Relazione del lungo e panoramico Sentiero Attrezzato Ceria Merlone nelle Alpi Giulie. Partenza dell'itinerario dall'Altopiano del Montasio e lungo avvicinamento fino a Forcella Lavinal dell'Orso. Lungo percorso in cresta per completare un magnifico itinerario ad anello che scende al Rifugio Brazzà. Itinerario con molti tratti non protetti, anche di disarrampicata, su cui prestare attenzione.
Il punto di partenza dell'itinerario del Sentiero Attrezzato Ceria Merlone è situato nell'Altopiano del Montasio in un ampio parcheggio che costeggia la strada che collega Malga Montasio con il paese di Sella Nevea in provincia di Udine. Per raggiungere Sella Nevea si deve raggiungere il paese di Chiusaforte, posto a 20 minuti dall'uscita Carnia Tolmezzo nell'A23. Giunti a Chiusaforte seguiamo le indicazioni per Sella Nevea verso est. Passiamo il ponte e guidiamo per 20 Km fino al paese. Giunti al paese, nei pressi di un tornante seguiamo il cartello marrone per Altopiano del Montasio e seguiamo la strada fino al termine. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
L'itinerario del Sentiero Attrezzato Ceria Merlone è qui proposto da est (Forcella Lavinal dell'Orso) a ovest (Cima Terrarossa). In questo verso molti tratti attrezzati li si percorrono in salita. Percorsa in questo verso, il sentiero può essere abbinato anche con il Sentiero Attrezzato Leva (circa 2 ore extra rispetto all'itinerario proposto).
Parcheggiata l'auto (ca 1500 m) seguendo le indicazioni saliamo su sterrata verso il Rifugio Brazza. Dopo pochi minuti incrociamo una nuova sterrata con segnavia 624 che verso destra taglia in falsopiano. Perdendo leggermente quota proseguiamo oltrepassando le Casere Parte di Mezzo prima, le Casere Larice poi (1479 m - 30' dal parcheggio). Restiamo sul sentiero che ora si restringe e, dopo aver ignorato una traccia a destra che scende a Sella Nevea raggiungiamo il Rifugio Casere Cregnedul di sopra (1515 m - 1h dal parcheggio).
Proseguiamo sul sentiero innestandoci sul sentiero 625 che sale da Sella Nevea. Teniamo la sinistra in salita e proseguendo inizialmente sotto il bosco poi, puntando decisi verso nord, usciamo dal bosco e tagliando a mezzacosta la parete sud del Cregnedul saliamo a Passo degli Scalini (2022 m - 1h dal Rifugio Casera Cregnedul - 2h totali).
Oltrepassiamo il passo e lo sguardo si apre su un vallone. Alzando lo sguardo verso sinistra noteremo la Forcella Lavinal dell'Orsa e poco più sopra la cresta su cui si sviluppa la Ferrata Goitan. Sul versante opposto della valle spicca il gruppo del Canin. Tagliamo il vallone seguendo la traccia e una volta giunti sul versante sinistro seguiamo i segni bianco rossi e saliamo, non senza affanno, verso la forcella. Poco prima di raggiungerla seguiamo la scritta su roccia e la traccia che si stacca verso sinistra e di fatto iniziamo il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone (30' dal Passo degli Scalini - ca 2h 30' totali).
Il primo obiettivo della via è Forcella Cregnedul e per raggiungerla guadagneremo quota (circa 200 m) aggirando inizialmente le imponenti pareti di Punta Plagnis. Iniziamo salendo su fondo ghiaioso in salita. Incontriamo un primo tratto attrezzato che ci aiuta a salire inizialmente alcune roccette, una parete verticale e infine una placchetta inclinata. Ci lasciamo alle spalle la forcella Lavinal dell'Orso e proseguiamo su un nuovo tratto di sentiero in salita diagonale e raggiungiamo un passaggio all'interno di un camino attrezzato. Saliamo una scaletta metallica a pioli appoggiata alla roccia e, in un alternarsi di tratti a destra e a sinistra terminiamo questo primo tratto faticoso di salita raggiungendo la Forcella Cregnedul (2340 m - 1h 15' dall'attacco).
Proseguiamo ora seguendo la traccia di sentiero. Aggiriamo senza particolari problemi su ampia cengia non protetta le pareti sud di Punta Plagnis portandoci dal versante est a quello ovest. I passaggi sono esposti ma generalmente ampi fatta eccezione per un paio di forcelle e roccette sul versante ovest dove il sentiero di restringe e serve maggiore attenzione. I tratti molto esposti hanno cordino corrimano.
Percorriamo un tratto attrezzato in discesa per raggiungere alcuni metri sotto il proseguo del sentiero. Proseguiamo su cenge piuttosto ampie e comode fino a raggiungere la Forca de la Val (2352 m - 1h 15' da Forcella Cregnedul - 2h 30' dall'attacco) che separa il Modeon del Buinz dalla Cima de la Puartate. Il paesaggio è molto bello in questo punto e saliamo una serie di canalini attrezzati intervallati da un ghiaione detritico da risalire. Noi proseguiamo a sud evitando a nord la ripida parete. Questo è un tratto ricco di esposte cenge protette. Raggiungiamo una forcellina incastonata e iniziamo ad aggirare la parete meridionale del Modeon del Buinz portandoci verso la Sella di Buinz.
Dritto a noi vediamo la prossima meta da raggiungere: il Foronon del Buinz con un bivacco posto poco sotto la vetta. Aggiriamo un'esposta cengia attrezzata. Al termine della cengia saliamo un breve tratto sprotetto su fondo instabile, percorriamo una cengia e ci troviamo sulla parete ovest del Modeon del Buinz. Percorriamo ora un ampio crinale con traccia che corre sul lato sud in leggera salita, saliamo alcuni tratti attrezzati di roccette e facili balzi rocciosi raggiungendo il nuovo e funzionale Bivacco Vuerich (2531 m - 1h 15' da Forca de la Val - 3h 45' dall'attacco) posto poco sotto il Foronon del Buinz già visibile in lontananza.
Dalla vetta del Foronon del Buinzi seguiamo l'ampio crinale, percorriamo una passerella e iniziamo a perdere gradualmente quota con alcuni facili passaggi di disarrampicata, nei casi più impegnativi attrezzati. Notevole il panorama sul Jof di Montasio e su alcune bizzarre forme che la roccia ci regala durante questo tratto del percorso. Mantenendoci ora sul lato sud del crinale, percorriamo alcune esposte cenge generalmente non protette verso destra e raggiungiamo un nuovo tratto verticale. Scendiamo un canalino attrezzato piuttosto ripido ma ben appigliato. Scendiamo alcune roccette e terminiamo questo tratto della via raggiungendo la Forca de Lis Siens (2274 m - 1h dal Bivacco Vuerich).
Dall'ampia sella di Forca de Lis Siens il sentiero corre ora in falso piano tra modesti saliscendi sul lato sud fino a raggiungere il bivio segnalato con scritta su sasso (2285 m - 15' da Forca de Lis Siens - 5h dall'attacco) tra la salita a Cima Terrarossa e il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone dove termina la nostra via attrezzata.
Raggiunto il bivio tra il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone e il Sentiero Attrezzato Leva (2285 m) il sentiero più rapido di discesa è a sinistra in direzione dell'Altopiano del Montasio. Un'opzione è di salire alla vicina Cima Terrarossa (2420 m - 45' a/r). Tenendo la destra e scendendo in direzione dell'altopiano raggiungiamo il Rifugio Brazzà (1660 m - 1h 15' dal termine della ferrata) e quindi il parcheggio (ca 1h 30' dal termine della ferrata - 9h totali).
Il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone è un sentiero che non presenta particolari difficoltà tecniche né nei tratti attrezzati né in quelli non protetti. Fatta questa premessa, il sentiero merita una certa attenzione per via dei molti tratti esposti specialmente lungo cenge e canalini. La via si sviluppa in quota e presenta solo 2 vie di fuga non segnate, sebbene il bivacco Vuerich è posto a metà dell'itinerario ed è in ottime condizioni. La prima via di fuga è a Forca de la Val sotto il Modeon del Buinz scendendo sul ghiaione fino a Conca di Casera Cregnedul. La seconda è a Punta Plagnis con discesa per la Plagnota. Entrambe son abbastanza ripide e non segnate quindi da usare in caso di emergenza. Le attrezzature e la segnatura del sentiero sono in buone condizioni.
Dalla Forcella Lavinia degli Orsi è possibile scendere sul versante nord del Montasio (sentiero 626) ed è una possibilità di rientro per chi, ad esempio, ha percorso la Ferrata Amalia salendo al Jof Montasio.
Il Sentiero Attrezzato Ceria-Merlone è stato dedicato alla memoria degli alpinisti triestini Celestino Ceria e Ruggero Merlone, precipitati insieme il 1 agosto 1965 dalla cresta sommitale del Monte Rosa. La ferrata è stata inaugurata nel 1971 dal Battaglione Alpini Cividale a memoria della linea mantenuta dagli Alpini durante la Grande Guerra proprio su questa cresta di fronte alle artiglierie austriache poste sul Jof Fuart.
Il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone si snoda in un punto di collegamento tra il Jof di Montasio e il Jof Fuart nelle Alpi Giulie. L'ambiente è superlativo ed è ideale da percorrere anche per itinerari di più giorni. Tra le opzioni di più giorni possibili consigliamo:
Spostandoci più a est lungo il gruppo incontriamo anche il più facile Sentiero Attrezzato Re di Sassonia.
Restando nelle Alpi Giulie, tra gli itinerari presenti segnaliamo anche la Ferrata Julia al Canin, la Ferrata della Vita e la Ferrata Italiana al Mangart.
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Filippo Rosi
14/04/2019 alle 11:44Bellissimo giro in un contesto stupendo di alta montagna. Dormito al Bivacco Vuerich, un vero fiore all’occhiello
l.gale77
24/05/2019 alle 13:02Ciao Filippo se posso approfittare di te avrei bisogno di farti una domanda. Avrei intenzione di sentierio ceira merlone a fine giugno pernottando al bivacco vuerich.
Secondo te è fattibile anche per chi non ha esperienza ? Grazie
Alessandro Iotti
24/05/2019 alle 15:19Ciao, ti rispondo anche io. Il sentiero è esposto e con passaggi di I grado sprotetti e queste sono le difficoltà presenti. Il resto è un bellissimo, panoramico, lungo sentiero attrezzato che consiglio altamente! Dipende dalla vostra abitudine a camminare in montagna ma non parliamo di difficoltà sostanziali. Ecco, lo percorrerei con tempo stabile per evitare di avere fondo bagnato. Per il resto, buon divertimento 🙂
l.gale77
24/05/2019 alle 17:17Grazie Alessandro .passando dalla parte più breve per reggiungere il bivacco Vuerich e poi proseguendo facendo il restante percorso (quindi la parte più lunga). Lo si fa al contrario ?
Alessandro Iotti
24/05/2019 alle 19:02Sìsì si percorre in entrambi i versi. Il sentiero è un susseguirsi di saliscendi quindi li incontri in entrambi i sensi.