La Via Ferrata degli Alpini a Punta Charrà è un sentiero attrezzato che conduce dal Passo della Mulattiera al Passo della Sanità da cui si può salire per la via normale a Punta Charrà. Punta Charrà si trova sul crinale alpino che separa Italia e Francia. La via si sviluppa prevalentemente in orizzontale e le attrezzature sono prevalentemente utili per aumentare la sicurezza della progressione sul terreno talvolta instabile e sulle esili cenge. Sono pressochè nulli i passaggi verticali. L'itinerario è lungo e molto piacevole da un punto di vista escursionistico e sconsigliato in situazioni di meteo instabile mancando di fatto punti d'appoggio lungo il percorso.
Ci sono più opzioni per intraprendere questo percorso. Noi consigliamo di raggiungere il Colletto del Colomion e intraprendere il percorso da questo punto. Il Colletto è raggiungibile sia con funivia da Bardonecchia (Pian del Sole) quindi risalendo con sentiero le piste da sci oppure direttamente in auto. Se si vuole salire in auto, consigliamo di raggiungere il piccolo abitato di Puys. Per raggiungere Puys, innanzitutto dobbiamo giungere a Beaulard in Val di Susa, quindi - se si sale da valle - poco prima di uscire dal paese dovremo attraversare la ferrovia a sinistra in via San Giusto. Seguiamo la via lungo il paese fino a individuare un cartello azzurro con indicazioni Puys che dista 3 Km. La strada è stretta ma asfaltata. Giunti a Puys proseguiamo sulla strada sterrata fino a raggiungere il Colletto del Colomion dove conviene parcheggiare visto che il proseguo diventa difficoltoso.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Lasciata l'auto nei pressi del parcheggio si prosegue sulla strada sterrata (che non è percorribile con un'auto normale) in direzione del Passo della Mulattiera. Inizialmente il sentiero sale al margine del bosco in un bel vallone. Il sentiero prosegue poi tagliando a mezzacosta fino a raggiungere il Passo della Mulattiera (2412 m - 1h 15' dal parcheggio) dove è ancora presente una Caserma degli Alpini XVI abbandonata ma visitabile. Il Passo della Mulattiera è un crocevia di sentieri e le indicazioni per la Ferrata degli Alpini sono chiare. Terremo la sinistra in direzione di Punta Charrà che è dritta davanti a noi con l'evidente intaglio lungo la roccia che percorreremo. Eviteremo la ripida cresta che la sale direttamente mentre taglieremo in diagonale il versante nord della montagna su evidente traccia e alcuni segni blu fino a incontrare l'inizio delle attrezzature metalliche (15' dal Passo della Mulattiera - 1h 30' dal parcheggio).
L'inizio delle attrezzature avviene lungo una cengia inizialmente in piano poi gradualmente più accentuata. Inizialmente il cavo metallico è datato e lasco ma la facilità del percorso non dovrebbe creare problemi sostanziali. La cengia gradualmente si restringe e il fondo è composto da ghiaino che non infonde grande sicurezza. Il cavo funge in questa parte da utile corrimano. Il sentiero attrezzato prosegue lungo intagli e canalini da attraversare con cavo o catene sempre alla nostra destra. Proseguiamo sul sentiero attrezzato con esposizione via via crescente ma difficoltà tecniche quasi nulle fatta eccezione sempre al fondo in alcuni punti fino a raggiungere il termine delle attrezzature al Passo di Sanità (2629 m - ca 1h dal Passo della Mulattiera).
Al Passo della Sanità terminano le attrezzature dell'itinerario e la salita a Punta Charrà è facoltativa, sebbene consigliata. La relazione prosegue includendo la salita in vetta. L'itinerario segue l'evidente cresta con un percorso logico. Si sale inizialmente su un pendio erboso per facile traccia fino all'inizio della vera e propria cresta dove incontriamo un primo intaglio naturale. La salita pur non difficile è da intraprendere con cautela procedendo tra sassi rotti, traversi, spuntoni rocciosi e roccette seguendo i molti ometti presenti e i segni rossi e, dove non si segue la dorsale, si starà sul versante sud. Dopo un paio di sali scendi si raggiunge la vetta di Punta Charrà (2843 m - 1h da Passo della Sanità - 2h da Passo della Mulattiera - ca 3h 30' totali).
Il rientro avviene inizialmente a ritroso per l'itinerario dell'andata fino al Passo della Sanità (ca 45').
A questo punto avremo due opzioni. La prima è di percorrere a ritroso il Sentiero Attrezzato degli Alpini fino al Passo della Mulattiera e quindi rientrare al parcheggio esattamente percorrendo l'itinerario dell'andata. La seconda opzione è di compiere un anello attorno a Punta Charrà scendendo in territorio francese nel vallone des Acles. Scendiamo ripidamente tra zig-zag su fondo detritico fino a raggiungere il bosco dove il sentiero diviene quasi pianeggiante e piacevole. Tagliamo il versante sud del monte fino a raggiungere una spalla rocciosa oltre la quale vediamo le caserme diroccate dell'esercito francese sotto il Col del Acles. A questo punto seguiamo le indicazioni che in salita ci riconducono al Passo della Mulattiera (ca 1h 30' dal Passo della Sanità -2h 30' dalla vetta). Da Passo della Mulattiera facciamo rientro al parcheggio a ritroso per l'itinerario dell'andata (ca 6h 45' totali).
La Via Ferrata se considerata a sé stante è facile e non presenta difficoltà tecniche di sorta sviluppandosi prevalentemente in orizzontale. Tuttavia l'ambiente in cui si sviluppa è di alta montagna e serve preparazione ed esperienza per gestire l'escursione (lunga) e l'orientamento in caso di mal tempo. Non di rado si trovano canaloni innevati in alcuni tratti piuttosto esposti (piccozza consigliata) anche a inizio stagione estiva. Alcuni ancoraggi risultavano in cattivo stato al momento della relazione.
Questo sentiero attrezzato fu costruito dagli alpini negli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale, quando un conflitto con la Francia era uno scenario plausibile. L'obiettivo del sentiero era proteggere i rifornimenti tra i passi della Mulattiera e della Sanità, rimanendo al riparo dal versante francese. A metà degli anni 70, il Battaglione Susa ripristinò il sentiero rendendolo accessibile agli escursionisti. La zona è tuttavia caratterizzata da terreno friabile e le scariche di sassi hanno danneggiato ripetutamente il percorso. L'ultima grande manutenzione del sentiero risale al 1994 ad opera delle Guide Alpine di Bardonecchia. Lo stato attuale difatti mostra i segni del tempo da questo ultimo intervento.
La via ferrata si sviluppa in alta Val di Susa, zona ricca di itinerari attrezzati. In breve tempo infatti si può raggiungere Bardonecchia da cui è possibile intraprendere la bella Via Ferrata del Rouas. Scendendo verso valle e quindi risalendo verso Claviere e Cesana Torinese potremo percorrere le vie ferrata vicino al Monginevro: la Ferrata allo Chaberton, la Ferrata di Rocca Clarì, la Ferrata del Bunker e quella della Batteria Bassa. Se invece scendiamo verso Torino all'inizio della Val di Susa potremo percorrere la Ferrata dell'Orrido di Foresto e quella di Chianocco, la Ferrata della Ruceia e la Ferrata Giorda alla Sacra di San Michele. Non mancano tra le altre vie ferrate di Torino, itinerari per tutti i gusti e le capacità.
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Sergio Vecchi
04/01/2020 alle 17:54Bel giro in alta Val di Susa. La ferrata è facile ed è probabilmente più un sentiero attrezzato. La parte più interessante è dopo la ferrata per salire a Punta Charrà. Esposta e piacevole salita per esperti.