La Ferrata di Punta Penia risale la cresta ovest della Marmolada permettendo di raggiungere il punto più alto del gruppo. La storica ferrata non presenta particolari difficoltà tecniche durante la salita ma si sviluppa in un ambiente selvaggio di alta montagna. Il rientro può avvenire per il ghiacciaio della Marmolada. Itinerario da pianificare con cura sia per la lunghezza che il dislivello.
Punto di partenza dell'itinerario è il Passo Fedaia. Si parcheggia nel piazzale vicino agli impianti di risalita in cabinovia per Pian dei Fiacconi. Si raggiunge il Passo Fedaia sia da Canazei (Trento) che Malga Ciapela (Belluno). Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal Passo Fedaia nei pressi della diga (2070 m) si prende la cabinovia che porta a Pian dei Fiacconi (2722 m). In alternativa è possibile in circa 1h 30' salire col sentiero CAI 606.
Da Pian dei Fiacconi procediamo in direzione ovest che seguendo il sentiero CAI 606 inizialmente in salita su un vallone glaciale ci porta ad aggirare uno spallone roccioso che è la protuberanza settentrionale di Punta Penia. In questo tratto perdiamo quota fino a raggiungere (2470 m) per poi risalire ripidamente lungo il vallone detritico che ci condurrà a Forcella Marmolada. Dovremo prestare attenzione in salita al momento che entriamo nel ghiacciaio del Vernel. Sebbene si sarebbe portati a stare sul versante sinistro dovremo rimanere sulla parte centrale. A inizio stagione - con neve fresca presente - non sarà problematica la salita. In stagione inoltrata si camminerà sul ghiaccio vivo e per questo sono consigliati i ramponi per evitare rischi vista la pendenza del ghiacciaio. Sono presenti alcuni crepacci sul lato destro della salita ed è richiesta attenzione. Saliremo raggiungendo il bordo destro del ghiacciaio fino a raggiungere le prime funi in prossimità di un cartello rosso (1h 45' dalla stazione a monte della cabinovia).
Raggiunte le prime funi risaliamo il primo tratto di ferrata che ci condurrà a Forcella Marmolada. Questo tratto non presenta difficoltà essendo composto da brevi placche inclinate e alcuni facili balzi rocciosi. Raggiunta Forcella Marmolata (2910 m - 2h totali) incontriamo il sentiero che sale dalla Val de Contrin (possibile alternativa più lunga di avvicinamento) e i resti di alcune baracche di guerra scavate nella roccia. Affrontiamo ora una salita su una serie di staffe metalliche che ci aiutano a risalire una placca priva di appigli. Usciamo da questo primo tratto e saliamo su tracce lungo un sentiero che ci conduce a una rampa inclinata attrezzata che saliamo senza affanni. Raggiungiamo un tratto più ripido della rampa che è opportunamente attrezzato con cambre metalliche. Proseguiamo la salita su placca fino a percorrere un traverso in cui alcuni pioli e staffe ci conducono all'interno di un camino a sua volta attrezzato con pioli, staffe e una scaletta. Usciamo dal camino e saliamo su roccette prima e una parete verticale poi che ci conduce a una nuova lunga rampa inclinata dove il cavo ci aiuta a mantenere l'equilibrio durante la salita.
Dopo questo tratto privo di difficoltà raggiungiamo una nuova placca con staffe metalliche su una parete che tuttavia è abbastanza appoggiata. Terminate le staffe prosegue la parete appoggiata col cavo che funge da equilibrio nella salita. Proseguiamo su un tratto che sembra ripetersi, alternando cambre a placche fino a raggiungere un terrazzino panoramico da cui è possibile vedere il dislivello risalito durante l'escursione. Entriamo ora nell'ultima sezione della ferrata caratterizzata da un percorso in cresta che si sviluppa sopra l'imponente bastionata della parete sud della Marmolada.
Proseguiamo ora sul filo della cresta ovest individuando la meta del nostro itinerario. Questa parte di itinerario non presenta difficoltà e tra modesti saliscendi ci porta, dopo alcune facili roccette, al termine delle attrezzature. Siamo all'ultimo tratto della salita, priva di cavo, che ci condurrà al Rifugio Capanna di Punta Penia prima e dopo poco alla croce di vetta di Punta Penia (3343 m - 2h 15' dall'attacco - 4h totali).
Presa una pausa per godersi l'assoluto panorama dalla vetta e una visita allo spartano Rifugio di Punta Penia si inizia la discesa che ci porterà a Pian dei Fiacconi. Fatta la doverosa premessa che è possibile scendere percorrendo a ritroso la ferrata, la discesa più logica per un percorso ad anello consiste nel raggiungere il sottostante Ghiacciaio della Marmolada dopo aver percorso alcuni tratti attrezzati in discesa. Il ghiacciaio è solcato da alcuni crepacci e serve prestare attenzione, particolarmente in caso di nebbia. Si scende lungo il ghiacciaio seguendo l'evidente traccia fino a raggiungere il Rifugio Pian dei Fiacconi (2626 m) e la funivia che ci porterà al parcheggio (1h 45' dal Rifugio punta Penia - 5h 45' totali).
La Ferrata di Punta Penia non presenta particolari difficoltà tecniche e paesaggisticamente è di assoluto livello. Questa ferrata risale a inizio del secolo scorso ed è un itinerario che permette di raggiungere il punto di più alto del gruppo della Marmolada. A fronte delle modeste difficoltà tecniche, la ferrata si svolge in un ambiente di alta montagna con tutte le difficoltà del caso e questo richiede di pianificare correttamente l'escursione in particolare tenendo a mente il meteo che può cambiare repentinamente.
Un discorso a parte merita il rientro. Il ghiacciaio della Marmolada è martoriato da un lento ma inesorabile ritiro e questo lascia vistosi crepacci lungo la via. E' necessario avere esperienza e mettersi in sicurezza durante la discesa per evitare situazioni potenzialmente pericolose.
La Ferrata a Punta Penia è una delle vie ferrate più antiche d'italia e del mondo. La costruzione della prima parte della via ferrata risale al 1903. All'epoca in territorio austriaco, la via era conosciuta come Hans Seyffer Weg e sin dalla sua costruzione non erano le difficoltà tecniche a farla da padrone. La via infatti era logica e seguiva molte debolezze della montagna per salire senza eccessive competenze di arrampicata. L'ambiente è tuttavia un ambiente alpinistico: l'avvicinamento include un attraversamento di un nevaio così come il rientro avviene per il ghiacchiaio della Marmolada. Il ghiacciaio oggi versa in pessime condizioni a causa dei noti problemi climatici e questo richiede particolare attenzione vista la situazione dei crepacci.
La Ferrata lungo la Cresta Ovest della Marmolada si sviluppa sul versante opposto rispetto all'altra storica ferrata della Marmolada, ovvero la Ferrata Eterna al Piz Serauta. Rispetto alla ferrata di Punta Penia, la Ferrata al Piz Serauta è più lunga, esposta e difficile. Scendendo al Passo Fedaia è possibile salire sul versante opposto del passo in direzione di Porta Vescovo e percorrere la bella Ferrata delle Trincee. Proseguendo invece più a valle fino a Canazei (Val di Fassa) è possibile entrare in Val de Contrin per percorrere la Ferrata dei Finanzieri al Colac oppure risalendo la valle si potrebbe percorrere la Ferrata Ombretta oppure la Ferrata al Col Ombert.
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Roberto Librio
17/08/2020 alle 08:54Sabato 1 agosto 2020. La ferrata è molto semplice ma lunga, con 4 ore di avvicinamento partendo direttamente dal campeggio di Canazei, La reputo tecnicamente facile per la presenza di numerosi ferri disposti ovunque, quasi un sentiero attrezzato in molti tratti. La difficoltà sta solo nella lunghezza e nel dislivello da affrontare. Punto di passaggio obbligato l’ottimo rifugio Contrin, gestito in modo impeccabile dal personale professionale e gentile, e dal titolare disponibilissimo, Il rifugio è comodo per un eventuale colazione all’andata o una cena al ritorno, o per chi volesse spezz deare la giornata anche per dormire. Per chi volesse scaricare la traccia che ho registrato su wikiloc ecco il link https://it.wikiloc.com/percorsi-via-ferrata/ferrata-punta-penna-cima-marmolada-53790111
tommy.76
24/04/2019 alle 13:48La ferrata non presenta difficoltà….io l’ho fatta a inizio stagione con i ramponi salendo dal ghiacciaio ed era coperta a tratti da neve e ghiaccio quindi visto l’ambiente consiglio di portarli e usarli…attenzione ai crepacci seguite la traccia….ambiente tosto giro lungo e faticoso…vista sul Sella magnifica
Scott Ribes
21/09/2018 alle 07:13Ero in piena a crisi di ferrate quindi, una mattina di fine settembre parto da Reggio Emilia direzione Trentino in solitaria. Ho effettuato questa ferrata il giorno dopo aver fatto la ferrata eterna e non ricordo nessun passaggio davvero complicato. Altro discorso per la discesa sul ghiacciaio della Marmolada. Io non sono un alpinista quindi questa è stata l’unica ferrata che ho effettuato con una guida alpina in quanto da solo non mi sarei sentito a mio agio a scendere dal ghiacciaio. Escursione molto bella e non estremamente faticosa. La vista dalla cima della regina delle Dolomiti è impagabile.