La Ferrata Rio Secco è una ferrata decisamente suggestiva che si sviluppa in un bell'ambiente all'interno di una fora di un rio generalmente secco (da cui il nome). La ferrata è varia alternando diverse tipologie di passaggi con alcuni tratti atletici ma mai tecnicamente proibitivi. Nonostante la bassa quota la temperatura resta abbastanza gradevole anche nei mesi estivi rimanendo generalmente all'ombra.
Il punto di partenza dell'itinerario è l'abitato di Cadino in provincia di Trento. Per raggiungere Cadino, si esce generalmente dall'autostrada del Brennero a San Michele all'Adige e rimanendo sul versante orientale della valle si risale per circa 4 Km la strada in direzione di Bolzano. Si trova comodamente parcheggio nei pressi del Ristorante Al Cadino. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Sul lato opposto del parcheggio si intravedono i segni biancorossi del CAI che ci conducono subito in ripida salita nel bosco. Incontriamo un bivio dove noi terremo la destra mentre a sinistra scende il sentiero di rientro. Proseguiamo in un ripido sentiero in salita guadagnando rapidamente metri fino a raggiungere una panchina in legno dove si può comodamente indossare l'imbraco e il caschetto.
I primi metri della ferrata proseguono su una facile cengia discendente fino a raggiungere il letto del torrente, spesso secco. Saliamo sul versante opposto una parete liscia e leggermente strapiombante in cui un buon numero di solide cambre metalliche e due corde metalliche agevolano la salita. Terminato questo tratto verticale traversiamo a destra sfruttando bene la roccia e una cambra metallica che ci deposita su un tratto pianeggiante prima di iniziare il tratto denominato "Salto dei Caprioi". Questo tratto inizia con un bel diedro da risalire alternando ottimi appigli naturali con altrettante ampie cambre metalliche. Risalito questo bel diedro pieghiamo a sinistra per percorrere una cengia che aggira uno spigolo per giungere sotto una parete verticale. Questa parete si sviluppa attorno a una profonda fessura che si consente di utilizzare buoni appigli sia naturali che artificiali per le mani e i piedi durante la progressione. Terminato questo tratto giungiamo in prossimità di una targhetta "Belvedere" che ci invita a girarci per vedere il panorama della piana Rotaliana.
Dopo un tratto di sentiero attrezzato giungiamo in discesa all'interno di un anfiteatro roccioso molto caratteristico con molti omini sul fondo. Da questo tratto saliamo sul versante opposto del rio (sinistra orografica) in un anfratto con roccia levigata oltre il quale iniziamo un lungo traverso verso sinistra risalendo il torrente. Completato il lungo traverso il cavo sale in verticale per lasciarci su un sentiero attrezzato nel bosco e ci conduce al "Passaggio dei Gabbiani". Questo passaggio, particolarmente difficile in assenza di staffe metalliche, è ora percorribile con un discreto sforzo ma senza un affanno eccessivo usciamo da questo aereo spigolo per iniziare un lungo traverso in leggera salita alternando brevi balzi rocciosi con tratti di traverso di media difficoltà. Passiamo ora sul lato opposto (destra orografica) del rio e la parete si stringe per partire verticale. Risaliamo questo tratto con l'ausilio delle cambre, percorriamo un breve traverso e dopo giungiamo a una via di fuga. Se si vuole prendere la via di fuga (CAI 490A - 30' per il rientro) si procede a sinistra, altrimenti si procede a destra (45' dall'attacco - 1h totali).
Proseguiamo con il sentiero nel bosco affrontando alcune facili roccette e alcuni semplici passaggi attrezzati fino a giungere dentro un secondo anfiteatro roccioso - "Grotta del Basalisc". Iniziano ora alcuni passaggi più impegnativi, principalmente a causa della roccia levigata. Il primo tratto di salita è decisamente impegnativo. Si risale una parete in diagonale su roccia liscia e priva di appiglia naturali. Questi appigli sono ora disponibili con le cambre e, ad accezione dell'essere un poco spinti in fuori dal cavo, il passaggio presenta difficoltà di media entità. Giungiamo al libro delle firme e proseguiamo su un paio di facili traversi verso sinistra fino ad aggirare un esposto spigolo in cui le staffe ci aiutano decisamente in un passaggio altrimenti molto impegnativo.
Siamo ora nei pressi della Grotta della Mariotta dove risaliamo una parete verticale ben servita da staffe e appigli naturali. Terminato questo punto terminano le attrezzature metalliche e quindi la Ferrata Rio Secco (1h 15' dall'attacco - 1h 30' totali).
A questo punto seguiamo il sentiero che sale ripido nel bosco per 5 minuti fino a un cartello che indica a sinistra il rientro a Cadino.
Il sentiero ci porta in breve fuori dal bosco in vista della Val d'Adige 600 metri più in basso. Il sentiero scende ripido facendoci perdere rapidamente quota (utili un paio di bastoncini telescopici). Giungeremo a una lunga scala metallica e alcuni facili tratti attrezzati in discesa per cui conviene avere ancora l'imbraco. Oltre la scala si continua la discesa ripida nel bosco fino a raggiungere il bivio percorso nell'avvicinamento. Terremo la destra per scendere a valle dove raggiungeremo il parcheggio (1h dal termine della ferrata - 2h 30' totali).
La portata d'acqua del rio varia in base alla stazione. Nei mesi primaverili e invernali è generalmente presente acqua a volte anche abbastanza impetuosa. Nei mesi estivi e autunnali (salvo recenti piogge) il rio è effettivamente secco.
L'attrezzatura è recente e abbondante. Il percorso presenta difficoltà medie e nel complesso è una ferrata appagante, varia e mediamente impegnativa. L'ambiente è suggestivo - come spesso accade per le ferrate nelle forre - e merita assolutamente di essere percorsa anche nei caldi mesi estivi.
La Ferrata Rio Secco è una ferrata che, grazie al breve avvicinamento e itinerario complessivo, si può comodamente abbinare ad altri itinerari attrezzati lungo la Valle d'Adige. Tra le ferrate che si potrebbero percorrere nella stessa giornata, la vicina Ferrata di Favogna o il Sentiero Attrezzato al Burrone Giovanelli sono sicuramente i più vicini. In alternativa si potrebbe procedere in direzione di Bolzano per percorrere la piacevole Ferrata Mendola al Monte Roen oppure si potrebbe anche salire ad Andalo e percorrere la Ferrata delle Aquile. Se si percorre l'autostrada del Brennero in direzione sud si potrebbe uscire a Rovereto Sud e percorrere la vicina Ferrata Marangoni a Mori così come in Val di Sarche si raggungono la Ferrata Pisetta, la Ferrata Che Guevara, la Ferrata di Casteldrena e la Ferrata di Preore.
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ryuky94
19/10/2020 alle 20:02Percorsa in seguito al percorso attrezzato burrone Giovanelli il 17/10/20.
Affrontata con 3 neo-ferratisti con un po’ di esperienza di arrampicata alle spalle e 2 neofiti, per un totale di 5 persone.
Il grado è chiaramente più alto rispetto al più facile burrone Giovanelli e si nota fin da subito la maggior esposizione e difficoltà di alcuni passaggi.
Avendola percorsa a metà ottobre, il rio non era per nulla secco e le piogge degli ultimi giorni hanno reso la roccia umida e senza dubbio più scivolosa aumentando, ma di poco, la difficoltà.
Visti i numerosi passaggi esposti, sconsiglierei di portare gente alle primissime armi. La via di fuga si trova comunque dopo un certo numero di passaggi non banali.
Il paesaggio è eccezionale, davvero consigliato!
Attrezzatura in ottimo stato con cavo ben teso.
Achille Barbarisi
02/10/2020 alle 16:27La prima ferrata non si scorda mai ? fatta ad Agosto 2020 ottima come palestra.
Michele Grisafi
22/07/2020 alle 23:31Ferrata di media difficoltà, adatta nelle giornate estive vista la poca esposizione solare. L’ambiente è suggestivo sebbene non si vedano grandi panorami.
cammo75
07/10/2019 alle 11:54Percorsa sabato 5/10/19, sinceramente, senza voler fare il fenomeno, non conosco i criteri di classificazione difficoltà ferrate, ma personalmente la classificherei tra le “facili”, non certo tra le “moderatamente difficili”. Detto ciò a proposito della ferrata che, a mio avviso, non presenta alcuna difficoltà, l’escursione nel suo complesso mi ha lasciato piuttosto deluso nel senso che non si raggiungono punti panoramici (fatto salvo di un unico punto dove si domina la valle dell’Adige), l’itinerario percorso in ferrata è all’interno di questo letto asciutto a privo di passaggi emozionanti.
Sempre a mio avviso, la consiglierei come prime esperienze o in abbinamento a qualche altra ferrata in zona.
VANNI CASARI
05/10/2019 alle 17:36Fatta Sabato 5/10/19 ferrata bella e divertente. Ottimamente attrezzata con, per fortuna, alcuni tratti senza staffe che obbligano a cercare appoggi; peraltro sempre presenti e generosi.
L’ambiente in cui si sviluppa è molto suggestivo.
Tempo di percorrenza come da relazione.
Impegnativo il sentiero in discesa di rientro, con cavo di sicurezza.
Super consigliata
Vincenzo
26/08/2019 alle 07:21Bella via percorribile quasi per tutto l’anno.
Guido Tavola
22/08/2019 alle 14:08Fatta oggi 22/8. Bella ferrata con passaggi vari e scorci suggestivi. Il caldo non si sente perché in forra (asciutta). Appoggi molto umidi soprattutto nella seconda metà (forse anche a causa della pioggia della notte). Ideale anche per neofiti (solo un paio di passaggi che buttano un po’ fuori ma fattibili).
Francesco Galli
17/07/2019 alle 19:23Ferrata perfetta quando hai solo mezza giornata libera.
Roccia facilmente arrampicabile e staffe artificiali sempre presenti nel posto giusto.
tommy.76
24/04/2019 alle 14:44Ferrata di medio livello….si risalgono le vecchie cascate del rio….pareti verticali ma non esposte…nonostante la vicinanza dell’autostrada la ferrata si sviluppa all’interno della montagna e offre un ambiente molto bello e particolare
marcomelioli
18/01/2019 alle 00:58Una delle ferrate che più mi è piaciuta, una roccia stupenda che offre ottimi appigli permette di arrampicare per quasi tutto il percorso. Io l’ho percorsa d’estate con molto caldo, essendo molto bassa come altitudine, ma comodissima come posizione ed avvicinamento. Consigliata per chi vuole iniziare ad abbandonare il cavo ed entrare in simbiosi con la roccia nelle vie ferrate, bassa esposizione per tutto il percorso.
Alessandro Iotti
19/08/2018 alle 19:36La Ferrata mi è piaciuta molto. L’ambiente è bello, noi abbiamo incontrato il Rio effettivamente secco. Molto arrampicabile, logica la salita.