Questo sito utilizza cookie che aiutano a usufruire dei servizi nel modo migliore. Le informazioni relative ai cookie sono salvate sul tuo browser e aiutano a riconoscerti quando ritorni sul sito.
La Ferrata al Sass Rigais è una ferrata che si sviluppa in alta quota ed è costituita dalla combinazione di due itinerari attrezzati - la ferrata est e la ferrata sud. Le difficoltà sono medio basse in entrambe le ferrate sebbene la ferrata est abbia alcuni tratti verticali più accentuali e per questo è consigliabile percorrerla in salita. Avvicinamento e rientro lunghi e faticosi.
Il punto di partenza dell'itinerario è la stazione a monte della funivia che collega Selva di Val Gardena con il Rifugio al Col Raiser (2106 m). Giunti a Selva si procede in direzione di Santa Cristina di Val Gardena raggiunge la Strada Ruecia dove sono gli impianti di risalita. Si può parcheggiare nell'ampio spiazzo di fronte.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dalla stazione a monte della funivia si seguono i cartelli con indicazioni per il Sass Rigais e la ferrata in direzione nord-est con segnavia 4 in direzione del Rifugio Firenze (2040 m) raggiungibile in pochi minuti di sali scendi lungo un'ampia carrareccia. Dal rifugio Firenze seguiamo il sentiero 13 che ci porta diretto in direzione del Sass Rigais fino a raggiungere in salita un bivio preso il Plan Ciautier (2322 m - 1h dalla stazione a monte) dove potremo valutare se:
In questa relazione consideriamo la salita dalla Ferrata Est e discesa per la Ferrata Sud.
Preso quindi il bivio a destra e salito il detritico vallone che separa il Sass Rigais dalla Furchetta, raggiungiamo la forcella che li separa (2696 m - 1h 15' dal Pian Ciautier - 2h 15' totali) raggiungendo un punto con visuale sulla Val di Funes sul versante opposto. A questo punto terremo la sinistra per salire su chiara traccia la placca est del Sass Rigais seguendo alcuni bolli rossi fino a raggiungere la sella dove inizia la ferrata (2800 m - 2h 30' totali).
La ferrata inizia salendo alcune roccette che offrono ottimi appigli per mani e piedi utilizzando il cavo solo come autoassicurazione. Guadagniamo quota, saltiamo una fessura e affrontiamo una rampa verso sinistra fino a raggiungere un punto verticale in cui affrontiamo inizialmente un breve traverso a sinistra su alcuni semplici chiodi per poi salire verticalmente su ampie e solide staffe. Procediamo ora nuovamente su una lunga serie di roccette che non presentano difficoltà prima di percorrere verso destra un canalino roccioso. Usciti dal canalino vediamo dritti a noi la croce sommitale. Siamo nel tratto conclusivo della ferrata Est. Saliamo una serie di balzi rocciosi alternati a facili roccette e siamo sulla crestina sommitale che ci conduce alla croce di vetta del Sass Rigais (3025 m - 1h dall'attacco - 3h 30' totali).
Dopo essersi goduti un meritato riposo e un panorama magnifico, iniziamo ora la discesa lungo la Ferrata Sud. Ci dirigiamo infatti verso sud lungo una crestina sommitale a tratti non protetta dopo alcune roccette. Procediamo ora per una lunga serie di roccette, rampe inclinate e balzi rocciosi di medio bassa difficoltà con le quali perdiamo rapidamente quota fino a innestarci in un sentiero con cui scendiamo ripidamente. Raggiungiamo un altro balzo roccioso dove alterniamo una discesa su una rampa con un salto più verticale in prossimità di una passerella in legno dove possiamo dire terminino le attrezzature e con essa la Ferrata Sud e più in generale la Ferrata al Sass Rigais (1h dalla vetta - 4h 30' totali).
Scendiamo a valle lungo un vallone ghiaioso in direzione del Pian Ciautier dove all'andata avevamo optato per il bivio di destra. Abbiamo l'opzione di scendere tramite una scorciatoia segnala a Col Raiser tenendo la destra a un bivio. Rientro di circa 1h - totale ca 6h.
La Ferrata del Sass Rigais è una ferrata di media difficoltà che ci porta su un 3000 che caratterizza il gruppo delle Odle Puez. La combinazione di una ferrata in salita e una in discesa la rende una piacevole escursione anche per il ferratista più esperto. L'avvicinamento è lungo e abbastanza impegnativo. Attenzione all'altitudine e alla impossibilità di avere vie di fuga che non siano ferrate quindi da evitare con tempo instabile. Sebbene la relazione sia presentata con questo itinerario, nulla vieta di percorrerla in senso inverso così come di scendere dallo stesso itinerario di salita.
Il Sass Rigais è il monte più alto della Val Gardena e delle Odle. Reinhold Messner salì questa montagna assieme al padre all'età di 5 anni ben prima della costruzione della via ferrata.
La Ferrata del Sass Rigais si sviluppa in un bellissimo contesto in Val Gardena. Dalla Val Gardena si possono intraprendere anche le Ferrate del Piccolo e del Grande Cir a breve distanza da Selva di Val Gardena così come in direzione del Gruppo Sella si potrebbe optare per la panoramica Ferrata Tridentina. Salendo in direzione del Passo Sella si potrebbero percorrere in ordine crescente di difficoltà la Ferrata al Col Rodella, la Ferrata Schuster al Sassopiatto e la Ferrata delle Mesules al Piz Selva.
Devi accedere per lasciare una recensione
Questo sito utilizza cookie che aiutano a usufruire dei servizi nel modo migliore. Le informazioni relative ai cookie sono salvate sul tuo browser e aiutano a riconoscerti quando ritorni sul sito.
Trovi maggiori info sui cookie a questa pagina: Cookie Policy
Armando
23/08/2021 alle 18:03Fatta il 21/08/21, al Plan Ciautier hanno appena cambiato la cartellonistica delle indicazioni ed hanno tolto la direzione per Val Salieres inducendo a partire verso la forcella de Mezdì. Anni fa l’avevo fatta per questa valle detritica, lunga e interminabile. Devo dire che dalla forcella di Mezdì è molto più piacevole, sale roccette fino all’attacco della via attrezzata che porta alla croce di vetta. In discesa non è difficile, anche l’ultima parte in parete ti fa scendere tranquillamente visto gli abbondanti appigli! Panorama fantastico lungo tutta l’escursione!
Federico Sembenelli
13/08/2021 alle 20:59Ferrata percorsa in salita da est (consigliato), molto arrampicabile, divertente. Attenzione al lungo rientro tramite canalone sotto la parete sud, non togliere le attrezzature in anticipo.
Per i principianti forse unico brivido sulla spaccata iniziale dopo la prima diagonale in salita. Paesaggi maestosi sia in avvicinamento che in ferrata
Davide Capodaglio
10/08/2021 alle 17:08Fatta il 9/8/2021 salendo da Ranui, lato val di Funes, quindi con lungo avvicinamento di 1200+ per arrivare alla forcella di Mezdi. Da lì parte direttamente un altro tratto di ferrata “ovest” (che ho fatto sia in salita che discesa) che poi si unisce alla “sud” a circa metà salita.
L’itinerario è marcato su Openstreetmap
Michele Grisafi
06/09/2020 alle 09:58Ho percorso la ferrata con delle neofiti e devo dire che la lunghezza dell’itinerario, partendo dalla funivia, è stata di oltre 8h. L’avvicinamento è lungo e può stancare data la ripidità dell’ultimo tratto. La ferrata è intervallata da molti tratti esposti e non attrezzati che rendono l’escursione frizzante per i più esperti ma snervante per i neofiti. Il rientro, sempre in ferrata, è forse ancora più ripido il che rende l’escursione molto faticosa se poco allenati.
La ferrata in se è piacevole, suppur semplice, data la roccia abbastanza arrampicabile.
Ad ogni modo il panorama è mozzafiato dall’inizio alla fine dell’escursione, il che rendono l’escursione assolutamente da fare e rifare.
gianhellas00
10/08/2020 alle 17:08fatta nel settembre 2017 salendo da malga Zannes. avvicinamento lungo e faticoso fino alla forcella de Mesdi.da li si sale in arrampicata semplice (1 grado) seguendo bolli che portano all’attacco. non particolarmente difficile ma con alcuni passaggi tecnici e di “forza” che si alternano ad altri più semplici e divertenti.dall’arrivo in vetta, si scende per il canalone a sud – est che presenta altri semplici tratti attrezzati in discesa. il resto, è un continuo camminare su terreno infido e franoso e,sopratutto, interminabile che ti porta all’ampio altipiano erboso prima del rif. Firenze. più impegnativo per la durata del giro che per l’effettivo svolgimento della ferrata stessa.
Claudio Piacentino
21/07/2020 alle 18:11Escursione stupenda che porta al Sass Rigais sopra i 3000 m, da cui si può godere di un panorama a 360° su tutte le Dolomiti. Ferrata non difficile (percorsa in senso orario), in alcuni punti il cavo è assente quindi bisogna stare all’occhio ed un po’ arrampicare (I° grado). Discesa priva di difficoltà; attenzione che ad un certo momento la ferrata di discesa sembra terminata, invece ci sono ancora due passaggi in cui l’imbrago è necessario.
Avvicinamento lungo, quindi sarebbe ideale quantomeno salire con la funivia e il rientro farlo a piedi sino a valle (NB: la funivia chiude alle 17.30).
Scott Ribes
17/12/2018 alle 08:21Escursione magnifica.
Ferrata abbastanza basilare senza grosse difficoltà.
Discesa decisamente più impegnativa.
Metto 5 stelle nello sforzo fisico, in quanto trovo che l’avvicinamento sia stato ( personalmente ) il più faticoso che abbia mai percorso.
Il gruppo delle “Odle” è meraviglioso; bellissima sorpresa, in quanto non conoscevo queste Dolomiti.
Alessandro Iotti
19/08/2018 alle 19:33La Sass Rigais è stata innanzitutto una stupenda escursione in un gruppo – le Odle – che non conoscevo e che ho apprezzato moltissimo. Fatta in senso antiorario ho trovato la ferrata di salita elementare. La discesa più intrigante forse ha senso salirla visto la roccia che mi sembrava ottima da arrampicare. Itinerario bellissimo che consiglio. Faticoso l’avvicinamento.