Relazione della nuova Ferrata Fusetti che sale il Sass de Stria vicino il Passo di Valparola al confine tra le province di Belluno e Bolzano. La ferrata è stata costruita dagli Alpini ed è dedicata alla memoria del Tenente Fusetti che combattè in questa zona durante i cruenti scontri che caratterizzarono il Lagazuoi durante la Prima Guerra Mondiale. Itinerario di medio-bassa difficoltà molto interessante dal punto di vista storico.
Il punto di partenza dell'itinerario è l'ampio parcheggio che si trova al Passo di Valparola in prossimità del Forte raggiungibile dalla Val Badia, da Cortina d'Ampezzo e dal versante veneto del Col di Lana.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal parcheggio del Forte, avremo due opzioni per raggiungere l'attacco della Ferrata che è posto sul versante sud del Sass de Stria, ovvero sul versante opposto rispetto al parcheggio. Dal parcheggio vedremo due tracce di sentiero staccarsi in direzione della vetta del Sass de Stria. Entrambe sono opzioni valide, una più lunga con accesso alle Gallerie di Guerra, una più breve:
I primi metri di ferrata dopo l'attacco sono piuttosto semplici. Si sale dapprima in diagonale verso sinistra e poi su una paretina appoggiata. Dopo un breve tratto di collegamento iniziamo una serie di facili balzi rocciosi in cui è necessario prestare attenzione al fondo detritico che comporta il rischio di smuovere sassi che potrebbero diventare pericolosi per chi segue. Procediamo senza difficoltà sostanziali spostandoci verso destra fino a raggiungere una facile cengia di collegamento con un parasassi in legno che di fatto indica la fine della prima sezione della via, fino a questo punto facile. Vale la pena voltarsi un secondo per ammirare il magnifico panorama dolomitico prima di riprendere la salita.
Davanti a noi si vede lo sviluppo della via su placca appoggiata ben arrampicabile. Saliamo prima verso destra per poi seguire a sinistra un tratto orizzontale a cui segue un breve camino non difficile e ricco di appigli per le mani. Terminato questo tratto, siamo ora sotto la sezione più impegnativa della via (difficoltà moderatamente difficile). La placca è ora verticale e gli appoggi, seppur presenti, sono meno evidenti rispetto a quelli incontrati fino ad ora. Si sale questa parete di una decina di metri e si raggiunge una galleria di guerra che ci indica di essere in prossimità del termine della via. Saliamo gli ultimi metri appoggiati e terminiamo la via (45' dall'attacco - 1h 15' dalla macchina).
La ferrata termina su un pianoro circa a metà della salita normale per il Sass de Stria. A questo punto potremo rientrare al vicino Passo di Valparola (20' dal termine della ferrata - ca 1h 30' totali) oppure, consigliato, salire al Sass de Stria.
La salita alla vetta segue inizialmente una traccia non obbligata lungo le trincee di guerra. Queste numerose trincee ci ricordano degli scontri aspri che si combatterono in questa zona. Ben visibile sul versante opposto del Passo, il Lagazuoi con il Sentiero dei Kaiserjager che sale alla vetta. Noi proseguiamo su traccia fino a raggiungere alcune roccette (I grado), camminiamo lungo alcune trincee e saliamo due serie di scalette con cordino che in circa 30' dal termine della ferrata ci conducono alla vetta da dove lo sguardo spazierà a 360 gradi sui magnifici gruppi dolomitici di questa zona.
La Ferrata che sale al Sass de Stria è una bella salita, molto logica che pur presentando difficoltà tecniche moderate risulta molto arrampicabile e appaga anche il ferratista esperto che potrà ridurre all'osso l'utilizzo del cavo. Il contesto in cui si svolge è molto bello e l'itinerario, che ha avvicinamento e rientro brevi, è facilmente abbinabile a una delle vicine vie ferrate. Merita assolutamente una visita il museo a cielo aperto sulla Prima Guerra Mondiale e sulle testimonianze che ci ha lasciato della vita difficile vissuta dai soldati in quelle zone. Una nota che ci sentiamo di sottolineare è lo spostamento di detriti. Come accade spesso per le ferrate dolomitiche, il fondo è pieno di detriti e serve particolare prudenza in questo itinerario a non spostarli visto che la linea di salita è piuttosto lineare e cadrebbero inevitabilmente verso chi segue.
La ferrata al Sass de Stria è stata inaugurata il 18 Ottobre 2018. La ferrata è per gli appassionati un ritorno all'antico. Attrezzatura metallica al minimo, pochissimi pioli, salita logica e sempre arrampicabile in un contesto dal forte valore storico. Le difficoltà contenute la rendono perfetta per appassionati che sono agli inizi.
La via è dedicata al Sottotenente Mario Fusetti che nella zona del Lagazuoi si distinse durante la Grande Guerra per aver guidato un gruppo di soldati che conquistarono il Sass de Stria nell'Ottobre 1915. La battaglia proseguì e dopo alterne vicende la cima fu persa e il tenente ucciso. Il tenente e molti altri morti, caduti nei crepacci del Sass de Stria, non furono mai ritrovati.
Dal Passo del Falzarego possiamo intraprendere alcune bellissime escursioni attrezzate. Segnaliamo la salita al Lagazuoi con il Sentiero Attrezzato Kaiserjager (visibile anche dal Sass de Stria) la salita della Ferrata Cesco Tomaselli a Cima Fanis Sud, la Ferrata Brigata Alpina al Col de Bos. Scendendo verso Cortina raggiungiamo la Ferrata dell'Averau e verso il Passo Giau la Ferrata del Nuvolau. Sempre non lontano da questa via è possibile attaccare la Tofana di Rozes con la Ferrata Lipella così come scendendo verso la Val Badia si possono salire il Piz Conturines e la Ferrata della Pace (quest'ultima molto lunga).
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Francesca Ferrara
16/09/2020 alle 20:47Ferrata breve ma intensa inserita in un contesto molto bello sia da un punto di vista paesaggistico che storico. Il tratto finale su placca verticale non è banale. Sconsigliata da fare con roccia bagnata. In alcuni punti, appigli non eccessivamente presenti. Le indicazioni per l’attacco lasciano molto a desiderare. Alla fine della ferrata, consigliata l’ascesa alla vetta ( dove si trova il libro delle firme) tramite il sentiero delle trincee. Non seguendo le frecce rosse poste sui muri delle trincee, è possibile visitare in ascensione gallerie e cunicoli molto stretti e bui con l’ausilio di scalette in legno. Sicuramente da rifare sia la ferrata che il percorso di guerra fino alla vetta.
Mirco Moretto
09/09/2020 alle 15:35Itinerario di mezza giornata, galleria più ferrata e arrivo alla cima di media difficoltà, unica nota dolente le segnalazioni… ZERO indicazioni sia per la galleria che per l’attacco della ferrata, un vero peccato, non capisco come si possa lasciare al caso delle segnalazioni così basilari in un luogo così di alta frequentazione..
Ettore Trevisiol
06/09/2020 alle 13:13Ferrata semplice con alcuni passaggi non banali. Ottimamente tracciata e perfetta per un itinerario da mezza giornata. Arrampicabile in praticamente tutta la sua interezza. Una volta completata è altamente consigliata la salita in vetta al Sass de Stria per godersi un panorama da urlo facendo attenzioni ai bollini per salire in mezzo alle trincee.
Franco Cespugli
25/08/2020 alle 10:54Consiglio di effettuare il percorso per la galleria Goiginger, poi Ferrata, cima Sass de Stria e ritorno seguendo le trincee. L’accesso alla galleria non è segnalato: per trovarlo, prendere il sentiero per il Falzarego, tralasciare il primo sentiero a destra (Ferrata), poi il secondo (via normale), il terzo taglia in diagonale il versante e porta ad una galleria che si sviluppa inizialmente in discesa ( non è la Goiginger!); quindi, giunti ai prati da dove il sentiero per il Falzarego comincia a scendere, si nota una traccia a destra che risale il versante e porta all’ingresso della Goiginger, segnalata con un bollo rosso all’ingresso. All’uscita, proseguire il sentiero mantenendosi a destra, sentiero che poi scende fino a giungere al masso che indica l’attacco della ferrata.
mihaigheorghe09
13/08/2020 alle 19:29Fantastica ferrata (passeggiata compresa). Dal parcheggio del Forte 3 Sassi, passando vicino alla Batteria Edelweiss, si gira a sx e si inizia la salita! Fino alla base della ferrata coi i miei bambini di 10 e 12 anni abbiamo fatto 30 min. La salita a tratti non facile, l’abbiamo finita in un’ora e mezza! Da li saliti in cima percorrendo le trincee che portano fin sotto la croce della cima di Sass Stria! Da li discesa libera… fino al punto di partenza! Totale 4.30 min!
Andrea Lupini
13/08/2019 alle 10:11La Ferrata è carina, moderatamente difficile e con alcuni passaggi non banali.
Trovo SCANDALOSO, soprattutto trattandosi di un percorso aperto da poco, la quasi totale mancanza di indicazioni.
Fortunatamente non sono l’unico a pensarla così, leggendo altri commenti.
Alessandro Iotti
30/06/2019 alle 21:27La Ferrata è carina, semplice. Un paio di passaggi appena più impegnativi ma nel complesso facile. Come tutta la zona attorno al Falzarego è stupenda. Facile la salita alla vetta con un paio di passaggi su roccette privi di difficoltà. Consigliata.
chiaralucia97
27/06/2019 alle 12:31Relazioni discordanti relativi all’avvicinamento, in quanto danno per scontato la conoscenza delle varie postazioni militari presenti sul Sass de Stria.
Ci sono infatti due possibilità per arrivare all’attacco della ferrata.
1) Dal Forte, seguire la strada bianca in direzione del Passo Falzarego, e prendere la terza traccia di Sentiero che si “stacca” dalla strada bianca e sale sulle pendici del Sass de Stria. In corrispondenza di un piccolo ghiaione, far attenzione al sentiero che risale il ghiaione fino all’imbocco della Galleria Goinger. Percorrere tutta la galleria, fino ad uscirne. Il sentiero prosegue in piano fino alla selletta erbosa, presso la quale si trova la postazione Goinger. Seguire l’indicazione per il Forte. Percorrere quasi completamente il sentiero che gira intorno al Sass de Stria, fino ad incontrare un sasso sul quale è riportata in rosso l’indicazione per raggiungere l’attacco della ferrata. (1 ora dal posteggio del Forte).
2) Se si vuole evitare di percorrere galleria, dal posteggio del forte bisogna seguire il sentiero che aggira il Sass de Stria, scendendo subito a destra. L’attacco della ferrata si raggiunge in 20 minuti.
Ferrata percorsa in circa 30 minuti: nel complesso facile. Solo due brevi passaggi moderatamente difficili.
Al termine della ferrata, se si raggiunge la cima del Sass de Stria, calcolare almeno mezz’ora di tempo in più.
(Le due ore di tempo riferite nella relazione, non comprendono la salita alla Cima).
guazer
25/06/2019 alle 22:05Ferrata percorsa ieri 24/06/2019…Iniziamo subito con il segnalare che dal parcheggio del museo non vi sono indicazioni della ferrata ad eccezione di una scritta in pennarello nero(sbiadita)su un palo bianco del telefono adiacenze parcheggio che recita “ferrata Fusetti,portate pazienza”.Inesistenti le indicazioni per la galleria.Lo trovo vergognoso siamo sopra Cortina prossima alle Olimpiadi!!!..Problematica condivisa con due coppie di escursionisti trovati sul percorso presunto.
Abbiamo circumnavigato il Sass de Stria fino allo spigolo Colbertaldo e scavallato la selletta…con pazienza e carta alla mano siamo arrivati fino ad un punto in cui il sentiero si avvicina alla parete e finalmente abbiamo individuato,con difficoltà,il sasso con le indicazioni della ferrata (uniche indicazioni presenti)Alleluya!1,5 ore di cammino!!Ferrata molto bella assolutamente non banale,Su molti siti locali la spacciano per facile ma il moderatamente difficile di questo sito ci sta tutto…due belle pareti verticali con il cavo che sale dritto come un fuso e in alcuni punti scarsita’ di appigli rendono la salita adrenalinica.Nessun piolo,staffa,scala,pedivella fatta eccezione di un ottimo cavo sempre teso con sezioni corte e molti coni nelle due pareti verticali intervallate da due traversi comodi (uno terrazzato)per rifiatare.Valore storico assoluto,Bella per il ferrarista medio.Ad oggi non si riesce a raggiungere la croce di vetta (caduta mi dicono), per la troppa neve presente nelle trincee…discesa per la via normale tra diversi nevai da evitare con cautela.
Filippo Rosi
28/03/2019 alle 15:03Ferrata e ambiente stupendi. Non difficile. Adatta come prima ferrata in ambiente dolomitico dopo averne percorsa una facile di prova prima.
Andrea Munari
27/05/2019 alle 17:21Una informazione circa il percorso di andata e di ritorno, per caso è abbinabile alla Galleria Goinger? Grazie
Alessandro Iotti
27/05/2019 alle 23:39Ciao, io non l’ho vista ma il giro non è lungo quindi son piuttosto sicuro che si possa abbinare alla ferrata.