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Stata la mia prima estrema in solitario niente male con il caldo di state😂😂😂
Ferrata molto impegnativa, almeno per me che non ho grande tecnica. Avrei voluto affrontarla con scarpette da arrampicata che mi avrebbero facilitato l’ascesa. Nel complesso la ferrata è molto verticale ed esposta in molti punti e, per questo motivo, l’ho trovata molto bella. Il panorama non è all’altezza di quello che possiamo trovare sulle dolomiti, ma nel complesso resta comunque piacevole (una bella visuale sul lago!).
Da rifare sicuramente!
Sarebbe carino da parte di chi è del luogo segnalare meglio la via di rientro. Alla fine del primo grande tratto si è abbandonati a se stessi e non è scontato imbiffare l’angolo giusto. Ho trovato solo due pezzi di scotch bianco in alcuni punti lasciati da una buona anima. Per il resto bella bella!!
Ferrata con qualche passaggio dove occorre ragionare bene su come procedere ma gli appigli ci sono (anche se decisamente molto lisci), in qualche punto occorre fare forza sul cavo ma tutto sommato si sale senza particolari problemi. In alcuni punti verticali vi è una elevata esposizione.
Nel complesso una bella ferrata ma molto corta (si conclude in meno di un’ora e mezza se si è in forma), è comunque da affrontare solo se si è esperti e si ha qualche nozione di arrampicata altrimenti si deve utilizzare molto il cavo. Essendo molto corta l’impegno fisico non è così notevole, ci si stanca di più durante l’avvicinamento (sentiero tutto in salita e abbastanza ripido in alcuni punti).
Ferrata molto complessa a livello fisico e che richiede ottima preparazione, numerosissimi passaggi esposti concorrono ad aumentarne la difficoltà. Avvicinamento veramente brutto su terreno ripido e a volte scivoloso all’interno di un boschetto.
Dopo 25/30 metri dall’attacco si ha la possibilità di usufruire di una via di fuga, ottima soluzione per chi si rendesse conto di non essere abbastanza esperto visto che, in questi primi passaggi, ci si trova ad affrontare una difficoltà simile a quella della via nel suo complesso. Pochi appigli per i piedi richiedono spesso di doversi tirare al cavo anche se qualche nozione di arrampicata sportiva può sicuramente aiutare.
Sconsiglio di farla in estate durante le ore più calde del giorno per via dell’esposizione, il cavo scotta e la temperatura in parete si alza notevolmente data anche la bassa quota.
Ferrata esposta e molto fisica, servono forza e resistenza nelle braccia, in alcuni tratti è difficile trovare appoggi per i piedi, ma è appagante e bella, da rifare sicuramente.
Da evitare se manca preparazione fisica, regola sempre valida.
Diego
Ogni giudizio parte da presupposti personali quindi soggettivi. Di oggettivo in questa ferrata troviamo un avvicinamento lungo e faticoso, troviamo una roccia poco gradevole, liscia e spesso unta, troviamo anche nella parte intermedia quella senza cavo alcune difficoltà a riconoscere il percorso per carenza di segnali, stessa problematica si può riscontrare al rientro. Di soggettivo posso dire che mi è piaciuta nonostante tutto. Per correttezza devo però aggiungere che l’ho percorsa con una guida del posto cosa che mi ha aiutato non poco.
L avvicinamento è abbastanza ripido. Ho trovato difficoltà nella prima parte della ferrata. Diciamo il primo muro di 20 metri. Il resto della ferrata l ho trovata meno difficile di quello che pensavo leggendo le relazioni. Alla fine c è una bella placca liscia ma ci sono dei fori naturali dove poter appoggiare piedi e mani. Naturalmente richiede tecnica e preparazione fisica elevata. Sicuramente tornerò a rifarla. Anche il ritorno è un po spiccatamente.
Ferrata pisetta
Ho deciso di affrontare questa ferrata dopo due anni che mi cimento in ferrate e da un po’ meno, arrampicate.
L’ho affrontata in un buon stato di forma e ciò nonostante devo dire che la pisetta ha un suo perché.
Per quanto non arrampicabilissima a causa della roccia liscia e della tipologia diferrata, bisogna essere in forma in quanto lo sforzo fisico è notevole.
Diversi sono i passaggi in cui bisogna forzatamente “tirarsi su di cavo”.
La prima parte è la più difficile.
Io ho affrontato questa ferrata con le scarpette da arrampicata e credo mi abbiano aiutato e non poco.
Discesa non difficile ma faticosa.
Ferrata ( parere personale ) da evitare in estate con alte temperature.
Ero curioso di fare la Pisetta e il mio giudizio è contrastante. Da un lato è innegabile che sia una ferrata tosta, estrema e impegnativa. Dall’altro non mi è piaciuta per la roccia spesso liscia, poco arrampicabile che porta alla fine a usare spesso il cavo per trazionarsi. L’avvicinamento è bello ripido e il rientro piuttosto faticoso a sua volta (fatta in giornata molto calda). La seconda parte della via è meno difficile e più arrampicabile. La prima metà (fino alla fessura) è molto difficile.
matteo
08/05/2022 alle 10:39Anche secondo me la ferrata è meno impegnativa di come viene presentata. Il mio livello di preparazione fisica è medio/buono. Personalmente ho trovato più impegnativa la nera delle Anguane.
Riccardo Elyon
31/07/2021 alle 12:23Ferrata non coerente con la descrizione, la ferrata è impegnativa ma niente di ché, il massimo sforzo lo si percepisce soprattutto nella prima parte.
Basta sapere fare 10 piegamenti e sapersi tirare un po’ su per affrontarla!
L’avvicinamento è sfiancante sono circa 50min in salita con una pendenza piuttosto elevata, su un terreno ghiaioso, la ferrata dura circa due ore, durante tutta la via ci sono numerose soste all’ombra, ma consiglio ugualmente di portarsi dietro 2l d’acqua.
Per chi abita in zona il panorama potrebbe risultare un po’ scontato, invece potrebbe essere gradevole per chi non ha mai visto una montagna o un laghetto.
M. G.
18/07/2021 alle 22:13Percorsa il 18.07.2021. Ferrata che richiede impegno ed esperienza. Ma che regala soddisfazioni. La mancanza di staffe per i piedi la rende più appagante (salire sulle staffe come sulla nuova Mori non mi interessa), come già detto gli appoggi sulla roccia ci sono (tranne forse in alcuni passaggi). Esperienza di arrampicata e abitudine all’esposizione sono consigliate. Gli scarponi pesanti sono effettivamente di intralcio, manca sensibilità sugli appoggi esigui. Gran bella ferrata comunque. Qualche segnalazione mancante per il rientro. Non consiglio la partenza da Ranzo, quella da Sarche mi pare la più logica. Tempi: attacco 25 minuti, durata ferrata 1h:45, totale giro 3h:45
ANDREA BORTOLONI
26/05/2021 alle 11:40Percorsa il 22/05/2021 con un tempo decisamente incerto ma per fortuna non piovoso. A parte un primo tratto impegnativo ma assolutamente non impossibile (fino alla via di fuga sulla destra), il resto della ferrata è molto bello e tecnico. Certamente una ferrata non adatta ai principianti ma decisamente piacevole e appagante (onestamente la pensavo molto più difficile).
Concordo con il commento precedente in merito alla possibilità di evitare l’avvicinamento da Sarche (ripido e faticoso) lasciando l’auto nel paese di Ranzo e seguendo la via del ritorno. In questo modo si arriva alla ferrata meno affaticati e il rientro è velocissimo.
Ultimo ma non meno importante mi permetto di segnalare il Rocol Bar (15 minuti ca. dalla panchina di vetta alla fine del bosco in prossimità dell’abitato di Ranzo). E’ d’obbligo una sosta per brindare alla conclusione della ferrata (effettuata in precedenza) e godere dell’ospitalità della gentilissima titolare (nonché dell’ottimo cibo a prezzi decisamente abbordabili).
matti.marchetti92
16/05/2021 alle 14:10Percorsa il 16/05/2021, bel tempo. Percorsa in due, prima ferrata estramamente difficile per entrambi, con diverse ferrate all’attivo ma senza particolari nozioni di arrampicata. Sicuramente molto impegnativa. Il primo tratto, oltre a dare un’idea di quello che sarà poi lo sviluppo della ferrata, è stato siuramente il più faticoso, quello dove non abbiamo mai lasciato il cavo. Da dopo la via di fuga la ferrata presenta dei bei tratti verticali, molto esposti, prima dei quali conviene ragionare guardando bene gli appoggi presenti in parete per non affaticare troppo le braccia. Bello l’ultimo tratto in cresta prima dell’appagante panchina in vetta. Ritorno non ben segnalato, soprattutto dopo il paese di Ranzo.
Secondo me per evitare il primo tratto di avvicinamento bello ripido in salita (30′ circa) da Sarche, si potrebbe lasciare la macchina nel paese di Ranzo, seguire la via di ritorno e tagliare nel bosco per raggiungere l’attacco della ferrata
kia92 Ri
10/09/2021 alle 06:52Ciao, hai usato scarponi o scarpette d arrampicata?