Generale:
Questo è un itinerario che supera le aspettative pur non presentando elevate difficoltà tecniche. Si sale in un ambiento austero, di alta montagna unendo all'escursione un semplice tratto ferrato. Per chi volesse completare una lunga escursione ad anello si può proseguire verso il Monte Dronaz proseguendo fino al Mont Fourchon.
Località di partenza:
Il punto di partenza dell'itinerario è il Colle del San Bernardo sul versante svizzero. Si parcheggia l'auto nei pressi dell'ospizio, punto dal quale intraprenderemo il nostro sentiero. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Avvicinamento:
Dalle spalle dell'ospizio del San Bernardo vicino al lago si risale alle sue spalle tramite una piccola strada asfaltata verso il canile. Questa stradina diventa successivamente sentiero. Si raggiunge in breve il punto di partenza di un vecchio impianto di risalita - smantellato negli anni 80 - di cui rimangono solo alcune basi dei piloni e il punto di arrivo, il "Belvedere". Si risale un sentiero con segni bianchi in direzione ovest in direzione di una bastionata raggiunta la quale si piega verso destra lungo pendii erbosi. Si raggiunge una parte caratterizzata da roccette che ci aiutano a raggiungere la zona soprastante. Oltre questa zona il sentiero diventa meno ripido fino a raggiungere un punto in cui si vedono due laghi. Ci stiamo avvicinando alla Gran Chenalette e a una sua valle. Seguendo i segni bianco-rossi si prosegue tenendo la sinistra della valle risalendo un tratto con alcune rocce fino a raggiungere il "Belvedere", punto di arrivo della vecchia funivia (2650 m). Si passa il Belvedere in direzione nord seguendo la traccia di sentiero e sfasciumi (scritta Ferret in rosso) fino a un traverso in salita dove inizia il sentiero attrezzato (2780 m - 1h 20' dal parcheggio).
Ferrata:
Dall'inizio delle funi si percorre una comoda cengia con alcuni gradoni e si giunge sotto un diedro che si risale con funi e gradini metallici. Giungiamo quindi alla prima scala abbastanza appoggiata e poco dopo averla risalita ne incontriamo una seconda. Proseguiamo su traccia di sentiero che risale alcune rocce fino a giungere a una terza scala. La terza scala ci permette di giungere a una placconata inclinata attrezzata con catene volgendo a sinistra verso la vicina vetta della Gran Chanelette con bellissimo panorama su entrambi i versanti (2900 m - 1h dall'attacco - 2h 30' dal parcheggio).
Discesa:
La discesa avviene per l'itinerario di salita (3h 30' totali).
Note:
La zona del San Bernardo subisce è soggetta a un clima rigido e quindi su quest'aspetto serve prestare attenzione. La risalita al Belvedere e il tratto tra questi e l'inizio della ferrata richiede attenzione a inizio stagione siccome potrebbe essere presente ancora un nevaio.
La parte attrezzata non presenta difficoltà tecniche particolari e potrebbe essere un ottimo avvicinamento alle ferrate per persone con esperienza escursionistica.
Opportunità:
Dalla cima del Gran Chenalette si può proseguire verso il Monte Drone. Dalla vetta si prosegue verso destra (nord est) attraversando una placca rocciosa attrezzata. Dal Mont Drone si potrebbe discendere su sentiero attrezzato raggiungendo quindi un sentiero da intraprendere a sinistra e fare rientro al Colle.
Dal Monte Dronaz si potrebbe proseguire per l'area cresta fino a raggiungere il Mont Fourchon scendendo all'alpeggio della Montagna Baus innestandosi a valle sulla strada che giunge in salita al Colle del San Bernardo. Questo itinerario è più lungo e richiede maggiore esperienza in tratti aerei ed esposti.
Scendendo dal Colle in direzione di Aosta si può imboccare la strada che conduce alla Ferrata del Crete Sech, ferrata che non è estremamente impegnativa ma lunga nel suo complesso quindi difficilmente combinabile in un'escursione giornaliera con il Sentiero Attrezzato al Grande Chenalette.
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Filippo Rosi
17/05/2019 alle 13:52Zona poco battuta con tratti attrezzati in un contesto di alta montagna. Non è difficile ma serve passo fermo in alcuni punti.