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Il Sentiero Attrezzato Bertotti è un piacevole itinerario di bassa difficoltà che si sviluppa sopra Trento raggiungendo la Croce del Chegul. L'itinerario non presenta difficoltà tecniche ed è ideale anche a neofiti o persone con poca esperienza in vie ferrate. Dalla cima del Chegul si gode di un ottimo panorama.
Il punto di partenza dell'itinerario è vicino il Passo del Cimirlo nelle montagne a est di Trento. Raggiunto il Passo del Cimirlo (733) da Trento, noteremo a destra una strada con indicazioni per Maranza. Proseguiamo per circa 1,5 Km su strada stretta ma asfaltata fino a notare sulla sinistra della strada il segnavia del CAI 418 per il Sentiero Attrezzato Bertotti. Parcheggiamo a bordo strada e iniziamo il nostro itinerario. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal cartello del sentiero (850 m) proseguiamo seguendo le indicazioni in ripida salita nel bosco affrontando alcuni tornanti, gradoni rocciosi e massi sotto le pareti del Chegul. Giungiamo sotto una parete rocciosa appoggiare e risaliamo sulla destra una pendio affrontando alcuni tornanti verso una cengia sotto la cresta. Proseguiamo sul sentiero in brevi tratti attrezzato e dopo poco giungiamo al libro delle firme dove una targa ci indica che inizia il Sentiero Attrezzato Bertotti (1115 m - 30' dal parcheggio).
Risaliamo un canalone all'interno del bosco fino a raggiungerne il punto più alto raggiungendo un passaggio caratteristico tra due rocce. Proseguiamo ora affrontando una parete verticale attrezzata con larghe cambre metalliche che ci aiutano a progredire verticalmente. Il sentiero ora prosegue facile e senza attrezzature per alcuni minuti fino a incontrare una serie di roccette prima di giungere a una lunga scala metallica (20 metri) da risalire. Terminata la scala siamo ad affrontare una serie di gradoni attrezzati e senza particolari problemi giungiamo alla croce del Chegul (1263 m) con ottima visuale su Trento e sul Bondone di fronte a noi (30' dal libro delle firme - 1h totale).
A questo punto potremmo scendere al parcheggio seguendo lo stesso itinerario (45' - 1h 45' totali), tuttavia proponiamo un più lungo itinerario ad anello che può rappresentare una piacevole escursione.
Proseguiamo oltrepassando un ponticello e iniziamo a salire in direzione dello Spiaz delle Patate o Spiazzo Grande (1310 m - 10' dal termine della ferrata - 1h 10' totali) dove proseguiremo verso sud sul CAI 411 in direzione del Monte La Marzola. Proseguiamo sul sentiero oltrepassando alcune postazioni di guerra - ora riconvertite a usi turistici - e proseguiamo lungo la forestale (411) oltrepassando una sbarra di metallo. Ignoriamo i bivi per il CAI 413, 426 e 436 che incontriamo lungo il percorso e procediamo a mezzacosta fino a incontrare un bivio (1541 m - 1h dal termine della ferrata - 2h 15' totali):
Entrambi i sentieri si incontrano poco dopo in prossimità del Bivacco Bailoni (1632 m - 1h dal bivio se saliti alla Marzola - 20' se non si è saliti alla Marzola).
Dal bivacco teniamo il CAI 412 in ripida discesa a ovest verso il Rifugio Maranza (1072 - 1h dal bivacco Bailoni). Dopo una sosta si tiene la strada in direzione nord che coincide prima col CAI 426 poi CAI 413 fino alla macchina (1h 15' dal Rifugio Maranza - ca 5 h totali).
Il Sentiero Attrezzato Bertotti è un itinerario non difficile. I due tratti verticali sono facilitati da una scala e una serie di staffe. Il dislivello è colmato da alcuni tratti attrezzati nei punti più esposti ma il livello di difficoltà della via rimane modesto. L'itinerario invece è decisamente interessante con un bel panorama a 360 gradi.
Il Sentiero Attrezzato Bertotti se percorso nel suo itinerario breve ci lascia sicuramente il tempo e le energie per poter percorrere un altro itinerario attrezzato. Nella Val d'Adige si potrebbe optare per le ferrate vicino Mezzocorona - la Ferrata Rio Secco e Favogna oppure il Sentiero Attrezzato al Burrone Giovanelli - oppure salendo a nord in direzione di Bolzano potremmo optare per la Ferrata Mendola. Sul versante orientale del Lago di Caldonazzo si sviluppa il Sentiero Attrezzato Chiesa oppure scendendo a sud lungo l'autostrada del Brennero si potrebbe optare per la Ferrata Marangoni a Mori. Proseguendo a nord in Val d'Adige si può incontrare ad Aldeno il Sentiero Attrezzato de le Stel. Scendendo invece in Val di Sarche verso Riva del Garda si raggungono la Ferrata Pisetta, la Ferrata Che Guevara, la Ferrata di Casteldrena e la Ferrata di Preore. Spostandoci invece verso Andalo si può percorrere la Ferrata delle Aquile.
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bionduz.beavis
10/05/2020 alle 16:25Definirla ferrata è un inganno per chi parte con l’intento di farla con imbrago annessi e connessi. Sono 2 scale e qualche cambra metallica, in 10 15 minuti si fa tutta dopo oltre un’ora di avvicinamento molto in salita. Per rientrare velocemente seguire il 411 verso Borino fino al bivio col 427 e si arriva 50m sotto la partenza del 418.
Filippo Rosi
06/09/2019 alle 08:40Bel giro poco sopra Trento. La “ferrata” è facile ed è, a mio avviso, uno dei migliori punti di partenza per chi non ha messo mai l’imbrago. Facili passaggi verticali intervallati da sentiero attrezzato in un contesto facile e piacevole.