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Relazione del Sentiero Attrezzato Cuestalta all'omonimo monte posto sul confine tra Italia e Austria. L'itinerario è lungo e mai eccessivamente impegnativo con un tratto in cresta attrezzato nei punti più impegnativi ed esposti.
Il punto di partenza dell'itinerario è Malga Pramosio nel comune di Paluzza in provincia di Udine. La malga si raggiunge percorrendo una sterrata in buone condizioni dal paese di Claulis lungo la strada statale che da Tolmezzo sale al Passo di Monte Croce Carnico al confine con l'Austria. giunti all'ingresso del paese noteremo un chiaro cartello per la Foresta di Pramosio. Seguiamo la strada fino al termine presso la malga che offre anche la possibilità di pernottamento. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Parcheggiata l'auto presso la Casera di Pramosio (1521 m) iniziamo a seguire il sentiero 407 che si sviluppa verso est (destra). Il nostro primo obiettivo è raggiungere il Rifugio Fabiani, posto sotto il Passo Pecol di Chiaula. Poco dopo la partenza ignoriamo il bivio del sentiero 404 e restiamo sul sentiero 407. Oltrepassiamo la Sella di Cercevesa e i ruderi dell'omonima casera. In breve raggiungiamo un nuovo bivio (1h 15' dal parcheggio): a destra scende il 407, noi restiamo sul sentiero 448 che, indicato esposto, taglia a mezzacosta la cresta del Cuestalta. Proseguiamo senza particolari problemi (attenzione al fondo in caso di abbondanti piogge) fino a un successivo bivio: a sinistra sale il sentiero 448 che conduce per la via normale italiana di accesso al Cuestalta, noi proseguiamo a mezzacosta sul 448a in direzione del Rifugio Fabiani.
Proseguiamo ora sul sentiero 448a che piega verso la Creta Rossa che raggiungiamo dopo un tratto di cresta un poco esposto ma non difficile (1770 m - 1h dal bivio del 407 - 2h 15' totali). Da Creta Rossa scendiamo ripidamente al vicino Rifugio Fabiani (1539 m - 2h 40' totali). Dal rifugio seguiamo il sentiero 454 che sale al Passo Pecol di Chiaula (1797 - 3h totali) che segna il confine di stato tra Italia e Austria. Numerose testimonianze della Grande Guerra in questa zona, tra cui gallerie, trincee e baraccamenti.
Si prosegue ora in territorio austriaco scendendo in direzione del visibile rifugio con accanto una cappella. Scesi per alcuni minuti incontriamo tracce sulla sinistra che è possibile prendere, in alternativa (consigliato) si scende fino a incontrare un bivio segnalato dove seguendo il cartello per il Kleiner Trieb 421 a sinistra saliamo in direzione di cima Medatte. Saliamo ripidi fino a raggiungere la croce di Punta Medatte (2095 m - 1h dal Passo Pecol di Chiaula - 4h totali).
Inizia quindi il tratto in cresta con i passaggi attrezzati. Punta Medatte (Kleiner Trieb in tedesco) è separata dalla vicina Cuestalta (Hoher Trieb) da una sella. Noi scenderemo sul lungo il crinale che è attrezzato con cavo corrimano nei punti esposti. Dalla sella (10' da Punta Medatte) inizia la breve ferrata che sale al Cuestalta.
Saliamo alcune roccette non protette fino a incontrare il cavo che inizialmente ci guida lungo alcune roccette per poi procedere da sinistra verso destra su una paretina. La ferrata, di livello facile, sale su una cresta molto ben appigliata che è piacevole arrampicare nella progressione. Essendo un percorso in cresta risulta esposto ma mai eccessivamente. La salita è molto logica e ci deposita poco sotto la cima del Cuestalta segnalata da una croce metallica che raggiungiamo per mezzo di un sentiero (2199 m - 20' dalla sella - 30' da Punta Medatte - 4h 30' totali).
Iniziamo quindi la discesa dal Cuestalta. A fianco dei tratti in ripida discesa incontriamo alcuni ruderi di trincee e raggiungiamo il bivio tra il sentiero 448 (via normale italiana) e il sentiero che prosegue in cresta e giunge al Passo Pramosio. Noi restiamo sul sentiero che si sviluppa su cresta solo a tratti esposta e priva di altri tratti di arrampicata. Passiamo vicini al Monte Scarniz che è possibile salire con una breve deviazione. Proseguiamo sul sentiero in cresta fino a raggiungere il Passo Pramosio (1785 m - 1h 15' dal Cuestalta - 5h 30' totali).
Dal passo è visibile alcune centinaia di metri più a valle la Malga Pramosio che raggiungiamo dopo un tratto di sentiero e successivamente di strada sterrata (6h 15' totali).
Il Sentiero Attrezzato al Cuestalta è inserito all'interno di un bell'itinerario che taglia un pezzo del crinale sul confine di stato italo-austriaco ricco di storia legata alla Grande Guerra. L'itinerario è lungo ma non eccessivamente impegnativo. La parte attrezzata aiuta a salire una cresta nei tratti più verticali ed esposti.
Il Sentiero Attrezzato Cuestalta si sviluppa lungo il confine che, oltre a essere ricco di storia, offre altri itinerari attrezzati. Questi tuttavia sono generalmente di maggiore difficoltà e maggiormente atletici rispetto a questo. In ordine crescente di difficoltà incontriamo relativamente vicino la Ferrata Steinbergerweg al Cellon, la Ferrata al Coglians e la Ferrata Senza Confini. Scendendo più a valle incontriamo la Ferrata cinquanta del Clap, la Ferrata Cassiopea e la Ferrata Adventure Climb.
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Filippo Rosi
19/05/2019 alle 20:17Bellissimo giro sul confine con l’Austria. E’ un sentiero attrezzato con alcuni passaggi belli ed emozionati sul filo di cresta. Un gran bel giro.