La Ferrata Rio Sallagoni al Castel Drena è una bella ferrata che si svolge lungo la forra dell'omonimo torrente in un ambiente stupendo, non difficile e decisamente suggestivo. Vista la bassa difficoltà, il corto avvicinamento e l'interesse paesaggistico è presa di mira da molti turisti in estate e si consiglia di percorrerla lontano dalle ore centrali della giornata.
Il punto di partenza dell'itinerario è posizionato nella strada che collega Dro a Drena in provincia di Trento. Venendo da Riva del Garda, prima dell'abitato di Dro ci sono indicazioni a destra per salire a Drena. Si sale per pochi minuti e dopo un tornante noteremo sulla sinistra un ampio parcheggio e poco dopo a destra un campo da tamburello. Parcheggiamo nell'ampio parcheggio. La nostra escursione partirà da li.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal parcheggio andiamo in discesa verso il tornante percorso in salita con l'auto. Sul versante sinistro della strada noteremo una palina con segni del CAI ci indica in maniera inequivocabile la discesa verso la forra del Rio Sallagoni dove ha subito inizio la Ferrata di Castel Drena (10' dal parcheggio).
La ferrata inizia sul lato sinistro della gola. Saliamo con la fune un paio di metri per poi iniziare un breve traverso verso destra con staffe per i piedi prima di salire alcuni metri in diagonale e poi in verticale. Questo tratto è abbastanza esposto e molto bello con il fiume che ci scorre sotto i nostri piedi. Proseguiamo nel traverso incontrando un tratto più impegnativo perché leggermente a strapiombo con il che ci obbligherà a fare una leggera trazione sul cavo per mantenere l'equilibrio. Passato questo breve tratto - probabilmente il più impegnativo della via - passiamo sotto un sasso incastrato e incontriamo una via di fuga che sale verticale. Se vogliamo proseguire nella forra continuiamo il traverso verso destra. La forra ora si stringe e noi proseguiamo nel lungo traverso non difficile e solo in alcuni tratti un poco impegnativo. Nei pressi di un grosso masso incastrato con la gola particolarmente stretta passiamo sul lato destro e proseguiamo il traverso con un solo passaggio più impegnativo a causa di una sporgenza rocciosa. In breve terminano le attrezzature e siamo all'interno di un paesaggio stupendo con cascate davanti a noi e un anfiteatro roccioso sopra le nostre teste.
Inizia ora la seconda parte della ferrata. Ci incamminiamo sul sentiero di sinistra e in breve raggiungiamo il primo ponte sospeso a tre corde. Il ponte è lungo una quindicina di metri ed è abbastanza stabile. Proseguiamo sul lato destro del torrente lungo un sentiero attrezzato e alcuni facili balzi rocciosi. In breve passiamo sul versante sinistro del ponte per un tratto di salita in verticale verso destra. E' l'unico tratto verticale della via e alcuni singoli passaggi richiedono un poco di impegno per essere passati ma tutto su un livello di difficoltà basso. In breve giungiamo al secondo ponte sospeso, più corto del precedente ma meno stabile. Siamo al termine della Ferrata di Castel Drena (40' dall'attacco - 50' totali). Ora dobbiamo attraversare un ponticello di legno e tornare sul lato destro del torrente e poi in salita su sentiero fino a uscire nei pressi del castello (10' dal termine della ferrata - 1h totali).
Dal Castello seguendo in discesa la strada asfaltata noteremo che sulla sinistra si stacca un sentiero che in ripida discesa con alcuni tornanti ci riporta al campo da tamburello (20' dal castello - 1h 20' totali).
Questo itinerario è molto battuto, specialmente in estate, da grosse comitive di turisti. Il rischio è di rimanere imbottigliati all'interno della gola. Si consiglia quindi di percorrere l'itinerario la mattina presto oppure il tardo pomeriggio evitando anche le ore più calde. Ferrata ideale per le mezze stagioni.
Percorrere la facile e piacevole Ferrata Rio Sallagoni a Castel Drena ci può lasciare sia il tempo che le energie per un secondo itinerario attrezzato da percorrere anche in giornata. Se si cerca un 'itinerario facile si potrebbe percorrere la Ferrata Colodri oppure il Sentiero Attrezzato delle Cavre, entrambi in direzione di Riva del Garda. A circa 45 minuti di auto possiamo andare a percorrere la Ferrata Marangoni a Mori, la Ferrata di Ballino oppure la Ferrata Artpinistica a Preore. Per escursionisti molto esperti e preparati a circa 30 minuti abbiamo la difficile Ferrata Rino Pisetta.
Se cerchi un alloggio comodo per percorrere questa via ferrata, consigliamo "Appartamento Via Ferrata" nel centro storico di Mori (10 Km dal Lago di Garda). Appartamento di 120 mq con 5 posti letto e culla. A questo link maggiori informazioni e i contatti di Federico.
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johnoverhill
18/12/2020 alle 21:25Ferrata fatta in dicembre a ridosso del lockdown. Non c’era nessuno. È stato un piacere passare un’ora e mezza in questa magnifica gola. La parte più bella e impegnativa è la parte iniziale , quando di attraversa la gola attaccati alle pareti. In certi momenti si deve fare davvero sforzo di braccia. Non la consiglio a bambini troppo piccoli. La parte successiva, usciti dalla gola, è poco attrezzata ma molto bella, con la cascata che ti fa compagnia. Se si ha mezza giornata ne vale davvero la pena. Secondo me in inverno è ancora più bella. Attraversare la gola in solitaria è stato entusiasmante.
Achille Barbarisi
02/10/2020 alle 16:30Davvero divertente, percorsa nei mesi estivi, la corrente d’aria fresca che ci accompagna nel percorso dà anche un piacevole ristoro. Bellino anche il ponte tibetano verso la fine.
Isabel espinoza
24/09/2020 alle 18:04Ferrata molto facile e bella da fare, fatta in mattinata, no c’era nessuno.. Molto suggestiva y divertente… A tratti vai dentro il acqua, bellissimo ponte tibetano, immerso nel cuore della natura…
paolo-3889
30/08/2020 alle 08:25E’ stata nel 2017 la mia prima ferrata.
E’ diventata la prima ferrata per i miei figli e per tutti gli altri che ho avviato a questo bello sport.
E’ perfetta per cominciare, esposta quanto basta, molto carina esteticamente, si può fare anche con tempo incerto, c’è tutto il punto difficile, il canyon, il ponte tibetano, la valle nascosta ecc.
Attenzione, dopo il ponte tibetano non si capisce bene che si può proseguire lungo il letto del torrente, con la quasi certezza di bagnarsi i piedi (non farlo aumenta il grado di difficoltà).
Un modo per allungare la ferrata che purtroppo è un po cortina.
Il Bar a fine percorso è sempre apprezzabile.
Attenzione al ritorno, sentiero chiarissimo fino alla strada e alla freccia che porta al parcheggio, poi si rischia di smarrirsi.
lucky.luka
09/08/2019 alle 01:07Ferrata percorsa in una mattinata d’agosto. Scelta ottimale per via dell’ombra che il canyon garantisce. Roccia e pioli in diversi punti sono molto levigati dal numero incredibile di ripetizioni. L’umidità in alcuni tratti particolarmente vicini al torrente rende il tutto più viscido. Appigli e appoggi artificiali ben posizionati. Abbiamo trovato diverse persone incolonnate: hanno rallentato la progressione. Ottima ferrata per chi è agli inizi. Persone sotto il metro e quaranta penso abbiano qualche difficoltà ad affrontare la progressione su alcuni pioli distanziati presenti soprattutto nella parte iniziale dell’itinerario. Una volta usciti dalla ferrata è possibile visitare, a pagamento, il piccolo castello sommitale. Scendendo dal castello una traccia lungo il bosco conduce in venti minuti circa al parcheggio di partenza di fianco al campo di gioco riservato al tamburello.
Una nota: dopo il secondo ponte tibetano è presente una ringhiera in legno mezzo marcio che non è solida. Attenzione a non fare affidamento su questa: c’è il rischio concreto di farla precipitare di sotto rischiando di cadere e di colpire gli escursionisti sottostanti.
Video della ferrata: https://youtu.be/_O3_DvxuRas
tommy.76
24/04/2019 alle 14:40Ferrata adatta a tutti….corta ma in ambiente unico….in alcuni tratti si va a bagno nel torrente quindi evitate di andare dopo forti piogge
Alessandro Iotti
19/08/2018 alle 17:10Molto carina la Ferrata di Castel Drena. La ferrata risale una gola e forse l’unica vera difficoltà presente è non percorrerla accerchiati da troppi turisti quindi la sconsiglio nei mesi caldi e nelle ore centrali. Molto bello il tratto nella forra.