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Generale:
La salita al Pizzo Recastello è una delle classiche vie normali delle Alpi Orobie. La via ferrata è breve e risale un canalino detritico non difficile ma dal fondo instabile e detritico. La salita è comunque lunga e copre quasi 2000 m di dislivello in un ambiente montano molto bello e imponente.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è l'abitato di Grumetti nel comune di Valbondione in provincia di Bergamo nell'alta val Seriana. Giunti a Valbondione proseguire dritti fino a Grumetti dove parcheggeremo nello spiazzo al termine della strada da dove partirà il nostro sentiero di avvicinamento.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Dal parcheggio risaliamo il sentiero in direzione del Lago artificiale Barbellino col sentiero 332. Al lago incontreremo l'ostello Curò (ca 2h 15' dal parcheggio) sul bordo del lago. Proseguiamo tenendo la destra lungo il sentiero che costeggia la riva sud del lago per poi raggiungere un evidente bivio: terremo in salita sul sentiero 321 che risale a Val Cerviera dalla quale risaliremo le evidenti pareti del Pizzo Recastello. Voltandoci vedremo dritti a noi l'imponente mole del Pizzo Coca. Saliamo su ripida salita mantenendoci alla sinistra orografica del torrente che scende la valle. In punto dove la valle si stringe attraversiamo il torrente e, seguendo le indicazioni, ci incamminiamo verso la parete sud del Pizzo Recastello. Prestiamo ora attenzione a seguire la traccia con qualche bollo rosso lungo il tracciato su pietrisco e sfasciumi fino a individuare un canalino roccioso dove di fatto inizia la Via Ferrata del Pizzo Recastello (3h 30' dal parcheggio).
Ferrata:
Risaliamo uno canalino roccioso molto arrampicabile dove la catena sale alla nostra destra. La salita è ripida ma molto appigliata e si sale arrampicando senza eccessive trazioni sulla catena. Attenzione a non smuovee sassi, presenti in abbondanza sul fondo del canalino. Le difficoltà in questa parte non superano mai il II grado. Proseguiamo dopo la prima parte ripida in una seconda più appoggiata e quindi nuovamente per una più ripida con esposizione quasi assente. In circa 15 minuti usciamo dal canalino e termina l'attrezzatura metallica.
Ora seguiamo la traccia che inizialmente taglia in diagonale la parete per poi condurci sulla cresta finale in buona esposizone col Lago del Barbellino 1000 metri sotto i nostri piedi. Proseguiamo sulla cresta tra sali scendi e facili passaggi su roccette (attenzione se umidi) fino a raggiungere la croce di vetta del Pizzo Recastello (2886 m -ca 4h 30'/ 5h dal parcheggio) con magnifica vista sulle Alpi Orobie, sul non lontano Bernina e sul più lontano Adamello.
Discesa:
La discesa avviene a ritroso per il percorso dell'andata, inclusa la via attrezzata, che ci condurrà al Rifugio Curò già visibile dalla vetta. Noi suggeriamo che, giunti al Lago Barbellino in prossimità del Rifugio Curò, si tenga la sinistra sul sentiero 304/306 per effettuare in rientro diverso rispetto al primo tratto dell'andata. In quel caso si segue appunto il sentiero 304 che inizialmente in falso piano verso sud fa aggirare il monte Verme. Giungiamo in circa 20 minuti a un bivio dove terremo la destra in discesa su segnavia 305 che dopo una prima parte ripida entra nel bosco e ci conduce al pargheggio a Grumetti (ca 9/ 10h totali).
Note:
La Ferrata del Pizzo Coca è breve e il fattore di rischio oggettivamente maggiore è la caduta di sassi che può avvenire da chi ci precede o da chi ha intrapreso la discesa che avviene a ritroso. Quindi è assolutamente consigliato utilizzare il caschetto appena iniziato il canalino.
Opportunità:
Per chi volesse restare in zona, tra i vari itinerari presenti, un'interessante opzione è di raggiungere il Rifugio Barbellino (nord est dell'omonimo lago) e da li intraprendere il giorno seguente la Ferrata al Pizzo Strinato, sicuramente più lunga e impegnativa di quella del Pizzo Recastello ma dal carattere simile.
Sposntandoci potrebbe optare per rimanere nelle alti valli di Bergamo per percorrere la Ferrata al Pizzo del Becco oppure la Ferrata al Passo della Porta, entrambe ferrate d'alta montagna di media difficoltà. Sempre in zona Presolana è possibile percorrere la più facile Ferrata del Monte Sarrandone. Se si desidera scendere verso la città si potrebbero incontrare la Ferrata Maurzio, la Ferrata alla Madonnina del Coren o in direzione di Lecco la Ferrata al Monte Ocone. In Val Brembana è presente anche la Ferrata di Santa Croce alla Corna Maria.
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Se devi noleggiare o acquistare attrezzatura per percorrere questa via ferrata, ti consigliamo il negozio "Sherpa" in Via 4 Novembre n° 42 Ronco Briantino (MB), sponsor di Ferrate365.
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Mattia Invernici
02/12/2020 alle 21:33Seconda ferrata della mia “carriera”; corta e senza particolari difficoltà. Bisogna fare attenzione agli appigli e agli appoggi a causa della roccia non sempre stabile.
Per questo casco praticamente obbligatorio.
Sergio Vecchi
15/01/2020 alle 08:15Lunga l’escursione in un ambiente, quello delle Orobie, stupendo. Ferrata facile che risale un canalone su terreno instabile. Rimasto nella zona, il giorno dopo son salito al Pizzo Strinato.