Generale:
La Ferrata Simone Contessi è un'impegnativa ferrata che si sviluppa lungo i torrioni rocciosi che caratterizzano la cresta del Monte Due Mani in provincia di Lecco. La ferrata ha un'elevata varietà di passaggi e tra pareti verticali e traversi ci permette di risalire questo monte con stupenda vista sulle Grigne, il Resegone e il lago. Il sentiero che costeggia la ferrata permette di avere diversi punti di aggiramento dei singoli torrioni ed eventualmente vie di fuga.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è situato nella strada che collega Ballabio a Morterone in provincia di Lecco. Da Ballabio si intraprende la tortuosa strada che porta a Morterone. Si prosegue per quasi 5 Km, si oltrepassa una galleria, ancora pochi tornanti e poco dopo si individua sulla sinistra uno slargo con 2 posti macchina e un cartello. Ci sono almeno un altro paio di parcheggi su slarghi a pochi metri lungo la strada sulla destra.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Parcheggiata la macchina si prende il ripido sentiero che sale nel bosco e in breve giungiamo alla targhetta che indica l'inizio della Ferrata Contessi (10' dal parcheggio).
Ferrata:
La Ferrata Contessi è caratterizzata da un numero di torrioni che rendono facile identificare ogni singola sezione dell'itinerario. Le varie sezioni hanno la caratteristica di poter essere aggirate con un sentiero che ci accompagna in salita e che poi si intraprenderà in discesa:
Si inizia un sentiero di cresta con tratti attrezzati, roccette e semplici tratti di sentiero. Con la stanchezza accumulata che non deve giocarci brutti scherzi, la camminata in cresta (circa 1h 15') ci conduce a un ultimo bivio prima della vetta. Possiamo fare il decimo tratto di ferrata oppure aggirarlo. Questo tratto richiede prima di risalire un più corto sperone roccioso e di scenderne dal lato opposto. Dopo poco giungiamo alla croce di vetta con il caratteristico bivacco senza posti letto (3h dall'attacco - 3h 15' totali).
Discesa:
La discesa può avvenire anche per la via normale che tuttavia ha il grosso svantaggio di farci giungere a 4 Km a monte della strada asfaltata in cui abbiamo parcheggiato.
Considerato questo di solito si scende lungo il ripido sentiero che costeggia i vari torrioni su cui si sviluppa la ferrata. La discesa è abbastanza ripida e un paio di bastoncini telescopici possono risultare molto utili. Il rientro di riporta vicino all'attacco della ferrata e da lì al parcheggio (1h 45' dalla vetta - 5h totali).
Note:
La roccia è calcarea come in molte altre ferrate del lecchese. Questo permette di procedere arrampicando in molti tratti della ferrata. La catena (moschettonabile) è in alcuni tratti lasca e con fittoni piuttosto distanziati quindi procedere con cautela.
Opportunità:
La Ferrata Contessi al Monte Due Mani è una ferrata impegnativa all'interno di un itinerario abbastanza lungo e con un importante dislivello. Premesso ciò, se un'escursionista volesse combinare questa ferrata con un secondo itinerario, Lecco offre molte possibilità. In ordine crescente di difficoltà si potrebbero valutare il Sentiero Attrezzato del Fiume, la Ferrata della Galleria di Morcate, la Ferrata Gamma 1 ai Piani d'Erna, la Ferrata al Corno Medale e la Ferrata 30° OSA al Corno Rat. Per i più preparati si potrebbero percorrere la Ferrata Gamma 2 al Resegone o la Ferrata del Monte Ocone sul versante bergamasco del Resegone.
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Massimo Loriato
01/11/2020 alle 16:43Non sempre molto ben segnalata nei pezzi intermedi tra un torrione e l’altro in cui si mischia alla via normale di salita, e anche quest’ultima se si decide di percorrerla per il rientro non è sempre del tutto chiara, ma per fortuna comunque intuibile, anche se parecchio franosa.
Diversi i pezzi che si possono godere in arrampicata, nel complesso non di difficoltà elevatissima, anche il Discordia bel passaggio ma è un piccolo tratto, mentre altre ferrate presentano tratti analoghi in maniera più confinua.
Vale la pena il saliscendi in cresta per arrivare al Due Mani con panorama su Resegone, Grigna e Grignetta..continuate anche fino allo Zucco di Desio poco oltre.
Ettore Trevisiol
28/09/2020 alle 11:49Volevo scrivere una recensione, ma quelle di Alessandro Iotti e Filippo Rosi sono perfette. Le sottoscrivo. Aggiungo solo due cose: il sentiero di cresta fino alla vetta è veramente bello e vale la pena di essere percorso. Un consiglio se si è in due auto: lasciare la seconda all’arrivo dal sentiero che scende più tranquillo dalla vetta al fine di evitare i 4km a piedi lungo la strada. La discesa dal versante nord/ovest è notevole dal punto di vista paesaggistico, completamente dal sempre spettacolare versante di salita.
Domenico Bonacina
12/09/2020 alle 20:47Ferrata molto più semplice del previsto . Il torrione della discordia è un po’ più difficile ma niente di impossibile tempo di percorrenza molto inferiore secondo me rispetto a quello relazionato presa con calma circa 50 minuti
Francesca Anni
09/09/2020 alle 21:23Ferrata molte bella nel complesso, tutti i vari blocchi hanno caratteristiche diverse, sicuramente la parte iniziale e l’ottavo blocco sono i più complessi o più che altro faticoso per le braccia. Linguetta anche la cresta che arriva alla cima. Sentiero in discesa molto ripido e sdrucciolevole. Tempi della relazione precisi.
Andrea Cislaghi
09/08/2020 alle 15:10Ferrata molto bella e panoramica che offre un’ottima arrampicabilità su roccia.
I torrioni sono di difficoltà diversa, i più “tosti” il primo e quello della discordia, quest’ultimo molto bello e non troppo complicato, richiede soprattutto forza nelle braccia in quanto la parete è liscia.
Nel complesso molto bella e divertente, lungo e ripido il sentiero che arriva alla croce ed al bivacco.
marcocena90
26/07/2020 alle 17:02La mia seconda ferrata, veramente bella ,fatti tutti i torrioni,tutti belli.
Parte subito bito tosta poi non particolarmente difficile né impegnativa fino al torrione della discordia (molto molto bello) comunque fattibilissimo a patto di avere forza nelle braccia, lunghetto il sentiero che porta alla croce, molto ripido e lunghetto quello di ritorno(abbiamo fatto quello che passa in mezzo ai torrioni), nel complesso veramente bella, merita assolutamente.
Roberto Denaro
26/07/2020 alle 14:53Molto bella e panoramica.
Come già detto il torrione discordia è il più duro, ma con possibilità di non farlo e procedere per il sentiero. Attenzione a non sottovalutarlo troppo. Consiglio a chi va in falesia di provarlo.
Dalla fine della ferrata vi è la possibilità di arrivare fino al bivacco o scendere. Escursione molto lunga se si vuole fare il bivacco +1:30 di trekking.
Federico Monguzzi
20/06/2020 alle 18:07Ferrata molto bella, e molto panoramica. I torrioni più duri sono il primo e il penultimo torrione della discordia ( con cartello di pericolo prima dell’attacco ). Il torrione della discordia è molto verticale con due punti leggermente strapiombanti dove serve avere un po’ di forza nelle braccia ( per quanto mi riguarda è stata la mia seconda ferrata in assoluto ma arrampico spesso in falesia e non ho trovato molta difficoltà ma è ovviamente tutto relativo ).
Per il resto, finita la ferrata, si ha ancora 1 ora e mezza di cammino circa per la vetta e due ore di discesa per tornare alla macchina.
E’ possibile evitare i torrioni attraverso il sentiero che si percorrerà poi in discesa.
Nota negativa: non ci sono molte segnalazioni visibili lungo la ferrata e può capitare di proseguire sul sentiero saltando inavvertitamente qualche torrione da scalare, noi ci siamo persi il terzultimo.
La discesa è abbastanza lunga e faticosa perchè su sentiero ripido e smosso.
Bansu
05/06/2019 alle 10:09Ferrata bellissima che rifarei sicuramente. Molto panoramica, esposta e impegnativa. I torrioni hanno difficoltà diverse, il primo è subito impegnativo ma comunque molto arrampicabile e mai problematico. Il penultimo torrione, quello della discordia, è il tratto più impegnativo che io abbia mai affrontato. Una bella soddisfazione personale. Prima di affrontarlo bisogna fare una attenta valutazione personale sulla fattibilità della via.
claudio corbetta
28/05/2019 alle 16:54Rifatta in personal un paio di settimane fa (i primi due torrioni con scarpette e sola modalità falesia, i piedi non ringraziano!) La parte più difficile e pericolosa della ferrata è la discesa dal sentiero che costeggia la ferrata stessa. Completamente scavato in molti tratti, pieno di rocce e sassi smossi, 1/2 franato e con sopra tantissima erba gialla che fa scivolare parecchio. Bastoncini consigliatissimi.
Fatta più volte e rimane sempre molto bella e in un ambiente particolare, quasi tetro che mette suggestione.
Filippo Rosi
13/02/2019 alle 15:04Personalmente una delle ferrate più belle che ho percorso. Vari torrioni, tutti diversi. Tutti speciali a loro modo. Tosto quello della discordia.
billogila
06/01/2019 alle 11:56The ferrata develops in 4 sections.
For each section there is an exit way that returns to the start point.
In the first section there are some challenging moves. Second section is enjoyable. The third part ,in my point of view, is intimidating because of the exposition, but if provided of good physical condition , it’s very exciting. Very difficult , to be tackled with energy and lucidity.
Forth part nice and demanding.
It is a very beautifull ferrata, made to be climbed as much as possible.
Alessandro Iotti
05/01/2019 alle 16:28Gran bella ferrata. Roccia molto bella e arrampicabile. Dei 9 torrioni, la maggior parte di media difficoltà con amie possibilità di arrampicare senza trazionare sulla catena. Il primo e l’ultimo sono difficili. Il penultimo, ovvero il Torrione della Discordia è fisico e bisogna affrontarlo “a brutto grugno” perchè offre poche possibilità di essere arrampicato. Alcuni passaggi sono in netto strapiombo e i due traversi sono ostici. Ci sono tuttavia due o tre punti in cui poter riposarsi e concluderlo senza patemi. Ferrata molto bella che rifarò.