Generale:
La nuova Ferrata di Ruceia è ottima per avvicinare i neofiti a questo tipo di escursione. E' una ferrata divisa in settori, nessuno dei quale ha difficoltà di rilievo. E' piacevole, corta ed è facile percorrerla tutto l'anno.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è il paese di Condove in provincia di Torino. Giunti a Condove si attraversa il ponte sul torrente Gravio e si parcheggia subito dopo l'area attrezzata e il parco avventura a bordo del torrente. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Si percorre il sentiero che lungo la sterrata passa affianco al parco avventura e passando nel bosco porta in direzione della Ferrata della Ruceia dedicata alla memoria di GianCarlo Grassi e Diego Cordola (10' dal parcheggio).
Ferrata:
La Ferrata della Ruceia è composta da alcune sezioni collegate tra loro da pezzi di sentiero.
La prima sezione risale una parete verticale su placca prima con un tratto verticale poi virando leggermente verso sinistra sfruttando alcune staffe posizionate lungo la roccia. La roccia è abbastanza verticale e in mancanza delle staffe bisognerebbe procedere in aderenza come avviene per i tratti di placca. Si risale il tratto verticale fino a un tratto in leggero strapiombo che spancia leggermente. Il tratto è poco circa 3 metri e si passa agilmente grazie alle staffe. Si completa il primo tratto con una placca inzialmente inclinata poi verticale.
Dopo il sentiero di collegamento, si risale un tratto verticale di 4 metri inizialmente con alcune staffe per i piedi e giungiamo sopra un breve terrazzino che verso sinistra ci porta su un tratto diagonale con staffe sotto a sostegno dei piedi. La parte alta di questa sezione diviene più facile con un diedor appoggiato da risalire prima di un tratto di collegamento per la successiva sezione.
Il terzo tratto è un masso da risalire in verticale, tuttavia aggirabile dal lato destro.
Giungiamo quindi con il sentiero al quarto e ultimo tratto. In prossimità della falesia di Roccabruna, noi risaliamo il lato sinistro risalendo un diedro verticale abbondantemente attrezzato a cui segue un traverso a sinistra. Percorriamo il traverso raggiungendo un nuovo diedro simile al precedente. Lo risaliamo piegando nuovamente a sinistra prima di una placca verticale che ci lascia in cima (1h dall'attacco - 1h 15' totali).
Discesa:
Giunti in cima alla ferrata si segue il sentiero sulla sinistra che riporta alla base in località Poisatto dal quale giriamo nuovamente a sinistra e quindi al parcheggio (30' dal termine della ferrata - 1h 45' h totali).
Note:
E' una ferrata adatta a principianti, abbondantemente attrezzata senza passaggi difficili. Il solo primo tratto è leggermente più impegnativo degli altri. Adatta anche ai più giovani.
Storia:
La Ferrata della Ruceia è stata inaugurata nel 2016 ed è intitolata a due noti alpinisti della Val di Susa: Grassi e Cordola.
Gian Carlo Grassi che è stato un grande alpinista piemontese, originario proprio di Condovè. È stato un alpinista molto ardito negli anni 70 e 80 con moltissime ascensioni su ghiaccio e in goulotte. Morì nel 1991 a causa di una cornice di neve che si staccò. Diego Cordola morì a soli 22 anni in un incidente in montagna che coinvolse anche altri 2 compagni di cordata sul Grand Hoche, in Val di Susa. Cordola è stato l'autore del libro “Arrampicare a Caprie”, in cui vengono descritte le vie della cava di Caprie, la maggior parte delle quali erano tracciate e attrezzate dallo stesso autore.
Opportunità:
Data la sua brevità è facilmente collegabile con altre vie ferrate della Val Susa. La Ferrata della Rocca Bianca e la Ferrata Carlo Giorda distano solo 10 minuti di auto. Se si volesse risalire la Valle c'è l'imbarazzo della scelta: la Ferrata dell'Orrido di Chianocco e la Ferrata dell'Orrido di Foresto sono le due più vicine in valle.
Salendo invece verso il crinale alpino lungo la Val di Susa incontriamo a Claviere la Ferrata di Rocca Clarì, la Ferrata del Bunker o dei Militari, la Ferrata della Batteria Bassa e la lunga Ferrata allo Chaberton. A Bardonecchia invece è presente la Ferrata del Rouas.
Devi accedere per lasciare una recensione
Mescalero
07/10/2020 alle 15:47Facile per chi è più esperto, ma non facilissima… ci sono alcuni bei passaggi.
Ovviamente se non la si fa tutta appesi al cavo di sicurezza, come vedo troppa gente….
Arrampicare ogni tanto …!
Graziano Oltolini
21/09/2020 alle 19:18A metà Luglio, dopo aver letto alcune informazioni sulla difficoltà, mi son deciso ad affrontare la mia prima ferrata. Mi ha accompagnato il mio consuocero dotato di qualche esperienza di anni passati, entrambi neo settantenni. L’abbiamo attaccata al mattino, quando le rocce erano ancora fresche e con mio grande stupore, ho terminato la scalata con grande soddisfazione. Credo che in qualche modo io sia stato contagiato da una attività che regala una buona dose di adrenalina e piacevoli sensazioni..
Marco Ivaldi
11/09/2020 alle 00:49Ferrata interessante, relativamente semplice; attacca quasi subito in verticale, bello l’anello che permette di tornare a piedi alla partenza. Conclusa in 35 minuti, 200 metri il dislivello da compiere in 500 metri di sviluppo.
marcomelioli
14/05/2019 alle 17:09Ferrata divertente, molto staffata ma che segue un percorso logico. Alcuni passaggi belli, senza staffe, dove è necessario procedere in aderenza su placca appoggiata. Procede sempre in verticale, non ha nulla a che vedere con un sentiero attrezzato, pur rimanendo facile e alla portata di tutti. Molto bello anche il parco sottostante, ripulito, rimodernato, gestito da gente volenterosa, possibilità di mangiare e di passare una piacevole giornata.
Filippo Rosi
10/04/2019 alle 21:54Ferrata facile, didattica ma che si può abbinare a una delle altre della Val di Susa in mezza giornata.