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La Ferrata della Val Gelada è parte di un sentiero che risale la ripida Val Gelada sotto il Corno di Flavona nelle Dolomiti di Brenta Settentrionali. L'itinerario è ripido e sale un elevato dislivello ma i tratti ferrati non presentano particolari difficoltà tecniche. L'ambiente severo della Val Gelada e i diversi tratti esposti riservano questo itinerario a escursionisti allenati ed esperti.
L'itinerario proposto risale la Val Gelada affrontando due tratti verticali attrezzati conosciuti con il nome di Ferrata della Val Gelada. Come tanti itinerari nelle Dolomiti di Brenta possono essere intrapresi da molti punti e l'itinerario qui proposto è il più corto e il più semplice per percorrere la ferrata. L'itinerario che andremo a descrivere parte dal Lago di Tovel risale l'intera Val Gelada fino all'omonimo passo scende fino a Bocchetta dei Tre Sassi e discende la Val delle Giare fino a perdere quota e tornare al Lago di Tovel.
Per giungere al Lago di Tovel si deve giungere a Tuenno sul versante orientale delle Dolomiti di Brenta. Giunti a Tuenno si deve prestare attenzione a un incrocio sul lato sinistro con indicazioni per il Lago di Tovel. Percorriamo la strada comunale asfaltata per circa 11 km. Al termine della strada sul lato destro si trova un primo parcheggio. Entrare e proseguire sulla strada sterrata che troviamo di fronte e seguire le indicazioni per lo Chalet che raggiungiamo dopo circa 2 km. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal Lago di Tovel proseguiamo sul versante occidentale sul largo sentiero CAI 314 che sale in direzione delle montagne seguendo il segnavia per Malga Tuenna. Proseguiamo in salita comoda su una carrareccia fino a incrociare il Sentiero CAI 312 (Sentiero della Dena) che sale ripido verso ovest. Ignoriamo il primo bivio verso destra e proseguiamo in salita tenendo sempre le indicazioni per Malga Tuenna prima e Passo della Val Gelada poi (CAI 380). Proseguiamo in salita affrontando un primo tratto attrezzato. Usciti dal bosco giungiamo a un crocevia di sentiero col CAI 306 (Sentiero Attrezzato delle Palete) che a destra porterebbe al Pra de Castron e a sinistra al Passo Grostè. Ignoriamo questo bivio e proseguiamo dritti in direzione ovest per il Passo della Val Gelada (2171 - 2h dal parcheggio).
Prendiamo dritto a noi CAI 380 che risale la Val Gelada che ci condurrà al Passo di Val Gelada (2686 m). Questa parte dell'itinerario è decisamente faticosa e risale quasi 500 m di dislivello. Mentre proseguiamo in direzione della parte interna della Val Gelada noteremo dritti a noi una bastionata rocciosa dove alcuni tratti attrezzati all'interno di un canalino ci permettono di risalirla senza eccessive difficoltà. Risaliamo questa parte del sentiero contornati da imponenti pareti verticali di Cima Paradiso, Cima Sassara e del Sasso Alto a destra mentre a sinistra spicca il Gran de Formenton. Affrontiamo un ultimo tratto attrezzato e siamo al Passo di Val Gelada (2686 m -2h dal Livezza Grande - 4h dal parcheggio).
Il Passo di Val Gelada è un crocevia tra il sentiero che abbiamo percorso risalendo la Val Gelada e il Sentiero Alpinistico Costanzi (CAI 336). A questo bivio terremo la sinistra in direzione della Bocchetta dei Tre Sassi (2613 m). Questo tratto è caratterizzato da alcuni tratti verticali attrezzati con fune e scale. Percorsi questi tratti siamo in un tratto di sentiero non particolarmente difficile giungendo così alla Bocchetta dei Tre Sassi (45' dal Passo di Val Gelada - 4h 45' totali).
Giunti a Bocchetta Tre Sassi prendiamo il sentiero CAI 334 che prosegue inizialmente in direzione sud in falso piano per poi iniziare a scendere nella Val delle Giare scendendo su un vallone detritico fino a incrociare il CAI 306 (Sentiero Attrezzato delle Palete) incontrando un paio di tratti attrezzati e una scaletta da percorrere in discesa. Lo ignoriamo e continuiamo a la discesa fino a incrociare il CAI 314 che prendiamo verso sinistra in direzione del Rio Tresenga e lungo un comodo sentiero siamo al Lago di Tovel e quindi al Parcheggio (2h 30' da Bocchetta Tre Sassi - 7h 30' totali).
Sia la Val Gelada che la Val delle Giare possono avere tratti innevati anche in tarda stagione quindi è consigliabile avere con sé ramponi e piccozze per evitare situazioni difficili e pericolose. Inoltre l'escursione è decisamente lunga e con un elevato dislivello quindi i bastoncini telescopici sono molto consigliati.
La Val Gelada è una zona sicuramente selvaggia e non è frequentata da molti turisti come invece accade per le zone più popolari delle Dolomiti di Brenta. E' un itinerario sicuramente tra i più selvaggi che si possano percorrere nelle Dolomiti di Brenta e i pochi tratti attrezzati non devono far abbassare la guardia sul carattere alpino dell'escursione. I due tratti ferrati non presentano particolari difficoltà tecniche e aiutano a risalire i tratti che superano il primo grado. Ci sono un paio di altri tratti di arrampicata di primo grado sprotetti.
Come anticipato nei paragrafi sopra, l'itinerario della Ferrata della Val Gelada potrebbe essere percorso in diversi altri itinerari ad anello. Spesso viene percorso in abbinata con il Sentiero Attrezzato delle Palete oppure con il Sentiero Alpinistico Costanzi magari proseguendo successivamente in direzione del Sentiero Attrezzato Vidi. Nel caso del Sentiero Attrezzato delle Palete e del Costanzi parliamo di due itinerari molto difficili da riservare a escursionisti molto esperti dove le maggiori difficoltà non sono dovute ai tratti attrezzati.
Se si decidesse di puntare al Passo Grosté per pernottare e poi proseguire verso sud si potrebbe proseguire verso la Ferrata Benini che ci potrebbe portare alla Ferrata delle Bocchette Alte. In questo caso poi ci sarebbe ampia scelta di itinerari attrezzati da percorrere con la necessità tuttavia di pernottare in rifugio.
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Filippo Rosi
08/07/2019 alle 16:11Bellissimo giro in uno degli angoli più belli delle Dolomiti di Brenta. Partito dal Grostè, lungo anello con Sentiero delle Palete, poi Valle Gelada e infine Sentiero Vidi. Mai difficile ma ambiente imponente, isolato. Affascinante…