questa sensazione.
La catena è non particolarmente tesa ma la ferrata non è di difficoltà tale da richiederne spesso l'utilizzo. Attenzione in caso di recenti piogge all'umidità sulle roccette prima e dopo la ferrata.
Opportunità:
La Ferrata al Pizzo del Becco è parte di un lungo e impegnativo itinerario che lascerà ben poche energie per percorre un altro itinerario la stessa giornata. Tuttavia il Parco delle Orobie e più in generale la provincia di Bergamo offrono altri itinerari attrezzati molto interessanti per cui potrebbe valer la pena incastrare in un paio di giorni questa ferrata con ad esempio la Ferrata Guerino Rossi al Pizzo Strinato, la Ferrata al Passo della Porta, la Ferrata Maurizio, la Ferrata al Monte Ocone oppure la Ferrata alla Madonnina del Coren. In Val Brembana è presente anche la Ferrata di Santa Croce alla Corna Maria.
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Se devi noleggiare o acquistare attrezzatura per percorrere questa via ferrata, ti consigliamo il negozio "Sherpa" in Via 4 Novembre n° 42 Ronco Briantino (MB), sponsor di Ferrate365.
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matteostefy2008
28/03/2022 alle 22:42Una ferrata molto breve,ma bisogna fare attenzione a certi passaggi non attrezzati.
andrea.corra98
14/10/2021 alle 11:33La cartina segna un percorso sbagliato (e inesistente) per la ferrata. Le indicazioni per l’avvicinamento e la traccia gpx sono giuste.
Alessandro Gnutti
23/08/2020 alle 10:16Giro bello lungo partendo dalle baite di Mezzeno. Direi 4 ore per arrivare alla croce in cima più 3 ore a scendere. Poi impossibile non fermarsi ad ammirare da vicinissimo gli stambecchi che a loro volta ti osservano mentre sali, e questo allunga ovviamente il giro 🙂
Giro appunto splendido per panorami e fauna. Ferrata breve e carina, noi l’abbiamo fatta imbragati, ma la maggior parte la fa senza. Il fatto di farla in discesa non aumenta la difficoltà. Occhio solamente ai sassi che possono cadere da quelli che ci sono sopra. Piccola nota: per arrivare alle baite di Mezzeno gli ultimi 5 km passano da una strada a pagamento (2€ per la giornata).
Filippo Rosi
16/04/2019 alle 11:02Bella l’escursione al Pizzo del Becco. Son stato al Rifugio Laghi Gemelli per dormire e il giorno dopo siamo saliti al Pizzo del Becco. Ferrata breve e utile per risalire un colatoio non difficile. Panorama molto bello e molti animali incontrati sulla via.